Goretti, scoperto deposito di armi |Kalashnikov e bombe a mano - Live Sicilia

Goretti, scoperto deposito di armi |Kalashnikov e bombe a mano

L'arsenale sequestrato

Tre arresti. Sembrano esserci collegamenti con la retata della Mobile che ha azzerrato il gruppo di spaccio di Via Colomba a San Cristoforo.

Polizia, sezione Volanti
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3 min di lettura

CATANIA – Giovani che andavano e venivano con una certa regolarità. Fin qui tutto normale, a rendere strani questi movimenti è il posto dove avveniva e cioè un appezzamento di terra annesso ad una casa rurale nel Villaggio Santa Maria Goretti, a pochi passi da Fontanarossa. Il sospetto ha fatto scattare i controlli della Sezione Volanti della Questura. E ieri pomeriggio è scattato il blitz.

Bombe a mano ananas sequestrate

Trovato il cancello aperto gli agenti hanno fatto irruzione non prima però di aver notato diversi scooter parcheggiati nei pressi del campo e una vecchia barca posta su un carrello. Avviata l’ispezione gli agenti hanno notato dei bossoli sul terreno e questo ha fatto si che proseguisse l’attività investigativa, chiedendo l’intervento delle unità cinofile. Non sono rimasti a guardare i proprietari della casa rurale preoccupati per la presenza della polizia.

Kalashinikov sequestrato

Il fiuto dei cani ha permesso di trovare un vero e proprio arsenale. Dentro una piccola botte, nascosta sotto un foglio di lamiera c’era un fucile mitragliatatore automatico AK47 Kalashnikov, due bombe a mano  “ananas”,  che erano custodite in scatole colme di riso. Per la rimozione è stato necessario l’intervento degli artificieri. Non mancava il munizionamento:  60 cartucce calibro 7,62×39 (adatte al kalashnikov);  8 cartucce calibro 9 corto; 43 cartucce calibro 22; 14 cartucce 357 magnum; 5 bossoli calibro 7,62×39. A completamento anche un congegno per rilevare la presenza di microspie

Semiautomatica sequestrata

E nella botte è stata trovata anche della cocaina, precisamente 17 involucri ancora imballati per un peso complessivo di 250 grammi. Infine, gli agenti continuando l’ispezione hanno trovatao diverse damigiane in plastica che hanno fatto perdere il controllo ai cani antidroga in quanto emanavano un fortissimo odore di marijuana.

 

Carlo Viscuso

Vincenzo Viscuso

Per gli inquirenti non ci sono dubbi: quello scoperto è un deposito di qualche organizzazione malavitosa ed i custodi erano gli insospettabili fratelli Vincenzo e Carlo Viscuso, rispettivamente di 51 e 58 anni, che sono stati arrestati. Una volta fatte scattare le manette la polizia ha implementato gli accertamenti per comprendere quale gruppo criminale avvesse assoldato i due incensurati. Il legame è arrivato in poco tempo, in quanto gli agenti della sezione Volanti hanno individuato il nipote dei due Giovanni Di Mauro, 27 anni, pregiudicato, che aveva la regolare disponibilità degli scooter parcheggiati e avvistati dalla polizia ed inoltre, è stato appurato, quasi quotidianamente si recava dagli zii e nel piccolo latifondo.

Giovanni Di Mauro

Il 27enne è residente in Via Colomba, strada protagonista della retata della Mobile dei giorni scorsi con quasi 50 arresti per droga. Questo ha creato fondati sospetti che le armi e la cocaina serviserro al gruppo di spaccio capeggiato dai fratelli Crisafulli. Con questo quadro probatorio gli agenti nella notte hanno arrestato Di Mauro con l’accusa di concorso in detenzione di arma da guerra e comune da sparo, detenzione di munizionamento bellico e comune, detenzione al fine di spaccio di cocaina purissima, e ricettazione di armi.

Gli zii e il nipote sono detenuti nel carcere di Piazza Lanza per essere interrogati dal Pm di turno.


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