PALERMO – Quattro aule chiuse, lavori iniziati e mai conclusi e altrettanti bagni inagibili. I bambini che ogni giorno frequentano la scuola elementare Giovanni Bonanno, di via Pitré 183, da mesi si trovano, infatti, costretti a vivere in una situazione di disagio. Dopo la caduta di parte del cornicione, nel mese di luglio dello scorso anno sono iniziati i lavori di recupero e messa in sicurezza dell’istituto. Ad agosto, però, i lavori si sono fermati. Nel mese di settembre sono cominciati quelli per la copertura, ma ad ottobre sono stati interrotti per la mancanza di attrezzature. “Lunedì scorso – spiega Ninni Abbate, vice presidente della Quarta Circoscrizione e vice preside dell’istituto Bonanno – il cantiere è stato addirittura smantellato, lasciando alcuni strumenti qua e là per la scuola. Sono anche un genitore. E anche in quanto tale chiedo al Comune come sia possibile lasciare una scuola in queste condizioni”.
A spiegare i contorni entro cui si sono mossi i lavori di ristrutturazione della scuola e a lanciare le sue rivendicazioni anche il presidente della Quarta Circoscrizione, Silvio Moncada. “Vogliamo capire perché hanno dismesso il cantiere – dice -. Il Coime stava effettuando lavori di copertura della terrazza dell’istituto e lavori idraulici, ma di punto in bianco hanno smontato il cantiere. Il dottore Teriaca ha spiegato che il Comune ha destinato ai dirigenti scolastici alcune somme per la manutenzione ordinaria, ma questo ancora non risulta. La cosa strana è che si dismetta un cantiere prima di avere la certezza di poterlo riaprire”. Moncada annuncia poi che verrà presto indetta una conferenza di servizio “per capire se ci sono le condizioni per riprendere i lavori e quali sono i programmi e le priorità dell’amministrazione comunale”.
E proprio davanti la scuola, diverse mamme lamentano la mancanza di sicurezza per i propri figli. “Ci sono aule chiuse che non vengono utilizzate – osserva Donatella Florio -, e bagni chiusi da un mese e mezzo. Non sappiamo se lasciare qui i nostri bambini o portarli in altre scuole. E in una situazione come questa, il Comune che fa? Chiude il cantiere e non fa andare avanti i lavori”. A rincarare la dose, Serena Potenza, capogruppo Pd della Quarta Circoscrizione. “Ad oggi le aule sono inagibili – spiega – perché potrebbe esserci un problema di infiltrazione. Come circoscrizione vogliamo fare un’indagine per tutte le scuole della zona. Alla Bragaglia fortunatamente non è successo nulla di grave, ma non possiamo permettere che ci siano scuole non controllate. Vogliamo che sia verificata la condizione di tutte le scuole della città”.
Intanto l’assessore comunale alla Scuola Barbara Evola spiega che è stato stilato un elenco di scuole cui saranno destinate delle somme prelevate dai fondi di riserva, per un ammontare di cinquecentomila euro. “Tra questi istituti – dichiara l’assessore – figura anche l’elementare Bonanno. A noi risulta che il Coime ha tolto dalle sue programmazioni le scuole i cui interventi verranno realizzati grazie a questi fondi. Si tratta di cinquantuno strutture. Trovo però desolante che i lavori alla Bonanno siano stati lasciati momentaneamente a metà”. “Proprio domani faremo un giro di chiamate in ogni scuola – aggiunge la Evola – e ci metteremo d’accordo con i vari dirigenti per capire la tipologia di manutenzione da affrontare in ogni plesso, la cifra da destinare, per evitare sperperi e lavori non necessari”.
