"Sui dehors un nulla di fatto| A rischio i posti di lavoro" - Live Sicilia

“Sui dehors un nulla di fatto| A rischio i posti di lavoro”

“Ci troviamo in queste condizioni perché l’amministrazione senza una vera programmazione ha optato per un nuovo regolamento".

anello (ncd)
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PALERMO – “Con la conferenza dei capigruppo c’è stato un altro nulla di fatto che ha determinato l’ennesima perdita di tempo sulla modifica del regolamento delle concessioni di suolo pubblico”. Così Alessandro Anello, capogruppo del Ncd e vicepresidente della commissione Attività produttive, commenta lo stato della delibera sui dehors.

“Mi chiedo perché l’assessore, dall’approvazione del Pgtu del 28 ottobre – continua – non abbia predisposto la delibera di modifica al regolamento, optando invece per uno nuovo che si accavalla con la delibera voluta dal consiglio comunale. Il 28 ottobre scorso il consiglio,in occasione dell’approvazione del Put, con un ordine del giorno votato all’unanimità aveva chiesto la modifica del regolamento vigente ma non è stato fatto nulla”. Di fatto in Aula ci sono due delibere sulla stessa materia e non si riesce a venirne a capo. “Mentre con la delibera consiliare è stata predisposta una modifica al regolamento vigente – aggiunge – eliminando i gazebo e optando per i dehors che possono essere collocati nel rispetto delle norme di sicurezza anche nelle aeree di sosta delle strade di traffico locale di tipologia E ed F, la bozza dell’assessore non lo prevede, così come la delibera dell’amministrazione prevede solo una temporaneità semestrale”.

“Ci troviamo in queste condizioni – conclude Anello – perché l’amministrazione senza una vera programmazione ha optato per un nuovo regolamento, in contrasto con l’ espressa volontà del consiglio e ci ritroviamo a dover ancora fare riunioni e tavoli tecnici. Se per l’assessore c’è ancora tempo in virtù di un regolamento vigente, io penso invece che il regolamento va modificato dal 28 ottobre scorso e il tempo è scaduto. Auspico un intervento immediato del presidente del consiglio perchè si deve intervenire subito, nel rispetto della legge ma garantendo a chi ha i requisiti la possibilità di lavorare. Non possiamo ignorare, ascoltando tutte le associazioni di categoria, che c’e’ il rischio concreto di una perdita di centinaia di posti di lavoro”.


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