Forza Italia, Vincenzo Gibiino | verso la segreteria regionale - Live Sicilia

Forza Italia, Vincenzo Gibiino | verso la segreteria regionale

Vincenzo Gibiino

Sempre più vicina la nomina del senatore catanese da parte di Silvio Berlusconi. Superate le resistenze di Miccichè, Romano e Prestigiacomo. L'obiettivo del Cavaliere è cancellare un passato fatto di "contrapposizioni".

 

il partito prende forma in sicilia
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PALERMO – Un volto che sia in grado di voltare pagina rispetto a un passato fatto di “contrapposizioni”, lacerazioni e gelosie, che riesca a pacificare una Sicilia da sempre granaio di voti per il centrodestra, ma anche culla di dualismi e lotte fratricide. L’identikit lo ha tracciato pochi giorni fa il Cavaliere in persona: la poltrona di segretario regionale della nuova Forza Italia è destinata a una figura nuova. L’obiettivo è far dimenticare le guerre intestine che hanno caratterizzato a lungo la vita del Pdl siciliano.

In pole position il senatore catanese Vincenzo Gibiino, che proprio domani compirà 49 anni. Avvocato, cresciuto politicamente sotto l’ala del senatore Pino Firrarello, ha poi deciso di restare fuori dal Nuovo centrodestra e rimanere fedele al Cavaliere. Il nome di Gibiino circola già da alcune settimane, ma sembra che nelle ultime ore abbia ulteriormente allungato sugli altri aspiranti coordinatori. Secondo fonti interne al partito, la nomina del senatore catanese “è ormai questione di ore”.

Nominati i vertici di Forza Italia nelle regioni del centro-nord, l’ex premier ha preso un po’ di tempo per la questione Sicilia con l’obiettivo di trovare il massimo della condivisione possibile. Gli ultimi sviluppi non sono piaciuti a Stefania Prestigiacomo, da molti considerata la candidata naturale alla guida di Forza Italia nell’Isola. L’ex ministro dell’Ambiente ha già formulato le sue rimostranze a Roma, ma la scelta di Berlusconi sembra ormai definitiva. Gianfranco Miccichè, che ha dovuto sciogliere Forza del Sud per confluire in Fi (condizione imprescindibile posta da Berlusconi), fa buon viso a cattivo gioco, mentre mostra qualcosa in più di una semplice insofferenza anche Saverio Romano. L’ex ministro per le Politiche agricole, altro aspirante alla poltrona di segretario, non ha ancora chiuso i battenti al suo Pid. Gli uomini di Cantiere popolare nelle varie assemblee (dal Consiglio comunale di Palermo all’Ars) sembrano dimostrare ancora alcune resistenze al matrimonio con i forzisti doc.

Malumori e screzi che finora hanno impedito l’ufficializzazione del nome del coordinatore, ma alal fine la sensazione è che la strada sia ormai tracciata. A controbilanciare la presenza del coordinatore, tuttavia, ci sarà un comitato regionale: a formarlo saranno i parlamentari regionali, nazionali ed europei eletti in Sicilia. Il partito nelle parole del Cavaliere dovrà avere una struttura “fortemente capillare sul territorio”, con un’ispirazione “quasi da movimento”, e puntare alla “massima vicinanza con il territorio”: il tutto in un quadro che non prevede la presenza “di piccoli partitini alleati”.


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