Scuola Bonagia, autoclave ko | E 700 bambini restano a casa - Live Sicilia

Scuola Bonagia, autoclave ko | E 700 bambini restano a casa

A causa di un guasto all'autoclave, da lunedì scorso circa settecento bambini sono costretti a restare a casa. In attesa dei lavori di ripristino sarà necessario l'avvio dei doppi turni presso altri plessi scolastici. L'assessore Evola: "Stiamo facendo il possibile per tornare al più presto alla normalità".

LA CAMPAGNA - LA SCUOLA NEGATA
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PALERMO – Un guasto all’autoclave e circa settecento bambini sono costretti a rimanere a casa, in attesa dell’avvio dei doppi turni presso altri plessi scolastici. A segnalare la situazione di disagio in cui versa la scuola “Bonagia”, di via del Castoro, è un lettore di Livesicilia, genitore di un alunno dell’elementare. Da lunedì scorso, infatti, a causa di un guasto al serbatoio dell’acqua e al conseguente allagamento dei locali tecnici, non sono garantite le lezioni ai bambini che frequentano uno degli edifici scolastici più grandi del quartiere Bonagia.

“Appurato il danno alla cisterna, abbiamo contattato subito i vigili del fuoco per attivare il sistema di pompaggio – spiega Vincenza Muratore, preside dell’istituto -. Si è chiuso l’impianto idrico, sistema che garantisce anche il funzionamento dell’antincendio. Dovranno probabilmente essere sostituiti i motori”. La preside tiene a precisare che “gli enti locali sono stati avvertiti subito e il loro intervento è stato immediato. E proprio per questo ringrazio enormemente i tecnici comunali e l’assessore Barbara Evola, che segue costantemente l’evoluzione della situazione. Tutti si sono subito messi al lavoro per risolvere il problema”.

Si prospettano, però, tempi d’attesa non troppo brevi, motivo per cui in sede di Consiglio scolastico è stato considerato necessario l’avvio dei doppi turni. “Serviranno una decina di giorni per la fornitura del materiale – dice la preside – e dell’altro tempo, al momento non quantificabile, è necessario per il completamento delle procedure con i vigili del fuoco. I doppi turni inizieranno non appena inoltrerò la richiesta formale all’assessorato all’Istruzione”. Francesco Ippolito, consigliere della Terza Circoscrizione, dopo aver puntualizzato che “il guasto non era prevedibile”, ha aggiunto che intorno alla vicenda c’è stato un interessamento immediato sia da parte della circoscrizione, che della preside e del Comune. “Si sono subito attivati tutti per garantire il diritto allo studio – ha puntualizzato -. E un modo per farlo sarà anche quello di avviare i doppi turni presso le scuole Aloi, Bartolomeo Tomasino e Scelsa, in cui confluiranno alcuni degli studenti, grazie alla disponibilità della preside Crimi. Grazie al Comune da lunedì questi bambini potrebbero tornare a lezione nelle varie scuole attraverso un servizio di autobus che l’Amat metterà a disposizione per tutto il tempo necessario”.

I genitori, però, non accettano di dover mandare i propri figli in altri plessi. “C’è il diritto allo studio e non possiamo non mandare i nostri figli a scuola di pomeriggio – dice Tiziana Purpura, mamma e rappresentante di una delle classi dell’istituto -. Questo, però, provoca non pochi disagi. Se fosse questione di una settimana o quindici giorni, potrebbe andarci bene. Ma si sa che in Sicilia queste situazioni vanno sempre per le lunghe. Ci sono genitori che lavorano di mattina, molti bambini fanno attività pomeridiane. Non esiste solo la scuola ed è giusto che i bambini abbiano il tempo anche per giocare, andare in palestra o al catechismo”. Ma ci sono problemi ancora più delicati. “Io ad esempio – continua – ho un bambino che soffre di autismo e chi è affetto da questa sindrome vive di schemi. Se questi vengono in qualche modo cambiati, mio figlio diventa ingestibile”.

Altre mamme precisano che la loro protesta non è rivolta alla preside. “Tutto questo disagio non è da attribuire alla preside o ai docenti. Il problema è il Comune che deve accelerare il più possibile per ristabilire la normalità a scuola. Dove finiscono i soldi che paghiamo attraverso le tasse? – lamenta un genitore -. Perché ogni volta deve passare tutto questo tempo prima che si risolva un problema?”.

Contattata da Livesicilia, l’assessore comunale alla Scuola Barbara Evola spiega che alla scuola Bonagia, oltre al problema della cisterna, insiste, appunto, quello del Cpi, il Certificato di Prevenzione Incendi. “Non appena questo verrà risolto – dice l’assessore – si potrà sistemare la cisterna. I genitori hanno ragione a lamentarsi, i doppi turni sono intollerabili. E per i bambini con delle disabilità è anche peggio. Non stiamo facendo tutto il possibile perché il tutto si risolva nel più breve tempo possibile. In questo periodo, inoltre, abbiamo anche attivato un servizio di trasporto d’intesa con l’Amat, con cui abbiamo un accordo in situazioni d’emergenza come questa”.


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