Ecco i governatori più amati |Crocetta all'ultimo posto - Live Sicilia

Ecco i governatori più amati |Crocetta all’ultimo posto

Rosario Crocetta

Nella graduatoria realizzata per il quotidiano economico, primo il presidente della Toscana, secondo quello del Veneto, terzo il governatore campano. Il governatore siciliano ultimo ma in crescita. Zambuto il primo tra i sindaci siciliani, ultimo Vito Damiano

Ipr Marketing per il Sole 24 ore
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3 min di lettura

ROMA – Conferme e sorprese al vertice della graduatoria del consenso di cui godono i governatori delle Regioni condotta da Ipr Marketing per ‘Il Sole 24 ore’.Il primo posto si conferma appannaggio del presidente della Toscana Enrico Rossi, che con il 57% precede il governatore del Veneto Luca Zaia, che negli anni scorsi è stato più volte vincitore, ed ora è secondo con il 56%. Segue al terzo posto la “sorpresa” Stefano Caldoro, presidente della Campania,che recupera il consenso perso negli anni precedenti e ottiene il 55%. Ultimo in classifica il governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

Dietro il trio di testa, appaiati al 51%, il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, e quello dell’Emilia Romagna, Vasco Errani. Immediatamente dietro Claudio Burlando (Liguria), al 50,5%. Catiuscia Marini, governatore dell’Umbria in calo del 3% rispetto allo scorso anno ottiene il 48%, mentre la neo eletta presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani si fa notare con un guadagno rispetto alle elezioni del 7,6%, e sale al 47%. Alle sue spalle il presidente della Puglia, Vendola, che cala di 5 punti rispetto allo scorso anno e scende al 45%. Appaiati al 44% i neo eletti presidenti di Lombardia e Molise, Maroni e Di Laura Frattura. Al 42% Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria, che precede i presidenti di Piemonte e Abruzzo, Cota e Chiodi, appaiati al 40%. In difficoltà, invece, Zingaretti, eletto ad inizio del 2013 ma in flessione del 2,7%, ed oggi al 38%, come Cappellacci (Sardegna). L’ultimo posto di Crocetta (Sicilia), al 35%, è punitivo nell’ordine della classifica ma non nel consenso al presidente della regione Sicilia che comunque aumenta di 4.5 punti rispetto al giorno delle elezioni.

Ma Crocetta é il secondo presidente, tra gli unici quattro, come aumento di consenso: e’ salito del 4,5% in un anno essendo stato eletto col 30,5% dei voti in un confronto elettorale che vedeva dieci candidati alla presidenza della regione.  Più di lui aumenta i consensi solo il governatore del Friuli Debora Serracchiani che sale dal 39,4% al 47,5 (+ 7,6%). Crocetta quindi pur rimanendo ultimo nella classifica, con le preferenze del giorno delle elezioni, potrebbe anche essere soddisfatto per l’aumento dei consensi che ha secondo il sondaggio Ipr marketing fatto su un campione di 2 mila elettori.

“Bisogna pensare da dove si è partiti. Aumentare di quasi 5 punti in un anno mi sembra un risultato di grande prospettiva. Con questi numeri oggi sarei super eletto”, commentaì il governatore. “Sono uno dei pochi presidenti di Regione che aumenta in termini di consenso – aggiunge – bisogna saper leggere i dati. Sono cresciuto rispetto a un trend che per molti altri è negativo”.

Per quanto riguarda i sindaci il sondaggio vede quello di Agrigento, Marco Zambuto, primo fra i siciliani al nono posto con un consenso del 60% (-14,74% rispetto al giorno delle elezioni). Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e’ al 12/mo posto e perde il 13,43% rispetto al giorno delle elezioni. Il sindaco di Catania Enzo Bianco,é al 53/mo posto in classifica col 51,5% in lievissimo aumento rispetto al giorno dell’elezione (+0,88%). Anche il sindaco di Messina, il pacifista Renato Accorinti perde il 4,67% dei consensi rispetto all’elezione ed é al 73/mo posto. Ultimo sindaco tra i siciliani e’ quello di Trapani Vito Damiano, all’89/mo posto, che perde 7,6 punti percentuali rispetto all’elezione.

“Il 59% di apprezzamento dei cittadini dimostra ancora un volta che la maggioranza dei palermitani è ben conscia della difficile situazione che stiamo attraversando ma anche dei risultati positivi che abbiamo raggiunto – commenta il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – allo stesso tempo però il calo generalizzato del gradimento di tutti i sindaci dimostra che le amministrazioni locali sono sempre di più il fronte ed il luogo di contatto diretto tra lo Stato e i cittadini e quindi inevitabilmente risentono dei costi della crisi che l’amministrazione nazionale sta scaricando sui Comuni”.


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