CATANIA – Ha 24 anni, è nato a Catania ed ha l’hobby per lo scii e per la vela, ma ha presto dovuto sostituire il mar Mediterraneo con il Mar Nero. Francesco Macrì ha deciso di lasciare la sua città per andare in Romania. Paese in cui vive, studia ed è felice. “La mia ambizione immediata è completare questi ultimi due anni che mi mancano per conseguire la laurea in Medicina Veterinaria – spiega – Ho deciso di lasciare il mio Paese dopo aver appreso per il terzo anno consecutivo di non aver superato i test di ammissione: visto che la mia patria non mi ha dato la possibilità di realizzare il mio sogno, seppur inizialmente a malincuore, mi sono rivolto come molti all’estero”.
E non può mancare un cenno al recente scandalo piombato sull’Ateneo etneo proprio in merito ad una laurea in Medicina “acquistata” grazie alla collaborazione di due funzionari. Francesco, tu che sei andato a 3.000 km dalla tua città per realizzare il tuo sogno, cosa ne pensi? “Sicuramente è una notizia scandalosa, e non fa onore al mondo universitario, tutto ciò mi conferma il fatto che non sono sempre i più meritevoli o i più motivati ad andare avanti, ma spesso si tratta solo di “conoscenze” o di soldi”.
E così, valige in mano è andato via, come migliaia di altre persone. Ma invece della gettonata Londra o della rigida Berlino Francesco ha deciso di andare in Romania. E di rumeni in cerca di lavoro e fortuna Catania ne è piena: come mai questa scelta? “Ho trovato migliore accoglienza e più disponibilità all’Università di Medicina Veterinaria di Timisoara. Sono stato accettato e benvoluto. Ma prima mi hanno dovuto conoscere come persona in quanto spesso i rumeni considerano gli italiani persone piene di sé, superiori per soldi o per civiltà”.
E di Catania, invece, cosa si dice in Romania?
“Nel nord della Romania, dove io risiedo, Catania non è molto conosciuta. La Sicilia invece sì, anche se immediatamente viene scherzosamente accostata alla parola “mafia”, sanno che abbiamo una bella terra e una nobile storia. Io invece contro ogni discriminazione posso dire che il popolo rumeno rispetto al nostro ha un alto senso di civiltà e un’ottima organizzazione del sociale, i trasporti pubblici funzionano, le Università sono all’avanguardia, i servizi sono eccellenti”.
Francesco in questi ultimi mesi ha spesso aiutato amici e conoscenti in difficoltà, invitandoli a raggiungerlo in Romania. Finché, cosa è successo un giorno? “Dato che sono riuscito ad aiutare chi mi chiedeva aiuto senza volerlo ho fatto esperienza nelle varie procedure burocratiche, conoscendo persone, funzionari e stringendo amicizie, ho pensato quindi che avrei potuto estendere quest’attività anche per gli sconosciuti. Ho fondato così una società la StudynRo Team”.
Il progetto. “E’ rivolto a tutti i ragazzi che come me non hanno avuto la possibilità di iscriversi in una facoltà e realizzare le loro giuste aspirazioni. Ho creato una società di servizi insieme ad un professore, io affianco lo studente nel primo impatto con la Romania, sia ad integrarsi e ad ambientarsi, sia a portare a termine la parte burocratica dell’iscrizione universitaria che è molto complessa e lunga”.
Dalla prenotazione del volo all’affitto di una casa, dal disbrigo delle pratiche all’acquisto del materiale universitario. “Così facendo lui non andrà incontro agli errori – prosegue Francesco – alle difficoltà, alle lungaggini e perché no alle preoccupazioni che ho dovuto affrontare io quando per la prima volta sono arrivato in una città sconosciuta. Contattarci è semplice, basta raggiungerci su Facebook alla pagina Studiare in Romania StudynRo Team, oppure scrivere alla nostra e-mail: info@studynroteam.ro”
Chiudi gli occhi e pensa di essere nel 2020: Dove sei? “In Romania, a lavorare. Soprattutto se in Italia le cose non cambieranno rispetto ad ora. La Romania è in pieno sviluppo ed offre molte possibilità, in Italia invece ormai si lavora soltanto per lo Stato”.
Che tristezza dover assistere a queste fughe dall’Italia e dalla Sicilia solo perché abbiamo una classe politica incapace, falsa e corrotta. I migliori cervelli e quelli che non vogliono rassegnarsi partono e l’Italia, oltre a non crescere, diventa sempre più mediocre, arretrata e povera. La patria dei furbi e dei raccomandati.
Una volta si scappava in ben altre Nazioni, adesso va bene anche la Romania . . .
Bravo.e’bello e molto positivo .sei un ragazzo sano che merita un futuro di successo.vorrei farti una domanda:pensi di incontrare qualche giovane figlio di politici italiani.penso proprio di no!loro stanno bene qua.ma siccome si tratta di incapaci la nostra classe dirigente sarà sempre peggio.a meno che…… (vedi Bosnia, oggi.)
un giorno resteranno solamente come hai detto i furbi e i raccomandati, i furbi non possono competere con i furbi e i raccomandati con i raccomandati , il resto vuoto assoluto , penso che sia la morte di un popolo . Si scanneranno tra di loro .
Questa procedura di frequentare le Universita’ della Romania e Albania sta prendendo campo, specialmente tra gli aspiranti studenti Italiani che falliscono i tests d’ingresso alle Facolta’ desiderate ( piu’ Medicina) . Non so tu Francesco ma e’ costume noto che i figli di papa’ che sicuramente sono gli unici a potersi permettere di studiare all’Estero guarda caso hanno alle spalle un padre medico, ingegnere etc etc! Quindi se ci sono delle difficolta’ a superare i tests delle ns affollatissime facolta’, una ragione ci sara’! L ‘Albania e’ nota per elargire finte lauree ! Si comprano anche li’ sai? Documentatevi meglio!
In Italia siamo sempre bravi a stravolgere i fatti. In Romania, Albania e via dicendo ci vanno solo i figli di affermati e ricchi professionisti, troppo svogliati ed impegnati in vacanze e serate mondane per mettersi a studiare e superare il test prima e gli esami universitari poi. Queste università dell’est europeo non sono altro che dei diplomifici riservati ai ricchi ed ignoranti europei. Come mai il nostro eroe non si è trasferito in Germania nelle prestigiose e gratuite università tedesche? oppure in Francia. Evidentemente lui e il Trota Bossi hanno trovato di meglio in Albania e Romania. Cercate un po su internete e vedrete che il rettore di questa università è già stato arrestato per corruzione… altro che test truccati a Catania. Questa è la scusa di chi non ha avuto il coraggio di sacrificare luglio e agosto a casa sui libri.
Ciao Anna, mi dispiace del concetto che hai, non nego che in molti casi non sia così. Io personalmente non studio in una facoltà privata, la mia è una pubblica, le tasse universitarie non le pago da 4 anni, e non mi ritrovo nella figura di “figlio di papà”. Mi capitano spesso tra i clienti persone che vogliono entrare in una facoltà in Romania senza fare test facendomi capire di essere pronti a sborsare soldi; io rispondo sempre che NON è possibile, l’impegno da parte dello studente ci vuole anche qui.
Complimenti davvero Francesco… da tua compaesana e coetana, ti ammiro davvero tanto…:D
Carissimi italiani,ogni tanto fatevi più di una domanda e datevi più di una risposta se ancora ne siete capaci. Facile,seduti sulla vostra bella poltrona e dietro la vostra scrivania,accendere il computer e leggere tutto quello che circola su internet e sputare sentenze come se nulla fosse. È questo il problema dell’Italia che solo chi vive fuori riesce a capire. Noi italiani siamo un popolo di illusi,illusi misti a superbia e invidia che ci spingono soltanto a vivere in un mondo di pregiudizi. Vorrei proprio raccontarvi della Romania,vorrei proprio farvi vivere anche un solo giorno in Romania. Capireste tante cose,capireste di voler il cambiamento,capireste che la Romania è avanguardia e civiltà..soprattutto civiltà!
La Romania è una nazione che non si ferma un secondo,che non chiude battenti nemmeno per la propria festa nazionale che ha capito che per andare avanti bisogna investire e lavorare ogni secondo che la vita ci mette a disposizione. Io come Francesco,studio in Romania in una piccola cittadina di nome Cluj Napoca che guarda caso è la capitale Universitaria Europea,dove camminando per le strade (tutte rigorosamente pulite ed in ordine) senti parlare dall’arabo al tedesco,dal tedesco al cinese. Città che offre università con studi all’avanguardia,che mette a disposizione cadaveri e migliaia di microscopi su cui poter fare ricerca,università che nonostante abbia migliaia di studenti da tutte le nazioni è capace di organizzare classi da 11 persone (meno di una normale classe liceale) con professori che conoscono il tuo nome,professori che capiscono quanto vali e che non puoi deludere. Professori che settimanalmente testano la tua preparazione,sessioni d’esame infinite e ben organizzate,sessioni d’esame che se concluse come si deve ti fanno sentire per un sesto medico. Si perché io mi sento così,aver sostenuto un esame in un’altra lingua,davanti a ben 6 chirurghi generali che testavano la tua preparazione su corpi reali e non manichini o pure e sterili nozioni teoriche,ti fa sentire realizzato,ti fa ringraziare che al mondo esistano posti come questi che formano la futura classe medica ricercata in tutta europa. Dove vedi gli studenti alle 7.30 di mattina con meno sei gradi fare la fila dietro la porta della biblioteca per accaparrarsi il posto migliore per poter studiare. Be si,io sono figlia della medicina,mio padre è medico,mio padre è la stessa persona che ogni giorno sperava che io cambiassi idea,che non seguissi la sua stessa strada. Lui è amareggiato,deluso e disincantato da quello che oggi è la sanità in Italia..eppure ha appoggiato il mio sogno,mi ha condotta in quella che per sentito dire era una delle università migliori in Europa e così si è rivelato. E lo ringrazio ogni giorno in cuor mio per i sacrifici che fa mantenendomi. Ogni giorni mi sveglio fiera di quella che diventerò,del lavoro che farò per tutta la mia vita e che soprattutto saprò di aver guadagnato con la mia forza,con 11 ore al giorno di studio dietro un libro di anatomia che sembra un dizionario ma che diventano 11 ore di felicità sapendo che a lezione,su quel cadavere,saprò riconoscere ogni singolo nervo,ogni piccola vena che compone il nostro corpo. La Romania non regala niente,la Romania non conosce i favoritismi,la Romania è una nazione che conosce solo la parola merito. Quindi smette di puntare il dito se ne siete capaci,soltanto per vostra cultura generale perché restate poveri in confronto a chi si arricchisce ogni giorno e sa che con l impegno tutto viene ripagato. Spero che l Italia cambi ma intanto io sto in Romania ;D
questo ragazzo fa l’eroe. la realtà è un pò diversa.
lo sapete che in Romania ci si va a studiare solo per aggirare l’ostacolo numero chiuso?
lo sapete che queste università sono private (quindi sono felici di accogliere in questo “paese dei balocchi” italiani ricchi che non hanno passato il test) e le rette da pagare sono molto alte?
quindi questa “esperienza” se la può permettere solo chi ha una famiglia molto ricca alle spalle
Caro Andrea, io non faccio l’eroe, io sono uno dei tanti che se ne è andato dall’Italia per realizzare il proprio sogno. Ti contraddico e affermo che le università private sono poche, io personalmente studio in una università pubblica ed ho pagato le tasse solo il primo anno (650euro), dal 2° anno in poi non ho più pagato tasse.
la differenza con le università italiane l’ha ben spiegata Paola Valada (commento qui di sopra) e ribadisco che qui noi abbiamo una formazione più completa accostando la teoria alla pratica con piccoli gruppi accostati da un professore.
PER FAVORE, non fate più polemiche inutili e soprattutto NON commentate prima di informarvi.
Come mai, quando hai scelto di studiare all’estero, non hai optato per Paesi come Germania, Svizzera, Francia o UK? Intanto stai in Romania, ma in seguito avrai intenzione di chiedere l’equipollenza del tuo titolo per poterlo utilizzare in Italia? E’ cambiata la situazione rispetto a qualche anno fa, quando la laurea conseguita in Romania risultava essere valida soltanto per essere utilizzata in strutture private ma non era accettata per accedere ai concorsi pubblici?
Hai ragione Francesco, smettiamo di commentare, non prima che tu abbia risposto ad una domanda precedente. Perché, dopo essere stato bocciato al test in Italia, non hai provato in Germania, Spagna o Francia?
SONO CON ANNA.
è vero solo i figli di papà possono permettersi di studiare in Romania…c’è chi fa fatica a mantenere un figlio all’università perfino nella stessa città!! quindi figuriamoci….
La mia laurea sarà identica a quelle conseguite in Italia,dato che la Romania è membro dell’ unione europea,360 crediti spendibili in tutta Europa. Io studio in un’università statale,il problema non si pone,non provengo da istituti privati. Germania,Svizzera,Francia e Regno Unito sono tutti degli ottimi equivalenti,ti dirò quasi tutti i laureati della mia facoltà sono richiesti in Germania.
Una cosa non ho ancora capito: questo ragazzo è andato in Romania per laurearsi o per mettere su un’agenzia di “spidugghiafacenni”?
Ho provato in Spagna ed in Romania, in ambi casi università statali e con accreditamento europeo, alla fine mi sono iscritto in Romania perché ho avuto una risposta immediata dalla facoltà, cosa non successa per la Spagna che mi ha risposto come la Romania con esito positivo, ma peccato che la risposta è arrivata a novembre.
Mario assolutamente NO! anzi, qui uno studente spende tra tasse e vita meno dell’Italia se si sa muovere.. Mi sai dire in quale facoltà in Italia non paghi tasse d’iscrizione e tasse annuali? ANCHE LE PERSONE NORMALI POSSONO PERMETTERSI DI STUDIARE IN ROMANIA!
Ciao Paola, spero che non mi ammaler0′ mai ma se dovesse purtroppo accadere vorrei che fossi tu il mio medico