Capodanno a Piano Battaglia | Come sprecare una miniera - Live Sicilia

Capodanno a Piano Battaglia | Come sprecare una miniera

Nella località sciistica madonita c'è una grande domanda, ci sono investitori interessati a mettere i soldi, ma manca lo Stato. Che non garantisce tempi certi per gli impianti di risalita. L'intervento del presidente di Confindustria Palermo.

L'intervento
di
2 min di lettura

Avevo scelto un Capodanno tranquillo, qualche giorno con mia moglie a Piano Battaglia. Pensavo di rifugiarmi in un paradiso di quiete e benessere a diretto contatto con la natura. E l’ho trovato. Ma non solo.
C’è la natura quasi incontaminata. C’è la quiete. C’è il relax. C’è un posto bellissimo e pittoresco.

In più ho scoperto che Piano Battaglia ormai è una delle mete turistiche siciliane più ricercate. Frequentata, anzi, molto ben frequentata. E ricercata, molto ben ricercata. Insomma potrebbe essere una miniera d’oro. Fin qui il racconto. Ora l’analisi. E il paradosso. Per un’immarcescibile deformazione professionale, sono costretto a una sintesi in quegli odiosi – ma altresì efficaci – termini economici.
Piano Battaglia è uno di quegli inspiegabili controsensi del mercato.

1) C’è la domanda, eccome! Sono molti e sempre di più i palermitani, i siciliani, i turisti in generale che provano a organizzare un week end, una settimana, un lungo periodo di vacanza a Piano Battaglia.
2) C’è l’offerta, anche questa, eccome! Con me c’era un gruppo di investitori – con ampio corredo di business plan e risorse economiche .
3) Manca lo Stato. Come spesso accade da queste nostre parti, siamo tutti a bordo. E tutti abbiamo la patente per guidare. Ma non ci sono le chiavi della macchina. E allora aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo. Finché è troppo tardi per partire.

Traduco: ci sarebbero tutti i presupposti per lo sviluppo, ma è assente la leva.
C’è un progetto e un bando di gara per appaltare la realizzazione e la gestione degli impianti di risalita. Con le piste da sci aperte e funzionanti, Piano Battaglia sarebbe la perla delle Madonie. La marcia in più per Palermo e per tutto il circuito turistico legato alla Sicilia occidentale.

Piano Battaglia è l’unica località che ti consente di sciare con gli occhi rivolti al mare. E il turismo sportivo alimenta un indotto interessante, e rivitalizza un intero circuito economico. E la produzione genera ancora produzione. Il turismo altro turismo.
Insomma Piano Battaglia potrebbe essere una fantastica occasione di sviluppo di territorio. Ma la Sicilia – ahinoi – è la terra in cui il condizionale è condannato a restare condizionale, in perpetuo.

Potrebbe, sì. Perché la gara d’appalto per i nuovi impianti di risalita è impantanata in uno stallo burocratico che con l’andare del tempo mette a rischio sempre maggiore la disponibilità dei fondi. Non sappiamo, né a noi è dato sapere, che cosa sia a bloccare un’opera fondamentale come questa.Certamente abbiamo la voce e il punto di vista di una forza economica. E per questo chiediamo di far presto, e sbloccare – ovviamente nel totale rispetto della legalità – questi lavori. Per scongiurare l’ennesimo paradosso che ci inchioda al condizionale. Per inserire le chiavi, accendere il motore e partire. Prima che sia troppo tardi.

*L’autore è presidente di Confindustria Palermo


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