PALERMO – Si chiama ‘Youth Guarantee’ l’ultima opportunità di rilancio offerta alla Sicilia dall’Europa. Il piano scatta dal primo marzo e prevede un finanziamento di 200 milioni che non potrà essere destinato a corsi di formazione, ma solo a progetti di inserimento di giovani nel mondo del lavoro. Un’occasione piovuta sulla Sicilia senza tanto clamore, ma che potrebbe dare un’opportunità a ragazzi fra i 18 ed i 25 anni finora rimasti disoccupati.
Lo Youth Guarantee è un finanziamento che si affianca a quello destinato al più noto Piano Giovani, che invece riguarderà soprattutto disoccupati di una fascia di età fra i 25 anni e i 35 anni, e nasce da una iniziativa del Consiglio dell’Unione Europea, che ha spinto proprio per orientare nel mercato del lavoro i giovani appena usciti dalle scuole dell’obbligo o dalle università: l’idea comunitaria vorrebbe per ognuno la partecipazione ad un progetto entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dalla scuola.
“Nel progetto che scatta dal primo marzo – spiega Anna Rosa Corsello, dirigente dell’assessorato regionale al Lavoro – sono previste solo misure attive, cioè tirocini in azienda e contratti di apprendistato che verranno attivati tramite bandi destinati ad individuare le disponibilità delle aziende ad impiegare giovani sfruttando finanziamenti pubblici. Un’altra fetta di finanziamenti è destinata a borse di auto impiego e servizio civile”. La procedura verrà gestita dai centri per l’impiego, che riceveranno le disponibilità di giovani ed aziende organizzando i progetti. “È a questi uffici – prosegue Corsello – che dovranno rivolgersi già dal prossimo primo Marzo tutti gli interessati”. Anche se poi bisognerà probabilmente attendere la fase di predisposizione dei bandi e dei progetti, che passa anche dall’attivazione di un canale telematico gestito direttamente dal ministero del Lavoro attraverso un sito che sarà attivato a breve e dovrebbe avere come indirizzo ‘www.cliclavoro.it’.
“I 200 milioni – annuncia Ferruccio Donato, segretario confederale di Cgil Sicilia – permetteranno potenzialmente di dare un’opportunità di lavoro a circa 270mila giovani. E con questa iniziativa per la prima volta l’Italia e la Sicilia si allineano ai tempi dell’Europa. Abbiamo chiesto alla Regione un incontro urgente per discutere su come utilizzare al meglio queste risorse, poiché non si tratta di semplici interventi assistenziali, ma di fondi strutturali per creare circa 100mila posti di lavoro all’anno fino al 2016″.
La procedura ha avuto un iter velocissimo fra Roma e Palermo, al punto che già giovedì sera l’assessore Ester Bonafede ha comunicato ai sindacati l’immediata attivazione del piano da sabato primo Marzo. Nel frattempo la prossima settimana sarà messa l’ultima firma sulla convenzione con il governo nazionale. “Occorrerà costituire un catalogo dell’offerta formativa adeguato all’idea di sviluppo che si ha ed alle esigenze delle imprese”, dichiara Andrea Gattuso, responsabile regionale del dipartimento delle Politiche Giovanili della Cgil. “Oltre a questi 200 milioni – ricorda Gattuso – in Sicilia arriveranno, grazie al decreto legge 76 del 2013, altri 142 milioni per finanziare assunzioni a tempo indeterminato di giovani sotto i 30 anni ed altri 50 milioni per i tirocini formativi”.
Insomma, piovono soldi sui giovani disoccupati siciliani. Nell’Isola si calcola che siano almeno 350mila i giovani che non sono iscritti a scuola o all’università ma non sono ancora entrati nel mercato del lavoro, ed il tasso di disoccupazione giovanile ha sfondato quota 50%. Francesco Giuseppe Franchina, della Direzione Regionale della Uil, sottolinea che “il budget disponibile assicura ai giovani coinvolti il proseguimento degli studi, l’apprendistato, i tirocini e tutte le altre misure per il lavoro”.
