Motocarrozzette, il consiglio| raddoppia le licenze - Live Sicilia

Motocarrozzette, il consiglio| raddoppia le licenze

Passano da 15 a 30 le licenze per gli apetaxi, ma la maggioranza va in frantumi.

SI SPACCA IL MOV139
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PALERMO – Le motocarrozzette a Palermo aumentano, anzi raddoppiano. Dopo aver approvato, alcuni mesi fa, la delibera con cui legalizzava di fatto le motocarrozzette con un apposito bando, provocando però le proteste dei tassisti, oggi Sala delle Lapidi approva una delibera di iniziativa consiliare (primo firmatario Giulio Cusumano dell’Udc) con cui porta da 15 a 30 le licenze, includendo quindi i dieci esclusi della prima graduatoria e lasciando altri cinque posti liberi.

Una decisione che però ha letteralmente spaccato l’Aula e in particolare la maggioranza orlandiana: hanno votato sì in 24 (tra cui il presidente Totò Orlando, Paolo Caracausi di Idv, il centrodestra e Mimmo Russo), mentre il capogruppo Aurelio Scavone del Mov139 ha votato contro e gli astenuti sono stati cinque (Francesco Bertolno, Fausto Torta, Giusi Scafidi, Massimo Pullara e Fabrizio Ferrara). “Io sto a fianco dell’amministrazione”, spiega Scavone. Votato l’ordine del giorno di Bertolino e Scavone per impegnare l’amministrazione ad effettuare controlli sul rispetto del regolamento.

LE REAZIONI
“L’ordine del giorno – dice Bertolino – nasce dall’aver constatato che, dall’entrata in vigore del regolamento ad oggi, molti articoli riguardanti soprattutto gli obblighi e i doveri degli assegnatari di licenza vengono puntualmente disattesi, uno su tutti il divieto di transito nelle corsie preferenziali. Ritengo inaccettabile che, con un regolamento così chiaro che disciplina il servizio, la Polizia municipale non intervenga su una quotidiana violazione che è sotto gli occhi di tutti”.

“La commissione Attività produttive da me presieduta – dichiara Paolo Caracausi di Idv – ha migliorato l’atto presentando un emendamento e un ordine del giorno con i quali invita l’amministrazione a definire gli stalli dove i mezzi devono sostare, lontani dai percorsi viari e in luoghi stabiliti come piazzetta della Pace e le zone di piazza Politeama, Stazione centrale, piazza Indipendenza e il Foro italico. Abbiamo inoltre impegnato il Sindaco ad adottare tutti i provvedimenti necessari per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e che vengano perseguiti i trasgressori che non rispettano il regolamento. Ringraziamo l’autorità portuale di Palermo per la fattiva collaborazione ed auspichiamo una intensificazione dei rapporti”.

“Ho fortemente voluto questa delibera di cui sono il primo firmatario, ho creduto totalmente in questo servizio e in questi ragazzi”, commenta Giulio Cusumano dell’Udc.

“L’analisi dei flussi turistici ha imposto una riflessione seria circa il numero di autorizzazioni inerenti le motocarrozzette operanti in città. Noi del Nuovo Centrodestra abbiamo partecipato sia in commissione che in Aula all’iter migliorativo della delibera, al fine di permettere a una categoria produttiva di lavorare in maniera legittima”. Lo dice il portavoce del gruppo “Nuovo Centrodestra” Andrea Mineo.

“Ieri, ancora una volta in Consiglio Comunale la maggioranza del Sindaco si è trovata allo sbando. È stato deliberato lo scorrimento della graduatoria delle concessioni per gli Ape-Calesse grazie ai voti di parte dell’opposizione, consentendo illegalmente anche a coloro che, alla presentazione del bando, non avevano i titoli di potere rientrare nel provvedimento. Leva democratica si è rifiutata ancora una volta di votare la delibera. Ribadiamo la nostra posizione sulla questione: abbiamo da sempre sostenuto che la concessione delle motocarrozzette potesse essere un valido strumento per creare sbocchi di lavoro per giovani diplomati e laureati e a tal proposito avevamo chiesto di inserire la conoscenza della lingua straniera nel regolamento. Inoltre avevamo chiesto l’istituzione di un fondo di solidarietà a cui potessero attingere i soggetti in graduatoria per l’acquisto del mezzo per esercitare tale attività. Siamo stati come al solito presenti garantendo così alla maggioranza il numero legale per consentirgli di votare i debiti fuori bilancio”. Lo dicono i consiglieri Orazio La Corte e Sandro Leonardi.


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