Gli anni delle stragi, della Sicilia blindata e dei lenzuoli antimafia sono lontani, ma nei siciliani c’è ancora voglia di legalità e trasparenza, che si sposa magicamente con un grande desiderio di emergere e mostrare al mondo il meglio dell’Isola.
Il 2014 regala la sua prima bella sorpresa: i nostri lettori consegnano la palma di siciliano dell’anno al magistrato Antonino Di Matteo, che ha portato avanti le indagini sulla trattativa Stato-mafia. Il pm supera di una manciata di voti un altro dei volti più limpidi e solari espressi dalla Sicilia nei 12 mesi appena trascorsi: l’astronauta di Paternò Luca Parmitano, rimasto sei mesi in orbita a bordo della Stazione spaziale internazionale. La seconda piazza conquistata da Parmitano, che per un po’ ha guidato la classifica del sondaggio, ha il sapore di una ventata di freschezza: con le sue immagini scattate da lassù, ha dato al mondo una immagine diversa dei siciliani. Grande assente dai primi posti è la politica, nonostante avesse sei rappresentati sui dieci papabili.
In tanti, dunque, hanno espresso il proprio parere con la voglia di stare accanto a chi cerca di fare piena luce su un periodo del nostro Paese in cui si intravedono ancora troppe ombre. In quei commenti c’è qualcosa di più di un semplice voto: c’è tutta la vicinanza di una vastissima platea di siciliani che vogliono mettersi alle spalle (ma senza dimenticare) un passato buio e fare da scudo a un magistrato finito nel mirino di chi è tornato a sventolare tristi vessilli di morte. I siciliani sono con Nino Di Matteo, e lo dimostrano i centinaia di commenti di chi non si è limitato a scrivere nome e cognome del magistrato, ma ha arricchito la sua scelta con parole di affetto e fiducia verso una delle toghe più esposte d’Italia. Gli stessi sentimenti da cui nasce un’altra sorpresa: la terza piazza conquistata da Pif, bravo a incastonare le storie di morte di Cosa nostra in un racconto ironico che ha avuto il pregio di annullare la retorica dell’antimafia e non cadere nello sterile ricordo.
Le cifre le lasciamo ai matematici, dal momento che il sondaggio di Livesicilia non ha alcuna pretesa scientifica ma la semplice volontà di dare ai nostri lettori possibilità di parola. Ne basta una sola: 1.032. Tanti sono stati i commenti giunti sul nostro sito in poco più di tre giorni, sintomo di grande partecipazione da parte di una platea di lettori che dimostra attenzione non soltanto alle baruffe della politica. Quella stessa politica che dovrebbe interrogarsi sul perché di un così basso consenso.
Sorprendente il distacco che il duo Di Matteo-Parmitano ha inflitto agli attori di quel grande circo quotidiano che piace sempre di meno ai siciliani. Angelino Alfano, Rosario Crocetta, Nelli Scilabra ed Enzo Bianco scontano certamente l’impopolarità che colpisce inevitabilmente chi si assume l’onore e l’onere del governo, ma la forbice con i più votati è troppo ampia per non far scattare il campanello d’allarme. Una riflessione non del tutto trasferibile anche ai sindaci di Messina e Lampedusa, Accorinti e Nicolini. Per loro poche preferenze ma, soprattutto nel caso del primo cittadino di Lampedusa, anche tanti messaggi di stima per le difficili situazioni affrontate nel 2013. Gli stessi attestati raccolti dal ciclista messinese Vincenzo Nibali: ancora impresse nella mente dei siciliani le immagini della vittoria dello ‘squalo dello stretto’ al Giro d’Italia.
I siciliani, dunque, riannodano il nastro del 2013 e guardano al 2014 con la voglia di emergere attraverso il meglio che l’Isola è in grado di offrire, ma senza dimenticare i difetti di una terra che un giorno, nonostante tutto, potrebbe essere bellissima…
