Pubblicità, Orlando e Di Marco| presentano il nuovo piano - Live Sicilia

Pubblicità, Orlando e Di Marco| presentano il nuovo piano

La città divisa in lotti da mettere a bando, possibilità di piazzare i poster sui monumenti per ristrutturarli, nuove regole in un settore che è una giungla. E di cui non si sa quanti siano gli abusivi. Ecco il nuovo Piano della giunta Orlando.

IL SINDACO: "AUMENTIAMO LA CONCORRENZA"
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La divisione in colori e lotti della città (clicca per ingrandire)

PALERMO – L’amministrazione comunale tenta di mettere ordine nella pubblicità a Palermo e annuncia il via libera anche ai poster che finanziano il restauro delle opere d’arte, sulla falsa riga di quanto sarebbe dovuto accadere con la Cattedrale. Una prova niente male visto che parliamo di un settore che, malgrado la sua valenza economica, è da decenni una giungla fatta di ricorsi, sentenze, verbali, regolamenti datati e autorizzazioni di cui è difficile persino risalire all’anno di rilascio. Per non parlare della fragorosa polemica scoppiata per la cattedrale, con la guerra a distanza tra Palazzo delle Aquile, Vat e Curia per l’affissione del poster poi tolto e che ha impedito di metterne uno simile a Parta Nuova. Lo scorso dicembre la giunta Orlando aveva così dato mandato agli uffici di elaborare sia un nuovo piano che un nuovo regolamento che oggi il sindaco e l’assessore Marco Di Marco hanno presentato in conferenza stampa.

“Continuiamo sulla strada della messa in ordine e sicurezza di alcune impostazioni della vita della città – ha detto il primo cittadino – dotando il Comune di strumenti che hanno tutte le altre città. Immaginiamo a Palermo 81 lotti in 14 raggruppamenti messi a bando: non si tratta di capire cosa è illegittimo adesso ma cosa lo diverrà, sottraendo il settore a quelle condizioni di disordine, confusione e precarietà che penalizzano tutti, cittadini e operatori economici che agiscono in un settore confuso e ne sono così danneggiati”.

Le novità più consistenti sono la messa a bando delle concessioni, che quindi non verranno più rilasciate in base a criteri discrezionali; la possibilità di finanziare con le pubblicità il restauro di opere d’arte; l’entrata in vigore dal 2016, con una situazione che quindi per questo e il prossimo anno resterà praticamente invariata. Viene confermata la lotta alle affissioni abusive, anche se è bene dire che ad oggi gli uffici non sanno di preciso quante siano né dove siano collocate. Un’opera di repressione condotta dalla Polizia municipale e dagli uffici che però, a onor del vero, non sembra sinora aver sortito chissà quali effetti.

Il Piano, che domani dovrebbe essere inviato agli uffici competenti per poi arrivare a Sala delle Lapidi insieme al regolamento, si rifà a quello elaborato dall’architetto Giacomo Collura (per la somma di 100mila euro) nel 2005, sotto Cammarata, e che divide la città in 81 lotti classificati con otto colori diversi: rosso per il centro storico; arancione per l’espansione storica; giallo per quella urbana; azzurro per l’abitato consolidato; rosa per gli impianti sportivi, produttivi e commerciali; viola per nodi e corridoi di scorrimento; grigia per la cittadella universitaria e verde per le zone di riserva (vedi la cartina).

L’amministrazione Orlando ha deciso di raggruppare i lotti in 14 blocchi in modo da renderli il più possibile omogenei: un raggruppamento potrà quindi avere un lotto in centro e uno in periferia, piuttosto che lato mare o montagna della città. E ogni ditta potrà concorrere per, al massimo, due o tre raggruppamenti (ma presentando precise garanzie che mettano al riparo gli introiti del Comune) aprendo così il mercato alla libera concorrenza. Secondo le previsioni degli uffici in questo modo gli introiti per le casse comunali dovrebbero passare da 5,2 milioni a 6 (con un aumento del 14 per cento) e i metri quadrati di spazi pubblicitari dagli attuali 46.648 a 60.381 così suddivisi: 12.693 in gestione diretta del Comune per le pubbliche affissioni; 34.335 alle ditte pubblicitarie mediante bandi; 7.353 per l’arredo urbano e 6mila per fermate di autobus e tram. Ma rispetto agli ultimi decenni si potrà fare pubblicità non solo sull’arredo urbano (panchine, orologi, bagni, segna parcheggi, cestini, totem, tabelle per le locandine di spettacoli, targhe) che verranno messi a bando a parte, così da garantire omogeneità alla città ma magari con canoni diversi per il centro storico, ma anche su mezzi pubblici, biciclette, carrozze a cavallo, pannelli luminosi, aree verdi per finanziarne la manutenzione, cartelli di agenzie immobiliari, banche, centri commerciali, pre-insegne, cantieri (tutte queste assegnate non con bando ma con singole autorizzazioni). Le concessioni avranno durata quinquennale e poi si dovranno ripetere i bandi.

“Prevediamo un abbellimento complessivo degli impianti – spiega Di Marco – inoltre aumentando la concorrenza vogliamo anche far diminuire i ricorsi e i contenziosi”. Gli uffici non stabiliranno dove posizionare gli impianti, a differenza di quanto accade altrove, ma lo lasceranno fare alle ditte, sempre che questi siano compatibili con le norme del Codice della strada e con l’ambiente. E se in alcune zone ci sono degli spazi non occupati, sarà il Comune ad affidarli con singole autorizzazioni.

In pratica le grandi ditte che oggi hanno impianti in tutta la città dovranno “accontentarsi” solo di alcune zone, senza poterle sub-appaltare, ma i titolari dei raggruppamenti saranno responsabili anche di quanto avviene nelle loro zone: saranno sanzionati sia se sforano i paletti imposti dal Comune (con il rischio di perdere la concessione), sia se ci saranno abusivi nel loro territorio. “E’ una trovata geniale – esulta Orlando – saranno i privati ad avere tutto l’interesse a contrastare gli abusivi”. I vincitori dovranno inoltre fare una sorta di censimento delle affissioni presenti sul territorio e sarà il Comune ad autorizzarne di nuove, ma solo dal 2016 in poi. Piano e regolamento dovranno prima passare dall’esame del consiglio comunale e, fino a tutto il 2015, non saranno rilasciate più autorizzazioni. Sarà inoltre istituito un ufficio del Piano generale degli impianti con 25 impiegati debitamente formati.

LE REAZIONI “Il nuovo Piano rappresenta una svolta nel modo di intendere la pubblicità a Palermo – dice Juan Diego Catalano, presidente della Prima commissione – nuovi spazi pubblicitari e valorizzazione delle soluzioni più creative sono gli elementi di novità; insieme a regole definite e certe. la Prima Commissione è pronta ad esaminare la proposta e a produrre il parere in tempi brevissimi. Certo che ugualmente farà il Consiglio comunale”. “E’ un piano presentato ma che nessuno ha visto – dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – domattina ne chiederò copia e daremo la nostra valutazione. Se, come appreso dagli organi di stampa, è così, è da bocciare sul nascere: le modifiche apportate al vecchio piano non le condividiamo e le bocciamo in partenza. Se invece ricalcasse l’impianto precedente, ne potremo discutere. Il consiglio rimane sovrano in materia”. “Da dieci giorni chiediamo il regolamento – dice il presidente della Seconda commissione Paolo Caracausi – e non è ancora pronto dopo oltre un anno e mezzo. Ci sorprende apprenderne i contenuti dalla stampa. Il nostro giudizio, per le prime notizie che ci giungono, non è positivo”.

In queste tabelle ecco i singoli lotti con l’indicazione degli impianti che saranno gestiti direttamente dal Comune (colonna A, la centrale) e quelli per i privati (colonna B, quarta da sinistra). La colonna T (ultima partendo da sinistra) indica il totale.

Lotti da 1 a 20

Lotti da 21 a 41

Lotti da 42 a 81

 

 


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