Operai Fiat occupano ministero | "Un tavolo a Palazzo Chigi" - Live Sicilia

Operai Fiat occupano ministero | “Un tavolo a Palazzo Chigi”

La sede del ministero dello Sviluppo Economico

La Fiom giudica "fallimentare" la trattativa al dicastero dello Sviluppo economico e sottolinea che non c'è ancora alcuna risposta a 5 mesi dalla scadenza della Cig in deroga. Lumia: "Il governo si faccia carico della vertenza". Il sottosegretario De Vincenti: "Il governo non mollerà".

la protesta dei lavoratori di termini
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ROMA – La delegazione di lavoratori dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, al tavolo al ministero dello Sviluppo, ha intenzione di non lasciare l’edificio di via Molise fino a quando non arriverà una risposta alla richiesta di spostare il confronto a Palazzo Chigi. Lo indica la Fiom, che giudica “fallimentare” la trattativa al ministero, e sottolinea che non c’è ancora alcuna risposta a 5 mesi dalla scadenza della Cig in deroga.

Ad occupare il Mise sono i rappresentanti nazionali di Fim, Fiom e Uilm, le Rsu dello stabilimento siciliano e dell’indotto, i sindaci di Termini Imerese e di Sciara Salvatore Burrafato e Salvatore Riini, il presidente del consiglio comunale di Termini Stefano Vitale e i consiglieri Paolo Cecchetti, Antonio Urbano, Alberto Cilfone, Salvatore Messineo, Lelio Minasola; mentre fuori dal palazzo duecento tute blu, arrivate dalla Sicilia in pullman, stanno manifestato davanti al dicastero in Via Veneto. Da fonti sindacali si apprende che la nuova Fiat Chrysler Automobiles non è disponibile a fare passi indietro: il gruppo ha rigettato la proposta dei sindacati e di alcuni esponenti politici di riaprire la fabbrica siciliana, chiusa nel novembre 2011. Fiat Chrysler avrebbe, però, dato la disponibilità ad estendere la cig in deroga per circa mille dipendenti del gruppo, che scade il 30 giugno.

Lumia: “Il governo intervenga”

“Si chiede di sapere se la Presidenza del Consiglio dei ministri intenda prendere in carico direttamente la vertenza Fiat di Termini Imerese istituendo un apposito tavolo a Palazzo Chigi tra il Governo nazionale, il Governo regionale, il Comune di Termini Imerese, gli Enti locali coinvolti, le organizzazioni sindacali, la Confindustria e la Fiat per riproporre all’azienda di ritornare sui suoi passi e rilanciare la produzione nello stabilimento siciliano”. Questa la domanda contenuta nell’interpellanza presentata oggi dal senatore Giuseppe Lumia, che ha partecipato al tavolo sulla vertenza Fiat di Termini Imerese tenutosi nel pomeriggio presso il Ministero dello sviluppo economico. Il parlamentare chiede anche di sapere “se il governo intenda adottare una politica industriale e, nello specifico, una serie di provvedimenti per creare le condizioni favorevoli agli investimenti nel nostro Paese nel settore dell’automobile, in particolare nello stabilimento di Termini Imerese, come hanno fatto in Europa e a livello internazionale quei Paesi dove è presente un’industria dell’automobile”.

*Aggiornamento ore 21:06
“Da poco c’è stata una manifestazione di interesse anche di un’azienda con riferimento al settore auto, la stiamo esaminando ma è molto prematura”. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, dopo l’incontro su Termini Imerese. “Abbiamo ricevuto una prima bozza di piano industriale ma è molto recente e c’è da lavorare. Dobbiamo valutare consistenza e credibilità. Se la prospettiva nel campo automobili dovesse essere credibile dovrebbe dare prospettive migliori per l’occupazione – ha spiegato -. Il governo non mollerà finché non avrà raggiunto l’obiettivo della reindustrializzazione del sito. Mi sono consultato con Letta e questa è la linea che il governo si è dato”. Il sottosegretario ha però confermato che “la situazione è difficile perché vogliamo dare delle risposte di prospettiva”.


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