"Da Letta grande mano all'Isola| Accordo con Pd e Crocetta" - Live Sicilia

“Da Letta grande mano all’Isola| Accordo con Pd e Crocetta”

Giampiero D'Alia parla in occasione del comitato regionale dell'Udc nel capoluogo: "Il patto con Pd e Crocetta in Sicilia è nato a prescindere dalle vicende nazionali. Il governo Letta ha fatto di tutto per dare una mano all'Isola. Sulla manovra bis la parola spetta a Crocetta e Bianchi, ok sulle province".

IL MINISTRO D'ALIA A PALERMO
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PALERMO – “In Sicilia abbiamo dato vita ad un patto di governo con il Pd e Crocetta, lo abbiamo fatto a prescindere dalle vicende politiche nazionali”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione Gianpiero D’Alia a Palermo. “Lo abbiamo fatto su un programma di risanamento – ha aggiunto- economico e finanziario della regione, di rinnovamento politico istituzionale ed amministrativo. Su questo ci misuriamo e confrontiamo”.

“Con il Pd e con Crocetta ci interessa definire un’agenda del governo regionale per le prossime settimane e i prossimi mesi che si basa su alcune questioni fondamentali, cinque o sei come utilizzo dei fondi europee, rimodulati dal governo Letta e non spesi, leggi di riforma a partire dalla semplificazione burocratica, una cabina di regia sui fondi strutturali della nuova programmazione”.

Per D’Alia mettere al centro dell’agenda politica questi punti contribuirebbe a rafforzare il patto di governo. “Siamo interessati a fare le cose per cui cittadini – ha detto a margine del congresso regionale dell’Udc- ci hanno votato, votando un programma”. A chi chiede se questo e’ possibile anche con la campagna elettorale per le europee alle porte, che vede Udc e Pd su schieramenti contrapposti, D’Alia ha risposto:”alle elezioni europee si vota con il proporzionale, non ci sono coalizioni di governo che si confrontano”. E aggiunge: “penso il governo e ciascuno di noi si debba occupare di queste questioni, perche’ prende pochi consensi alle europee”.

“Sulla riforma delle province con il Pd abbiamo raggiunto un buon accordo, certo non è l’idea di fondo che aveva l’Udc e cioè la soppressione totale dell’ente intermedio, ma il compromesso raggiunto ci sembra buono, perché apre la strada al sistema delle municipalità e a una riforma seria dell’amministrazione della Regione. Lo sosterremo con il nostro voto all’Ars”.

A proposito della manovra bis a cui il governo siciliano sta lavorando, dopo l’impugnativa da parte del commissario dello Stato della finanziaria regionale D’Alia ha affermato: “Il governo Letta ha fatto di tutto e di piu’ per dare una mano alla Sicilia”.  Il provvedimento, che avrebbe dovuto essere pronto a meta’ febbraio, non e’ ancora approdato all’Ars. “Questa domanda – ha aggiunto- va rivolta al presidente della Regione e all’assessore al Bilancio. Siamo interessati a che questa vicenda si chiuda al più presto, ma dal punto di vista contabile non sono in possesso di informazioni utili”.

“Se offriamo lo spettacolo indecoroso di questi mesi con il commissario dello Stato definito oscurantista e le vicende su chi del Pd deve andare a fare l’assessore, e’ chiaro che il prezzo lo paghiamo anche noi, e non c’e’ un governo credibile. La discussione va fatta sull’agenda politica e su cio’ che si fa e come”. Vertice di maggioranza? La prossima settimana penso sara’ difficile. Penso che il vertice di maggioranza slittera’ a dopo il congresso nazionale dell’Udc”.

“E’ una fase eccezionale e straordinaria. Le elezioni politiche scorse non hanno dato una maggioranza certa, nonostante una legge elettorale, il Porcellum, maggioritaria. Questa condizione di stallo ha portato alla nascita di un governo di larghe intese, presieduto dall’amico Enrico Letta, e ad un governo che vuole dare un’ accelerata ad una serie di riforme istituzionali ed economiche che ci auguriamo sia in condizione di fare Matteo Renzi. Se il segretario nazionale del Pd colloca il partito nell’ambito del partito socialista europeo, noi dell’Udc che siamo tra i partner storici del Partito popolare europeo abbiamo il dovere di costruire in Italia un nuovo soggetto politico che faccia riferimento al Ppe e dar maggior forza al partito popolare europeo, perche’ solo attraverso il rafforzamento delle istituzioni democratiche europee ci potrà essere una politica efficace che ci faccia uscire dalla crisi”.

“Penso sia una trovata pubblicitaria di pessimo gusto politico ed istituzionale, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti del capo dello Stato, che in questo momento e’ chiamato a fare uno sforzo per garantire un governo efficiente del Paese”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione Gianpiero D’Alia a Palermo parlando della scelta di Cinquestelle e Lega di non salire al Quirinale per le consultazioni.

“La vicenda del congresso nazionale dell’Udc e’ svincolata da questa – ha proseguito – abbiamo aperto una discussione che il congresso dovrà affrontare in profondità sul futuro dei popolari e dei moderati italiani e penso che l’archiviazione del bipolarismo, cosi’ come lo abbiamo conosciuto nella seconda Repubblica, deve imporre a tutti di costruire una nuova offerta politica nel Paese, anche sul fronte dell’area politica dell’ex centro e dell’ex centro destra”

“Non possiamo partecipare a un governo di sinistra o di centrosinistra, ma a un governo, che vede forze politiche diverse così come è nato il governo Letta per fare una riforma del sistema politico, come in parte è stato fatto dal governo precedente, con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, la riforma delle leggi elettorali e quelle riforme che servono all’ Italia per uscire dalla crisi. A queste condizioni possiamo dare il nostro sostegno – ha aggiunto- il Pd ha deciso di cambiare la linea del governo del Paese ne abbiamo preso atto, lo abbiamo sollecitato”.

Il ministro ha risposto invece così ai cronisti sull’ipotesi rimpasto nella giunta di governo guidata in Sicilia da Rosario Crocetta.”Sia io che Davide Faraone e tanti altri amici saremo occupati in altre cose, per cui non credo sia la settimana giusta per parlarne…”.


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