Al teatro Biondo |"Scrittori di mare aperto" - Live Sicilia

Al teatro Biondo |”Scrittori di mare aperto”

Al via un ciclo di conversazioni con quattro autori che, nati a Palermo, “hanno preso il largo” e realizzato il loro percorso professionale lontano dalla città: Fulvio Abbate, Giuseppe Di Piazza, Gianni Riotta e Marcello Sorgi.

DAL 20 AL 23 FEBBRAIO
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4 min di lettura

Quattro tra i più noti scrittori-giornalisti italiani, Fulvio Abbate, Giuseppe Di Piazza, Gianni Riotta e Marcello Sorgi, incontrano il pubblico al Teatro Biondo Stabile di Palermo, da giovedì 20 a domenica 23 febbraio, nell’ambito della manifestazione “Scrittori di mare aperto“, un ciclo di conversazioni con autori che, nati a Palermo, “hanno preso il largo” e realizzato il loro percorso professionale lontano dalla città. Li accolgono per l’occasione quattro giornalisti che invece hanno scelto di vivere a Palermo: Beatrice Agnello, Laura Anello, Roberto Puglisi ed Eleonora Lombardo, che li presentano e li intervistano nella Sala Strehler del Teatro a partire dalle ore 19.00, mentre le attrici Silvia Ajelli, Aurora Falcone e Giuditta Jesu leggeranno brani dalle loro opere.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

Cresciuti professionalmente (tre su quattro) in quella straordinaria fucina di mestiere che fu la redazione del giornale L’Ora, sono entrati a far parte delle redazioni dei principali giornali italiani pur mantenendo un legame forte e remoto con la città, che affiora dalle loro opere e dal loro campo d’interesse. Scrittori di mare aperto proverà a cercare il segreto, se c’è, di questi esìli volontari che sono spesso il prezzo da pagare per comprendere meglio, da lontano, quello che da vicino è più difficile vedere.

Programma

giovedì 20 febbraio, ore 19.00

FULVIO ABBATE

incontra Beatrice Agnello

venerdì 21 febbraio, ore 19.00

GIUSEPPE DI PIAZZA

incontra Eleonora Lombardo

Sabato 22 febbraio, ore 19.00

GIANNI RIOTTA

incontra Roberto Puglisi

Domenica 23 febbraio ore 19.00

MARCELLO SORGI

incontra Laura Anello

 

Fulvio Abbate (Palermo, 1956)

Scrittore, giornalista, critico d’arte contemporanea, ha esordito dalle pagine del quotidiano palermitano, L’Ora. Dal 1992 al 2008 scrive su L’Unità. Come opinionista scrive, fra l’altro, anche su Reporter, Rinascita, La Stampa, Tuttolibri, Alfabeta, Il Riformista. Ha pubblicato romanzi e saggi tra cui Zero maggio a Palermo (1990), Dopo l’estate (1995), La peste bis (1997), Teledurruti (2002), Quando è la rivoluzione (2008). E ancora, Capo d’Orlando. Un sogno fatto in Sicilia (1993), Il rosa e il nero (2001), C’era una volta Pier Paolo Pasolini (2005), etc. Nel settembre del 2013 gli è stato assegnato il 41°‘Premio della satira politica’ di Forte dei Marmi per l’informazione sul web Teledurruti, la sua “televisione monolocale”. Attualmente commenta i programmi televisivi su il Fatto Quotidiano, mentre su Linus cura la rubrica Iconosfera.

Gianni Riotta (Palermo, 1954)

Giornalista, scrittore, editorialista de La Stampa. Ha iniziato la carriera a 17 anni come corrispondente de Il Manifesto e collaboratore delle pagine culturali del Giornale di Sicilia. Ha collaborato con The New York Times, Washington Post, Le Monde e Foreign Policy. Inviato speciale negli Stati Uniti, è stato il corrispondente per varie testate giornalistiche italiane, tra cui La Stampa, L’Espresso e il Corriere della Sera, di cui è stato anche vice direttore. Ha diretto il TG1 RAI dal 2006 al 2009 e Il Sole 24 Ore dal 2009 al 2011. Ha scritto, tra gli altri, Cambio di stagione (1992), Principe delle nuvole (1997), N.Y. Undici settembre (2001), La prima guerra globale (2003), Le cose che ho imparato (2011), Il web ci rende liberi? Politica e vita quotidiana nel mondo digitale (2013).

Marcello Sorgi (Palermo, 1955)

Tiene una rubrica quotidiana dedicata ai fatti della politica, il Taccuino, su La Stampa, giornale che ha diretto per sette anni, dal 1998 al 2005, di cui è stato inviato e corrispondente da Londra ed è attualmente editorialista. Prime esperienze giornalistiche a L’Ora. A Roma dal 1978, ha lavorato per Il Messaggero, come inviato e notista politico, poi dal 1986 alla Stampa e dal 1996 al ’98 in Rai, dove ha diretto il Giornale radio e il TG1, e più di recente è stato autore di una serie di documentari dedicati a personaggi storici, Italiani così. Nel 2000 ha scritto per Sellerio La testa ci fa dire, dialogo con Andrea Camilleri. E per Rizzoli, nel 2009 Edda Ciano e il comunista, da cui è stato ricavato un film per Rai1; nel 2010 Le amanti del Vulcano; nel 2011 Il Grande dandy; e nel 2013 Le sconfitte non contano. Nel 2008 ha curato a Roma, Milano e Torino la mostra fotografica Il secolo dell’Avvocato dedicata a Gianni Agnelli; e quest’anno la sezione sulla radio della grande mostra La Rai racconta l’Italia. Ha ricevuto vari premi, italiani e internazionali, tra cui il Saint-Vincent, l’Ischia, il Premio Pavese, il Premio Frassati.

Giuseppe Di Piazza (Palermo, 1958)

Giornalista, scrittore, comincia la carriera giornalistica nel 1979 al L’Ora di Palermo per poi passare a Il Messaggero, di cui diventerà caporedattore centrale. Ha diretto il settimanale Sette, il mensile Sette Green, l’agenzia AGR e il mensile Max. Dal 2012 lavora al Corriere della Sera come articolista e responsabile delle nuove iniziative. Su Corriere.it è titolare della rubrica video La Confessione. Insegna al Master in giornalismo presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM. Nel 2011 ha esordito come fotografo con la mostra Io non sono padano alla quale è seguita nel 2013 Italia Magazine. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo, I quattro canti di Palermo, e l’anno successivo Un uomo molto cattivo e Fango – La doppia morte di un uomo perbene.


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