Regionali senza stipendio | (anche i deputati) - Live Sicilia

Regionali senza stipendio | (anche i deputati)

Il bilancio non è ancora stato pubblicato in Gazzetta, mentre l'impugnativa della finanziaria ha lasciato senza fondi enti e consorzi regionali. Manifestazione di protesta il 4 febbraio indetta dai sindacati autonomi

Il disagio
di
2 min di lettura

PALERMO– Oltre 30 mila dipendenti e pensionati della Regione senza stipendi. Il bilancio non è ancora stato pubblicato in Gazzetta, mentre l’impugnativa della finanziaria ha lasciato senza fondi enti e consorzi regionali, con migliaia di persone che non sanno quando riceveranno il salario.

Anche il personale del Parlamento siciliano, circa 250 persone alle quali bisogna aggiungere i pensionati, e i 90 deputati regionali sono senza stipendi e indennità parlamentari. Il pagamento potrà avvenire solo dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del bilancio della Regione, poiché l’Assemblea attende il trasferimento di 149 milioni di euro.

I dipendenti della Regione siciliana sono pronti alla mobilitazione. Cobas-Codir e Sadirs, che rappresentano la maggioranza dei regionali, hanno indetto una manifestazione davanti alla sede della Regione per il 4 febbraio, chiamando alla partecipazione anche i lavoratori degli enti collegati.

I sindacati annunciano che “durante l’assemblea decideremo insieme ulteriori azioni di lotta”. “Partecipiamo in massa” è l’invito ai lavoratori, “per gridare basta a questo presidente e a questi politici che ci impoveriscono sempre più e mortificano ogni giorno di più la professionalità e le aspettative di tutti”. Per il Cobas/Codir e il Sadirs “non esistono più presupposti per la ricerca di un dialogo nella certezza che questo governo continuerà a massacrare l’intera categoria”. I sindacati contestano “l’inaccettabile permanere del congelamento del 25% del Fampa (salario accessorio) dei lavoratori regionali previsto dalla finanziaria 2014 e delle somme necessarie per il pagamento delle indennità mensa” e sostengono che “l’impugnativa del Commissario dello Stato” dei due terzi della legge di stabilità col blocco di oltre mezzo miliardo di spesa “mette anche a rischio la condizione e i legittimi diritti di diverse categorie di lavoratori (Eas, ex Eas, Resais…). Ritengono inoltre “inaccettabile la politica della mancata applicazione della norma di salvaguardia della dirigenza” e “il silenzio del governo regionale sull’apertura di una stagione di riforma per dare voce alle legittime aspettative di tutti i lavoratori, per restituire dignità giuridica ed economica a tutto il personale”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI