Udc, mal di pancia per Ingroia |E il Pd rimane diviso - Live Sicilia

Udc, mal di pancia per Ingroia |E il Pd rimane diviso

Turano contro la nomina di Ingroia. Tra i democratici restano le divergenze sulla riforma. Oggi l'Aula. Lupo: "Se il governo Crocetta va ancora sotto temo un grande pasticcio"

La maggioranza
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PALERMO – Nei due principali partiti della maggioranza di Crocetta l’aria resta molto tesa sul tema delle Province. Tra i centristi non è stata accolta troppo bene la nomina di Antonio Ingroia a commissario della provincia di Trapani. A protestare, riposrta oggi Repubblica, è stato il deputato Mimmo Turano, che ha chiesto un intervento al segretario del partito Giovanni Pistorio sull’assessore al ramo (Udc anche lei) Patrizia Valenti. Ma Crocetta ha tirato dritto, malgrado i dubbi sul fatto che Ingoria sia in possesso dei requisiti per la nomina. Che certo non contribuosce a rassenerare i rapporti tra governo e Udc. La maggioranza resta in fibrillazione: ieri è andata di nuovo sotto con un altro emendamento dei 5stelle che ha introdotto il referendum confermativo per l’adesione o meno dei comuni ai nuovi Liberi Consorzi che si potranno aggiungeranno ai nove corrispondenti alle attuali Province. La maggioranza è in ambasce, i capigruppi non riescono a ‘tenere’ i propri deputati e i tentativi di compattare la coalizione si squagliano di fronte alle dinamiche parlamentari.

Il patto promosso da Davide Faraone a Roma con le altre anime della maggioranza non ha resistito. Il Pd è ancora dilaniato al suo interno. Ieri nella riunione del gruppo democratco si è alzato parecchio la voce. Molto acceso lo scontro verbale tra Panarello e Alloro. Il capogruppo Baldo Gucciardi ha chiesto ai deputati di ritirare gli emendamenti, ma non sembra ci sia questa disponibilità. Restano critici i deputati dell’area Lupo (l’ex segretario, Barbagallo, Cirone più Franco Rinaldi di Innovazioni), ma anche il uperliano Mario Alloro.  Tutti anno firmato un emendamento che permette l’elezione diretta dei presidenti dei consorzi, posizione caldeggiata dall’opposizione, su cui Crocetta potrebbe trovare un’intesa. Ma nella maggioranza in tanti si oppongono. L’impasse, insomma, rimane. E oggi la seduta d’aula, prevista per le 16, rischia di diventare un’altra stazione di via Crucis per la giunta. “Se il governo Crocetta va ancora sotto temo un grande pasticcio”, commentava ieri a tarda sera Lupo.


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