Rapine ed estorsioni ai connazionali | Sgominato clan di cingalesi: arresti - Live Sicilia

Rapine ed estorsioni ai connazionali | Sgominato clan di cingalesi: arresti

Gli indagati, tutti originari dello Sri Lanka, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni, minacce, lesioni e violenza privata.

MESSINA – La polizia e i carabinieri stanno eseguendo a Messina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone originarie dello Sri Lanka con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine, estorsioni, minacce, lesioni e violenza privata. Altre tre sono ricercate L’operazione denominata ‘Katana’ ha sgominato la banda di cingalesi che seminava terrore nella provincia di Messina tra i connazionali.

Gli arrestati stamani della polizia e dai carabinieri sono i cingalesi Fernando Nalin Prasanna Warnakulasuriya, 39 anni, Fernando Nalaka Sanjeewa Warnakulasuriya, 36 anni, Damitha Asanka Thamel Warnakulasuriya, 21 anni, Sudath Jantha Lowe Warnakulasuriya, 45 anni, Fernando Mourice Prasanna Poruthutage, 33 anni, Randeepa Sudeema Hetti Arachchige, 31 anni, Gayan Danushka Korel Gamage, 26 anni. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla rapina, alla violenza e all’estorsioni. Otto persone sono state arrestate e sono in carcere, tre sono ricercate.

Le indagini sono iniziate nel 2011 e hanno permesso di scoprire una banda di cingalesi che terrorizzava dei connazionali. Nel settembre del 2011 c’è stata una prima denuncia di un uomo secondo cui 25 connazionali lo avevano fermato picchiato e rapinato di una collana d’oro del valore di 700 euro. La stessa persona e’ stata poi avvicinata dopo la denuncia da tre degli arrestati che lo hanno colpito con una catena, un bastone in ferro e una bottiglia di vetro derubandolo di 400 euro. Un altro cingalese e’ stato in seguito aggredito perché non aveva voluto dare dei soldi all’organizzazione criminale. Dopo essere stato raggiunto da quindici persone e’ stato colpito con catene di ferro, mazze e coltelli. In un altro episodio la banda ha preso a calci e pugni un connazionale e lo hanno ferito con un taglierino al volto e alla mano. Uno dei testimoni del pestaggio è stato poi picchiato prima con un tirapugni e ferito con una lametta al volto. In un’altra occasione infine i cingalesi per vendicare un pestaggio hanno affiancato un connazionale lo hanno rapito, bloccato con del nastro e picchiato e solo l’intervento della polizia ha evitato conseguenze peggiori.


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