Ristorante Laetitia |La replica del legale

CATANIA- Di seguito la replica del legale dei titolari del ristorante Laetitia, che respinge ogni accusa. “Egregio Direttore, ringraziando per lo spazio che vorrà concedermi, intervengo quale legale nell’interesse del Ristorante denominato “Laetitia” sito in Catania Via Quintino Sella, per rappresentare alcune opportune precisazioni. Per come si evince chiaramente dal verbale di intervento effettuato dal personale dell’Asp di Catania non sono stati affatto rinvenuti “alimenti scaduti in pessimo stato di conservazione”, per come erroneamente indicato nel Va articolo, e tanto meno “prodotti surgelati che venivano spacciati per freschi”. Il controllo si è infatti limitato ad una modestissima quantità di carne sulla base di un insufficiente controllo visivo del personale basato su un presunto cattivo odore, senza alcuna opportuna verifica e senza alcun necessario campionamento della merce e tanto meno opportuna analisi di laboratorio per verificarne le condizioni; in altri termini è come se un vigile urbano inviasse una multa per eccesso di velocità non già utilizzando un autovelox ma solo basandosi su sue impressioni o sensazioni personali prive di alcun riscontro e quindi, cosa ancor più grave, divulgasse poi la notizia agli organi di stampa gettando discredito senza alcun ritegno. Analoga considerazione può farsi per i prodotti surgelati, trovati peraltro in corretto stato di conservazione e con tutte le dovute prescrizioni di legge (ma ovviamente di tale correttezza non viene fatta menzione); tali prodotti vengono infatti utilizzati per realizzare alcuni piatti, per come peraltro frutto di precisa prescrizione di legge che vieta espressamente la somministrazione se non previo abbattimento di temperatura. Rilevo infine che le fotografie poste a corredo del Vs articolo non si riferiscono in alcun modo al ristorante Laetitia ed attengono a tutt’altro locale. Nella assoluta certezza che verrà fatta dovuta chiarezza presso le opportune sedi giudiziarie, il Ristorante Laetitia respinge ogni accusa e soprattutto contesta fermamente l’ingiusta immagine negativa che traspare dal contenuto dell’articolo, riservandosi ogni opportuna azione a tutela della propria onorabilità”.