Maira: "Abbiamo esagerato, | ma tra noi nessun Fiorito" - Live Sicilia

Maira: “Abbiamo esagerato, | ma tra noi nessun Fiorito”

"Sono convinto di avere rispettato tutte le norme dettate dall'assemblea regionale siciliana"

l'ex deputato ascoltato in procura
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PALERMO – “Col senno di poi posso dire che abbiamo esagerato, ma non ci sono ‘Fiorito’ tra di noi. Sono convinto di avere rispettato tutte le norme dettate dall’assemblea regionale siciliana”. Lo ha detto l’ex parlamentare regionale, Rudy Maira, poco prima di iniziare il suo interrogatorio in procura preannunciando che risponderà alle domande dei pubblici ministeri (“ci mancherebbe, perchè non dovrei?”), così come è stato disponibile con i cronisti che lo attendevano fuori dalla stanza. In particolare, sui 40mila euro che, secondo l’accusa, avrebbe indebitamente percepito a titolo di indennità di presidenza, Maira ha spiegato che “era tutto previsto dai regolamenti dell’Ars”.

Stessa cosa per le macchine, due Audi A6, che sempre secondo i pm, erano intestate al gruppo ma che in realtà avrebbe utilizzato esclusivamente il deputato nisseno. Tra le contestazioni che gli vengono mosse c’è anche il pagamento di 1.700 euro per delle bollette telefoniche di utenze attivate lontano dal parlamento siciliano e, per la precisione, in un immobile di via dell’Incoronazione: “Nessun mistero – ha spiegato Maira -, si trattava di locali assegnati ad alcuni deputati che non avevano la propria stanza all’Ars. Non solo i deputati del nostro gruppo, ma anche di altri schieramenti politici”.

Lo stesso Maira, inoltre, ha spiegato che la stragrande maggioranza della spesa contestata riguarda i soldi dati ai dipendenti. Sul punto ha tagliato corto: “Esiste un contratto interno che stabilisce le retribuzioni per i dipendenti a tempo indeterminato e non, e che prevede il pagamento della tredicesima, della quattordicesima, della quindicesima mensilità e dei cosiddetti ‘superminimi'”. Prima di fare il suo ingresso nella stanza dei pubblici ministeri, Maira ha infine ribadito la sua convinzione di “avere rispettato tutte le norme – ha concluso -, bisogna interpretare le norme interne, da qui l’esigenza di un confronto”.


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