Debiti della pubblica amministrazione| In Sicilia 302 milioni fermi nelle casse - Live Sicilia

Debiti della pubblica amministrazione| In Sicilia 302 milioni fermi nelle casse

Secondo le stime del centro studi dell’Associazione dei costruttori edili la Sicilia disporrebbe, nelle casse dei propri enti locali, di 302 milioni di euro mai liquidati alle imprese. Alla base di questo problema il Patto di stabilità interno e i vincoli derivanti.

I dati di Ance Salerno
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PALERMO – Ammonterebbero a 302 milioni di euro le risorse di cassa a disposizione degli enti locali siciliani che rimangono bloccate a causa dei vincoli derivanti dal patto di stabilità interno. A rendere nota la stima è stato il Centro studi dell’Ance di Salerno, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, che ha sottolineato inoltre come la situazione assuma un contorno di ulteriore gravità a causa del fatto che la Sicilia si colloca al secondo posto tra le regioni dell’ Obiettivo convergenza, alle spalle della Campania e seguita da Puglia e Calabria.

Il totale complessivo dei fondi economici che risultano giacenti nelle casse degli enti locali delle quattro regioni ammonterebbe a oltre un miliardo e cento milioni di euro, cifra pari al 22,9 percento del totale delle risorse a livello nazionale. Questi dati tra l’altro riescono a dare soltanto un’idea parziale della gravità della dimensione finanziaria che ha assunto il problema del ritardo dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Sempre secondo le stime dell’ Ance infatti il debito complessivo degli enti nei confronti delle imprese edili operanti nel settore dei lavori pubblici è di circa 19 miliardi di euro. Cifra, questa, parzialmente diminuita lo scorso anno quando nel novembre risultarono pagati circa 6,5 miliardi ma aumentata successivamente con un altro miliardo e mezzo di euro formalmente stanziato ma non ancora liquidato. A fare da causa principale a questo circolo vizioso, il patto di stabilità interno che si somma, comunque, ad una generale inefficienza della pubblica amministrazione spesso concretizzatasi con il mancato trasferimento dei fondi da parte degli altri enti o con la carenza di risorse di cassa.

E’ indispensabile procedere rapidamente a una modifica realmente efficace delle regole del patto di stabilità interno, in modo da superare in senso semplificativo la paralizzante palude tecnocratica – sottolinea il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi, che aggiunge – chiedo che venga subito attivata la certificazione automatica dei debiti e che venga prevista nel più breve tempo possibile una riforma concreta che sia in grado di premiare le imprese e le pubbliche amministrazioni virtuose”.


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