Pippo Franco non salì mai sul palco| Teatro, truffe e spettacoli fantasma - Live Sicilia

Pippo Franco non salì mai sul palco| Teatro, truffe e spettacoli fantasma

Documenti falsificati, fatture false, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati. Il ciclone giudiziario travolge il mondo del teatro siciliano. E spunta pure uno spettacolo fantasma del popolare comico.

INCHIESTA DELLA FINANZA
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PALERMO – Il caso simbolo dell’indagine è quello di Pippo Franco. Per carità, il popolare comico nulla c’entra con la truffa. Avrebbero solo sfruttato il suo nome per dare un tono ad una stagione teatrale che era stata bollata come modesta. E così la compagnia “Il Sipario” di Catania avrebbe dichiarato di avere ospitato uno spettacolo di Pippo Franco. Tutto falso, sostiene l’accusa. Lo stratagemma servì, però, per superare la bocciatura del Nucleo di valutazione dell’assessorato ai Beni culturali che fece dietrofront e diede il via libera al pagamento alla compagnia di un contributo a fondo perduto di 3.826.

E’ solo uno degli episodi contenuti nell’avviso di conclusione delle indagini della Procura della Repubblica di Palermo che svela l’immagine di un teatro “malato”. Un teatro che arranca tra mille irregolarità che in alcuni casi, forse, nascondono la crisi di un intero settore. In mezzo, però, dicono gli investigatori, c’è un sottobosco di “furbi” che farebbero carte false per incassare i contributi regionali.

Di certo il quadro tracciato dalla Guardia di finanza e dai pubblici ministeri Roberto Tartaglia e Daniele Paci è desolante. Documenti falsificati, spettacoli ‘fantasma’, fatture false, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali mai versati. All’Enpals, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo, la posizione di molti lavoratori resta sconosciuta. Al termine delle indagini sono state denunciate 72 persone per truffa aggravata e falso. A pagare la truffa per complessivi 2 milioni e 300 mila euro è stata la Regione Siciliana che ha finanziato la stagione teatrale del 2008, quella finita sotto i riflettori della magistratura.

Le indagini del nucleo di polizia tributaria delle Fiamme gialle di Palermo hanno permesso di fare luce su un presunto sistema di frode messo in piedi da imprenditori del settore artistico.

Alla regola della truffa non si sarebbero sottratti nomi noti del teatro siciliano: da Lollo Franco, attore impegnato nel reinserimento dei detenuti attraverso il teatro, al popolare barzellettiere Gianni Nanfa, da Alfio Scuderi, regista di diversi Festini di Santa Rosalia, ad Aldo Morgante, guida del Teatro Al Massimo di Palermo. L’elenco prosegue anche con il nome di alcuni ex sindaci. Come Nicolò Ferrara e Michele Truscello, primi cittadini rispettivamente di Calatafimi Segesta (di recente è pure finito ai domiciliari per una faccenda di presunte tangenti tutta da chiarire) e di Novara di Sicilia. Sindaci che avrebbero organizzato spettacoli in paese senza pagare i diritti alla Siae.

L’inchiesta, dunque, avrebbe portato a galla una truffa per oltre due milioni di euro. Cifra che avrebbe potuto essere di gran lunga superiore tenendo conto che sulla base delle false auto certificazioni presentate da imprese, attori e imprenditori la Regione era pronta ad erogare altri contributi. Solo le asfittiche casse regionali e la conseguente chiusura dei rubinetti dei finanziamenti ha fatto sì che molte presunte truffe siano rimaste solo tentate.



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