Saltano altri tre enti | Uno era guidato da un regionale - Live Sicilia

Saltano altri tre enti | Uno era guidato da un regionale

Cancellato l'accreditamento dell'Anfe di Enna, sospeso quello di Eureka e Esfo. Quest'ultimo era guidato da un impiegato dell'assessorato Beni culturali. Tolti agli enti i tre milioni e mezzo destinati ai corsi. Sono sessanta i lavoratori coinvolti. "Che verranno garantiti dalla Regione", assicurano dal dipartimento Formazione.

PALERMO – Saltano altri tre enti di Formazione siciliani. Privati dall’assessore Scilabra (definitivamente o temporaneamente) dell’accreditamento e quindi della possibilità di prendere parte agli avvisi e ai bandi finanziati dalla Regione. Uno di questi enti era guidato da un dipendente della Regione, impiegato all’assessorato ai Beni culturali. I corsi sono stati definanziati. I soldi previsti, circa tre milioni e mezzo, tornano a disposizione per gli enti accreditati.

A vedersi revocato o sospeso l’accreditamento, da parte del dipartimento formazione professionale, sono l’Anfe di Enna, l”Eureka e l’Esfo Ctrs. “Sulla base di accertamenti e attività di ispezione – ha dichiarato l’assessore Nelli Scilabra – si è deciso di revocare l’accreditamento all’Anfe di Enna. Abbiamo sospeso in via cautelare l’accreditamento di Eureka ed Esfo Ctrs e si è proceduto al definanziamento dei percorsi formativi. La Regione Siciliana – aggiunge l’assessore – non intende abbassare la guardia nel sistema della formazione professionale e continueremo ad intervenire senza alcuno sconto. Ci risulta – conclude l’assessore – che a dirigere l’ente Esfo Ctrs sia un dipendente dell’amministrazione Regionale impiegato al dipartimento dei Beni Culturali”.

Per quanto riguarda l’Anfe di Enna, il dipartimento avrebbe verificato “condotte illecite aventi rilevanza penale reiterate nell’ambito dei Prof dal 2006 in poi”. L’ente sarebbe strettamente legato, anche attrraverso vincoli di parentela con l’ex presidente, all’Anfe di Catania, già al centro, qualche mese fa, di un’inchiesta che portò in carcere, oltre, appunto, al rappresentante legale e imptrenditore Giuseppe Saffo,  altre nove persone. In quell’occasione la Procura ha contestato spese fittizie, mentre, tramite società di comodo, sarebbero stati gonfiati i costi delle forniture. Alcuni servizi, come la pulizia, la manutenzione dei locali e l’assistenza informatica, non sarebbero mai stati svolti. In altri casi, invece, sarebbe stato aggirato il meccanismo della trattativa privata.

L’ente Eureka, invece, proprio pochi giorni fa aveva ricevuto la visita delle Fiamme gialle. La guardia di finanza, in quell’occasione, ha acquisito documentazione contabile negli uffici della società, in via Quarto dei Mille a Palermo. Fino all’anno scorso il rappresentante legale della società era Antonio Fabrizio, 46 anni, titolare della Rts consulting srl, che a luglio dell’anno scorso aveva subito il sequestro di un’azienda, quote societarie, beni immobili e disponibilità bancarie per un valore di oltre 24 milioni di euro, e che era accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea, malversazione, falso e fittizio aumento di capitale sociale.

Le indagini della Gdf allora riguardavano contributi pubblici per 5 milioni di euro per la realizzazione di un impianto per la produzione di biocombustibili utilizzando gli scarti della lavorazione del legno e i rifiuti organici. Proprio dal luglio scorso il rappresentante legale della società Eureka è cambiato. Ma intanto, l’accreditamento è stato sospeso.

Si dicono “sorpresi” gli stessi vertici del dipartimento Formazione, invece, di fronte alla scoperta che a guidare l’ente Esfo Ctrs fosse addirittura… un dipendente regionale. Si tratterebbe di Roberto Sannasardo, impiegato all’assessorato Beni culturali. Anche in questo caso, così come in quello di Eureka, le irregolarità riguarderebbero la gestione dei corsi finanziati attraverso i Prof dal 2008 in poi. Nei casi di Eureka e Esfo l’accreditamento è stato “sospeso”, in attesa di ulteriori verifiche. Ma le somme a loro destinate – così come quelle destinate all’Anfe di Enna – sono state immediatamente cancellate.

Si tratta complessivamente di circa 3 milioni e mezzo di euro “definanziati” (535 mila euro destinati all’Anfe di Enna, 590 mila euro all”Esfo e 2,4 milioni all’Eureka). I tre enti, al momento, danno lavoro a una sessantina di dipendenti. “Che verranno tutelati dalla Regione”, assicurano dall’assessorato.


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