L'abbraccio a Napolitano |Nasce il Distretto Sud Est - Live Sicilia

L’abbraccio a Napolitano |Nasce il Distretto Sud Est

Il Presidente Napolitano in visita al Comune. Erano 14 anni che un Capo della Stato non veniva a Catania. Su Twitter #LiveNapolitanoCT. (Con la collaborazione di Fernando Adonia) Il video della visita a Palazzo degli Elefanti

CATANIA – Il Palazzo comunale è gremito di cronisti mentre la piazza Duomo si sta lentamente riempendo di persone. Erano 14 anni che un Capo dello Stato non veniva in visita a Catania. Napolitano affronterà, insieme al sindaco Enzo Bianco, alcuni argomenti considerati fondamentali dal primo cittadino etneo: l’istituzione del Distretto della Sicilia orientale e la realizzazione dell’autostrada Catania – Ragusa.

17.00. Si è conclusa la cerimonia per l’inaugurazione dell’anno accademico, Napolitano ha lasciato con la sua scorta il Monastero per dirigersi nell’ultima tappa della sua visita a Catania: la St Microelectronics.

16.25. Pignataro: “La conoscenza e il sapere non si sviluppano spontaneamente. Le università continuano ad essere il luogo fondamentale, sebbene non l’unico, dove si sviluppa e si trasmette il sapere, soprattutto, dove si formano le coscienze critiche, necessarie per far fronte all’odierna moltiplicazione delle informazioni, e dove si conserva la memoria, premessa indispensabile per mantenere, in modo positivo, le nostre identità”

16.00. Aperta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Giorgio Napolitano siede nella prima fila dell’aula magna. Il rettore Pignataro parla ai presenti ed illustra i primi successi raggiunti dall’Ateneo in questi mesi, ma non dimentica le varie criticità dovute soprattutto alla mancanza di risorse finanziarie.

15.50. Tutto pronto per l’inuagurazione dell’anno accademico al Monastero dei Benedettini di Catania. L’arrivo di Napolitano è previsto per le 16.00.

Ore 13.00. Il Capo dello Stato, dopo il passaggio in Cattedrale, dove ha consegnato “un giglio a Sant’Agata”, come ha dichiarato ai giornalisti in Piazza Duomo, è tornato al Grand Hotel Baia Verde di Aci Castello per il pranzo preparato dallo Chef Beppe Danile.

12.30. Visita di Napolitano alla “cammaredda”, dentro cui vengono custoditi il busto reliquiario di sant’Agata e lo scrigno con le sue reliquie. In Cattedrale è stato accolto dall’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina e accompagnato dal sindaco Bianco, dal presidente della Regione Rosario Crocetta, dal presidente dell’Ars Giuseppe Ardizzone, dal prefetto Maria Guia Federico e dal commissario della Provincia di Catania Giuseppe Romano. Il Capo dello Stato ha ascoltato con interesse mons. Gaetano Zito, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Catania e il parroco della Cattedrale mons. Barbaro Scionti, parlare della storia del Duomo di Catania, mentre il presidente del Comitato delle Feste agatine Luigi Maina ha narrato le vicende delle reliquie della Patrona. Napolitano ha voluto entrare personalmente nella “cammaredda” e lo stesso ha fatto la signora Clio, con la compagna del Sindaco, Amanda Jane Succi. Oltre al mazzo di fiori bianchi tenuto insieme da un nastro tricolore, Napolitano ha depositato nel sacello il giglio bianco che una signora, in piazza Duomo, gli aveva chiesto di portare alla Patrona.

Ore 11.20.  Appena uscito da Palazzo degli Elefanti, il Presidente è stato accolto da alcuni bambini, con cui si è intrattenuto. Un momento emozionante. Subito dopo, Napolitano è stato avvicinato dai componenti della Corale del teatro Bellini che hanno intonato Fratelli d’Italia e il Va’ pensiero. I lavoratori del Bellini hanno scelto di protestare così per manifestare le loro, di incertezza occupazionale.

Il sindaco Bianco firma per il Distretto del Sud Est

Ore 11.05. Il Presidente Napolitano lascia il salone Bellini. Prossima tappa, la Cattedrale.

Ore 11.00. Si firma per il Distretto del Sud Est. Napolitano ha incontrato Serena Cacciola, 16 anni, studentessa del terzo liceo scientifico di Linguaglossa, autrice di una delle lettere citate dal Presidente nel suo discorso di fine d’anno, e Nello Riccioli, suo vecchio conoscente.

Ore 10.55. L’assessore regionale ai Beni Culturali Michela Stancheris lascia il salone Bellini e raggiunge la sala stampa, allestita in sala Giunta. “Troppa calca” – spiega a LivesiciliaCatania. E si sofferma ad ammirare i quadri.

Ore 10.45. Parla il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci e parla del “collegamento veloce con l’hub aeroportuale di Catania della Sicilia occidentale. E’ necessario intervenire progettando le connessioni intermodali”. (LEGGI INTERVENTO INTEGRALE )

Ore 10.40. Prende la parola Pasquale Pistorio, presidente onorario di Stm. “L’agenzia Vulcano è stata pensata dal sindaco per valorizzare la città di Catania, attraverso la valorizzazione delle imprese locali, e attirando investimenti puntando sul Turismo, ma anche sull’agricoltura”.

Ore 10.30. Prende la parola Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria. “Occorrere mettere a sistema le risorse presenti e non possiamo relegare ai margini la lotta all’illegalità e alla corruzione. Sotto questo profilo la Sicilia ha fatto enormi passi avanti. Ma non possiamo non occuparci delle periferie delle nostre città e della marginalità di alcune fasce di popolazione. Il tema centrale rimane però la scuola. Troppo ancora il divario tra Nord e Sud. Chiudo con i giovani siciliani: vivono oggi in un mondo diverso dal nostroma sono sempre stati il vero motore del cambiamento. (LEGGI L’INTERVENTO INTEGRALE)

Ore 10.20. Bianco entra nel cuore dell’argomento Distretto del Sud est: “La sua prensenza qui conferisce al Distretto un particolare valore. Uno dei tempi sui quali punteremo sarà sicuramente quello dei Beni culturali e ambientali”. E si sofferma sull’idea di creare un’istituzione “senza Cda, senza sedi, ma che crei ricchezza e che integri i territori in base alla vocazione e superi i confini amministrativi”. “Questo distretto vuole infrastrutture. Punteremo alla cultura. Sarà un ente che non conoscerà consigli di amministrazione e uffici. Produrrà solo riccheze. Speriamo che l’Ars sappia correggere l’errore sulle città metropolitane”. (LEGGI L’INTERVENTO INTEGRALE)

Ore 10,10. Il Presidente Giorgio Napolitano entra nel Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti. E’ seduto in prima fila con accanto a Rosario Crocetta. Bianco: “La città ha bisogno di ritrovare l’orgoglio. Grazie presidente per la sua visita. Ella ci da una spirito positivo. La fondazione del distretto del sudest è uno sprone a non lamentarci a costruire il nostro futuro. Troppo spesso l’autonomia è stata un problema”. Bianco: “La troppa burocrazia è un freno all’azione amministrativa. Ma non siamo condannati da una differenza antropologica. L’azione di Confindustria in Sicilia ci dice ben altro. Non c’è sviluppo senza legalità e Catania lo stato ha schierato il meglio. Un grazie va alla magistratura, alla polizia e ai carabinieri”.

10.05.  Il Presidente della Repubblica, firmando il libro d’onore del Comune, ha scritto: “Ritorno con grande piacere e vivo interesse nella città di Catania già tante volte visitata in diverse stagioni e sempre al centro degli sforzi di modernità e innovazione essenziali per la Sicilia e per l’Italia”.

 

 

 

Un momento particolarmente intenso è stato quello della visita di Napolitano alla “cammaredda”, dentro cui vengono custoditi il busto reliquiario di sant’Agata e lo scrigno con le sue reliquie. In Cattedrale è stato accolto dall’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina e accompagnato dal sindaco Bianco, dal presidente della Regione Rosario Crocetta, dal presidente dell’Ars Giuseppe Ardizzone, dal prefetto Maria Guia Federico e dal commissario della Provincia di Catania Giuseppe Romano.

 

Il Capo dello Stato ha ascoltato con interesse mons. Gaetano Zito, vicario episcopale dell’arcidiocesi di Catania e il parroco della Cattedrale mons. Barbaro Scionti, parlare della storia del Duomo di Catania, mentre il presidente del Comitato delle Feste agatine Luigi Maina ha narrato le vicende delle reliquie della Patrona. Napolitano ha voluto entrare personalmente nella “cammaredda” e lo stesso ha fatto la signora Clio, con la compagna del Sindaco, Amanda Jane Succi.

 

Oltre al mazzo di fiori bianchi tenuto insieme da un nastro tricolore, Napolitano ha depositato nel sacello il giglio bianco che una signora, in piazza Duomo, gli aveva chiesto di portare alla Patrona.

Ore 10,00. In piazza ci sono soprattutto i bambini delle scuole elementari. Il Duomo è pieno solo a metà. L’area antistante l’elefante è transennata. Così come l’ingresso del Palazzo del Comune e i cancelli della Cattedrale. Vista dall’alto la folla forma una gigantesca elle che parte da porta uzeda e arriva quasi in via Vittorio Emanuele.


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