Nasce la commissione Europa| Ferrara (Pd) eletto presidente - Live Sicilia

Nasce la commissione Europa| Ferrara (Pd) eletto presidente

Gli orlandiani si dividono sulla presidenza della commissione. A spuntarla alla fine è il democratico Ferrara.

SI SPACCA IL MOV139
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PALERMO – Nasce a Sala delle Lapidi la commissione Europa, ovvero una commissione consiliare speciale (e senza gettoni, quindi a costo zero) che avrà il compito di favorire l’accesso ai fondi comunitari. Presidente è stato eletto Fabrizio Ferrara del Pd, vice Pia Tramontana del Mov139. “Questa commissione può essere un’opportunità per la città – spiega Ferrara – monitorando le opportunità offerte dall’Ue, che magari c’erano già ma non erano state colte. Ho già contattato il dirigente preposto con cui getteremo le basi per il lavoro che svilupperemo. Avvieremo anche una collaborazione con l’Università di Palermo per rilanciare la collaborazione tra le due istituzioni e riuscire ad attrarre tutte le possibilità di investimento e reperimento dei fondi. Sono molto contento che la vicepresidenza sia andata alla Tramontana, persona seria e competente con cui faremo bene”. A completare la commissione sono Maurizio Lombardo e Tony Sala (Mov139), Filippo Occhipinti (Idv), Andrea Mineo (Ncd) e Giuseppe Federico (Fi).

Ma l’elezione, avvenuta stamane alla presenza del presidente di Sala delle Lapidi Totò Orlando che ha coordinato i lavori, è stata anche motivo di aspre polemiche e divisioni all’interno della maggioranza. Il capogruppo Aurelio Scavone, infatti, ha provato a far eleggere alla presidenza il compagno di partito (nonché vicecapogruppo) Sala che però ha rifiutato votando Ferrara, eletto con cinque voti su sette (gli altri due astenuti). Sala si è così allineato all’accordo maturato con le opposizioni in capigruppo. Sfumata anche l’ipotesi Occhipinti, la spaccatura si è ripetuta anche per la vicepresidenza con la Tramontana che solo per anzianità ha avuto la meglio su Federico (due voti a testa) e che, accettando l’incarico, ha anche accettato la presidenza Ferrara divergendo dal capogruppo.

“Si tratta di una commissione speciale che dovrebbe mantenere la proporzionalità dei gruppi, il Mov139 doveva avere quattro componenti – dice Scavone – ma abbiamo rinunciato a uno per consentire una maggiore rappresentatività alle minoranze. La presidenza toccava a noi, ma nelle conferenze di capigruppo avevamo preso l’impegno a votare un’altra presidenza purché di qualità tecnica. Con la fuoriuscita di Serena Bonvissuto, che era destinataria della presidenza ma è andata al Pd, abbiamo optato per Sala, esperto in materia di sicurezza e questioni comunitarie. La presidenza di Ferrara non era concordata in capigruppo, almeno fino a dieci giorni fa. Era concordata da qualcuno, ma non dalla conferenza”. Una spaccatura plateale fra il capogruppo e il suo vice, con il secondo che è riuscito a far passare la sua linea, specchio di una divergenza di vedute sempre più profonda all’interno di un gruppo che sembra navigare a vista. E i malumori aumentano.

“A questo punto uno dei due dovrebbe fare un passo indietro”, dice un orlandiano a taccuini chiusi”. “Auguro al presidente della commissione di svolgere il suo mandato in modo sereno – dice Sala – la commissione Europa è importante perché le risorse comunitarie possono essere un’opportunità e la commissione può facilitare questo processo”.

 


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