Segreteria Pd, è corsa a 5 - Live Sicilia

Segreteria Pd, è corsa a 5

Renziani e cuperliani convergono sul leader dei Giovani democratici. Monastra candidata per Civati. Lupo corre in solitaria. In lizza a sorpresa anche il deputato palermitano e l'ex renziano. Depositate tutte e 5 le candidature.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.41: Ufficiale la corsa a 5. Negli uffici del Pd si è presentato anche Masino Lombardo, che ha depositato la candidatura di Antonella Monastra.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.21: La candidatura di Giuseppe Lupo è stata presentata da Teresa Piccione: “La sua candidatura resta forte, continuiamo a sostenerlo”.

AGGORNAMENTO DELLE 19,20: Ufficiale la candidatura di Antonio Ferrante. All’appello manca solo Antonella Monastra.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,17: Arrivato anche Fausto Raciti. All’appello mancano Antonella Monastra e forse Antonio Ferrante.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,13: Presentate le prime due candidature: sono quelle di Giuseppe Lauricella e Giuseppe Lupo.

AGGIORNAMENTO DELLE 17,37: Spunta un quinto nome: quello di Antonio Ferrante. Al momento è solo una voce, ma l'(ex?) esponente dei renziani sarebbe tentato da una candidatura. Che a questo punto sarebbe la quinta.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,07: I candidati, adesso, sono a caccia delle firme. Per presentare le candidature ne servono 250, che entro le 20 devono essere depositate alla commissione regionale per il congresso. Dai prossimi giorni, invece, inizierà il congresso nei circoli: alle Primarie del 16 febbraio, infatti, saranno candidati solo i tre nomi più votati dagli iscritti, seguendo una procedura analoga a quella per le primarie nazionali dell’8 dicembre.

AGGIORNAMENTO DELLE 14,40: Arriva anche la quarta candidatura. Scende in campo il deputato nazionale Giuseppe Lauricella, figlio dell’ex presidente dell’Ars Salvatore: “Mi candido fuori dagli schemi e dalle logiche – afferma – per un partito siciliano che voglia crescere ed allargarsi alle migliori risorse della nostra terra”.

AGGIORNAMENTO DELLE 13,54: Durissimo Giuseppe Lupo. A chi gli chiede se sia disposto a convergere su Fausto Raciti, il segretario uscente risponde con fermezza: “Non sono disponibile a fare accordi di palazzo scambiando la segreteria del partito per incarichi di governo o di sottogoverno. Devono decidere gli elettori con le Primarie aperte del 16 febbraio”. Dichiarazioni che fanno da preludio a una candidatura: “Se non c’è un progetto unitario degno di questo nome, ma solo un’ammucchiata di correnti per rendere il Pd subalterno a logiche di potere non sono d’accordo e offro la mia candidatura alle Primarie aperte del 16 febbraio”.

AGGIORNAMENTO DELLE 13,13: L’accordo su Raciti è stato accettato anche dai renziani. La candidatura del segretario dei Giovani democratici entrerebbe in una complessa partita nazionale per ricercare l’unità nel partito.

AGGIORNAMENTO DELLE 13,03: L’area Cuperlo propone ai renziani la candidatura di Fausto Raciti. La palla passa nel campo dei renziani.

AGGIORNAMENTO DELLE 13,01: A chiamarsi fuori, anche se non apertamente, è lo stesso Ferrandelli: “Voglio essere una risorsa per il partito, non un limite”, taglia corto. Cuperliani sempre più vicini alla convergenza su Raciti.

AGGIORNAMENTO DELLE 12,55: Rispunta il nome di Fabrizio Ferrandelli. Il deputato regionale renziano viene tirato in ballo per un possibile ticket con Raciti. Ambienti vicini al parlamentare palermitano, però, ipotizzano un passo indietro del diretto interessato.

AGGIORNAMENTO DELLE 12,36: I cuperliani stanno ragionando sulla possibilità di insistere su Fausto Raciti e proporre a Davide Faraone e ai renziani la convergenza sul segretario nazionale dei Giovani democratici, paracadutato da Roma in Parlamento senza passare dalle primarie. La riunione, però, è ancora in corso, e quindi nessuna decisione definitiva è stata presa.

PALERMO – L’offerta è sul tavolo. E i cuperliani la stanno valutando. Come LiveSicilia aveva anticipato ieri sera, i renziani hanno proposto alla mozione Cuperlo una convergenza su un candidato unico: l’ipotesi emersa alla fine della riunione è la candidatura del docente universitario messinese Antonio Saitta. L’identikit, però, è generico: i renziani parlano di “un candidato al di sopra delle parti”, una definizione che non chiude le porte ad altre soluzioni per le primarie del 16 febbraio.

Saitta, in realtà, non è proprio super partes. Il costituzionalista messinese, ex vicesindaco della città dello Stretto, è stato capolista alle primarie proprio per l’area Cuperlo, ma alle primarie per il Parlamento non è riuscito a ottenere un seggio. “L’idea di Renzi – dicono ambienti molto vicini al sindaco di Firenze – è che l’unità del partito vada ricercata regione per regione”. Un po’ più fuori dai giochi, anche per effetto della batosta subita da Luca Bianchi con la Finanziaria, il nome del braccio destro dell’assessore all’Economia, Peppe Provenzano, che pure era circolato fra i renziani ieri sera.

Resta però l’incognita Lupo. Il segretario uscente ieri non si è presentato alla riunione dei renziani, dove invece c’era il capogruppo all’Ars Baldo Gucciardi. Nel partito, però, c’è chi osserva che la candidatura di Saitta potrebbe risultare indigesta a Lupo. Che a questo punto potrebbe rompere gli indugi e sfidare tutti alle primarie: “Non siamo disponibili a giochi di palazzo. A scegliere devono essere gli elettori con primarie vere”, dicono da ambienti molto vicini al segretario uscente. Insomma: la candidatura sembra dietro l’angolo.

I nomi, però, potrebbero essere di più. Perché una parte dei cuperliani, che hanno appena iniziato la riunione per decidere sulla proposta, non sembra intenzionata a convergere su Saitta. “Se il nome è quello – sibila uno degli uomini siciliani dell’ex presidente dell’Assemblea nazionale – lo spazio di manovra per un accordo è molto limitato”. In realtà, però, il nome di Saitta piace molto alla parte dell’area Cuperlo che fa capo ad Antonello Cracolici. Un’ipotesi alternativa di mediazione molto gradita all’altra anima, che ha un riferimento forte in Mirello Crisafulli, potrebbe essere la candidatura di Franco Piro. Ma non è detto che i renziani accettino.

D’altro canto, le primarie si terranno comunque. L’area Civati, infatti, schiererà in ogni caso Antonella Monastra: “Non possiamo sottostare a candidature di conservazione”, dicono i sostenitori del terzo candidato più votato alle Primarie dell’8 dicembre. A quel punto, soprattutto se l’accordo Cuperlo-Renzi non fosse raggiunto, si potrebbe aprire uno scenario a quattro: Fausto Raciti per l’area Cuperlo, Antonella Monastra per Civati e una doppia candidatura dell’area renziana, con Giuseppe Lupo da un lato e un nome nuovo, con Mila Spicola in pole position, dall’altro. La partita, però, è ancora tutta aperta. E il pallino, adesso, è nelle mani dell’area Cuperlo.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI