Caso Gesap, Trizzino invoca |l'intervento della magistratura - Live Sicilia

Caso Gesap, Trizzino invoca |l’intervento della magistratura

A Palazzo dei Normanni la vicenda della società di gestione dell'aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo fa parlare. Oggi, all'Ars, è stata anche istituita una sottocommissione che si occuperà (tra l'altro) della cosa. Ma il presidente della commissione Ambiente - intanto - auspica una verifica giudiziaria sul caso.

PALERMO – Fabrizio Ferrandelli chiede che qualcuno parli. Perché finora, sulla vicenda Gesap, c’è stato troppo silenzio: “Con tutto quello che sta emergendo, il Comune di Palermo, la Camera di Commercio e la Provincia di Palermo, non hanno proprio nulla da dire? Perché questo silenzio? Un mistero”, commenta il deputato Pd.

Eppure, oggi, quel silenzio si è rotto. Da Palazzo dei Normanni, almeno, qualcuno parla e chiede che si faccia di più: “Vanno bene le verifiche e le indagini degli organi legislativi – dice Giampiero Trizzino del Movimento 5 Stelle – ma forse, a questo punto, sarebbe il caso che venisse avviata anche un’indagine giudiziaria”. E intanto, per approfondire al meglio tutti gli aspetti di vicenda dietro la quale si nascondono consulenze superpagate, stipendi d’oro e appalti ‘lumaca’, Trizzino – che è anche presidente della commissione Ambiente e territorio all’Ars – ha chiesto e ottenuto che venisse istituita una sottocomissione Trasporti, che si riunirà a partire da martedì prossimo.

Al momento, sono stati individuati cinque componenti: lo stesso Trizzino, Fabrizio Ferrandelli, Concetta Raia (Pd), Girolamo Fazio (Gruppo misto) e Giorgio Assenza (Forza Italia). Ma la commissione, garantisce Trizzino, sarà allargata anche ad altri deputati. Non solo: non si occuperà esclusivamente dello scalo aeroportuale siciliano ma dell’intero settore dei trasporti, per il quale si attende il nuovo piano dell’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta.

La questione Gesap, però, sarà prioritaria. Anche perché, come denuncia Giorgio Ciaccio del M5S, componente dell’Antimafia regionale che da domani esaminerà il caso della società che gestisce l’aeroporto, “i soci stanno svendendo le quote: è vero che ci sono costi esorbitanti, ma il primo scalo siciliano non può pagare il prezzo di una cattiva gestione che va assolutamente cambiata. Ho già proposto che sia la Regione ad acquisire le quote di Comune, Provincia e altri. Ferrandelli non capisce come mai nessuno parli – si chiede Ciaccio – ? I rappresentati accusati di avere sperperato tutte queste risorse li hanno messi proprio loro”.

Ma presidente e vicepresidente della commissione Antimafia, per adesso, preferiscono non parlare: “Per rispetto istituzionale – commentano Nello Musumeci (Lista Musumeci) e Toto Cordaro (Pid-Grande Sud) – preferiamo prima confrontarci con gli altri componenti della commissione. E’ chiaro, però – continuano – , che la testimonianza di Ferrandelli e degli amministratori coinvolti ci interessa molto”.

“E’ necessario fare con urgenza chiarezza sulla vicenda Gesap – commenta il capogruppo Pd Baldo Gucciardi – , verificando motivi e responsabilità che hanno condotto la società sull’orlo del fallimento ed intraprendendo ogni iniziativa utile al rilancio dello scalo. Non è pensabile – prosegue – perseguire una politica di spreco di fondi pubblici arrivati alla società per la ricapitalizzazione e poi spesi in stipendi milionari e consulenze piuttosto che per rendere l’aeroporto di Palermo veramente competitivo. La commissione antimafia, che si occuperà già da domani del caso Gesap, verifichi attentamente la vicenda, perché solo con un’attenta opera di rimozione di ‘zone grigie’ si potrà procedere al rilancio di un aeroporto che rappresenta un volano fondamentale per l’economia della Sicilia occidentale”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI