Raccolta: abolire l'osservatorio| La proposta di Rifiuti Zero - Live Sicilia

Raccolta: abolire l’osservatorio| La proposta di Rifiuti Zero

L'appalto quinquennale della raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di Catania è ancora al centro della discussione. Pulvirenti: "L'osservatorio che non ha avuto nessun regolamento interno". Una proposta che l'amministrazione comunale sembra avere già anticipato.

l'appalto quinquennale
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CATANIA – Indagini, licenziamenti e annunci della volontà da parte dell’amministrazione di fare un passo indietro. L’appalto quinquennale della raccolta dei rifiuti solidi urbani del Comune di Catania è ancora al centro della discussione, in particolare dopo che, lo stesso assessore al Bilancio, Giuseppe Girlando, ha annunciato all’aula la volontà di rescindee, se possibile, il contratto che lega, fino al 1016, l’Ente al raggruppamento temporaneo di imprese Ipi-Oikos che si è aggiudicato l’appalto milionario.

Dopo le critiche avanzate in consiglio comunale in occasione della votazione dell’aumento della Tares, che l’amministrazione ha adottato nella versione semplificata, è l’associazione Rifiuti Zero a puntare il dito contro l’appalto, di nuovo, dopo averlo fatto nel 2010, prima che lo stesso servizio fosse affidato. “Possiamo affermare che, purtroppo, avevamo ragione – afferma il presidente di Rifiuti Zero, Danilo Pulvirenti – era il 2010 quando abbiamo presentato un esposto al TAR in cui chiedevamo l’annullamento di quell’appalto, troppo sbilanciato nel favorire la ditta che si sarebbe aggiudicata la gara”.

E in effetti, non sono più segreti alcune delle clausole che permettono alla Rti di avere un guadagno sulla raccolta differenziata dei cittadini – il contributo del Conai, infatti, proprio da appalto va interamente alle ditte che effettuano la raccolta – così come l’incongruenza che vede il proprietario di una discarica promuovere la differenziazione dei rifiuti. Ma stavolta, a essere additato in particolare, è quell’osservatorio sui rifiuti istituito nel dicembre 2011 dall’allora sindaco Stancanell. “Dopo quella denuncia seguì un incontro con l’allora Stancanelli il quale propose la costituzione di un osservatorio sui rifiuti a patto che quell’esposto venisse ritirato – prosegue Pulvirenti. All’interno della nostra associazione ci fu un dibattito molto acceso che alla fine portò alla decisione di partecipare a quell’osservatorio. Osservatorio che non ha avuto nessun regolamento interno. Dopo due anni quello strumento che in teoria doveva essere un volano per il rilancio si è rivelato per quello che in molti temevano: uno strumento per “addomesticare” le associazioni ambientaliste”.

Da qui la richiesta all’amministrazione comunale di annullamento dell’osservatorio, “l’’annullamento di quell’osservatorio costituito con l’inganno e senza alcuna valenza giuridica – afferma ancora Pulvirenti. Chiediamo all’amministrazione Comunale di avviare un nuovo corso e per questo mettiamo a disposizione le nostre competenze per fornire i suggerimenti necessari ad uscire da questo triste momento. Partiamo da zero, altro che Rifiuti Zero e questo può essere per la nostra città una grande rivincita”.

Una proposta ben accetta dall’amministrazione comunale che ha già pensato di ripensare all’osservatorio. “E’ intenzione dell’amministrazione – spiega Saro D’Agata, assessore alla Nettezza Urbana – di mettere mano all’osservatorio, e di predisporne uno secondo norme di legge, con la presenza delle associazioni dei consumatori e anche associazioni che abbiano nello statuto l’impegno verso la differenziata”. D’Agata accetta, comunque, di buon grado la proposta di collaborazione per migliorare la raccolta in città.

 

 

 

 


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