Ingroia a tutto campo: | "Non accetto lezioni" - Live Sicilia

Ingroia a tutto campo: | “Non accetto lezioni”

Ingroia in conferenza stampa

L'ex Pm in conferenza stampa si scrolla di dosso le accuse. I 75 ex dipendenti Sisev saranno sottoposti a verifica. Sicilia e-Servizi? "L'ho salvata in un mese".

Sicilia e-Servizi
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PALERMO – Antonio Ingroia respinge al mittente tutte le accuse. Le assunzioni di dipendenti “raccomandati” o “parenti di uomini vicini a Cuffaro”? Sulla vicenda, l’ex Pm, non accetta lezioni. “Da nessuno”.

“Sono indignato – dice il commissario liquidatore di Sicilia e-Servizi – nel leggere alcuni articoli di stampa e dichiarazioni di parlamentari della commissione Bilancio che sembra si sveglino dopo un lungo sogno: dov’erano loro quando (anche insieme con il governo) decidevamo come operare?”. Per Ingroia, quindi, niente di strano nell’avere ‘assunto’ i 75 ex dipendenti del socio privato della partecipata della Regione, Sicilia e-Servizi venture. Perché quel percorso era stato stabilito d’accordo con il presidente Crocetta, e prevedeva che i lavoratori fossero, più che assunti, “trasferiti” alla partecipata, adesso interamente pubblica.

“In un mese ho fatto un miracolo – afferma Ingroia – : sono riuscito prima della scadenza della convenzione a salvare una società che per la Regione è fondamentale. Grazie al servizio informatico garantito da Sicilia e-Servizi – continua l’ex pm -, funziona la Sanità, il servizio ambulanze, sono garantiti i pagamenti, funziona la macchina amministrativa. In due ore di sciopero, qualche settimana fa, è stato il caos”. Senza dimenticare che questi dipendenti sono stati formati con 66 milioni di euro versati dal 2006 al 2013. “Licenziarli senza verificare prima le competenze sarebbe stato uno spreco di risorse pubbliche”, aggiunge Ingroia.

E spiega: “Per verificare che la formazione sia stata fatta davvero, già la settimana prossima nominerò i componenti di una commissione di vigilanza che verificherà il lavoro di questi 75 dipendenti”. Se sono stati formati veramente, quindi, lo stabilirà questa commissione “di super esperti al di fuori da ogni sospetto”. Un team che appurerà che il personale transitato in SieSe abbia i requisiti tecnici e professionali necessari. “E a chi dice che adesso questi lavoratori riceveranno soldi pubblici – aggiunge il commissario – rispondo che li ricevevano già da prima, solo che passavano dalle casse del socio privato, e in più la Regione pagava i costi di mediazione tra soci”.

Una volta finito il “periodo di prova” – che durerà due mesi – , quindi, i dipendenti potranno anche essere licenziati, se verrà chiarito che non hanno alcuna competenza. Anche “la figlia o il nipote di Bontade”. Nessun imbarazzo, per Ingroia, nello svolgere questo compito: “Sono stato scelto proprio perché il governatore Crocetta sapeva che avrei operato con trasparenza e secondo un principio di legalità. Quando è troppo è troppo, dovrebbero dirmi ‘grazie’ per quanto ho fatto. E chiederò che lo facciano formalmente, in commissione Bilancio, quando sarò ascoltato: la mia storia merita rispetto”.


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