CATANIA – “A Catania, città, da sempre con una forte vocazione commerciale, il periodo di grave difficoltà economica deriva anche da investimenti azzardati che invece di rinnovare e rivitalizzare il mercato, lo hanno saturato, aumentando disoccupazione e precarietà”. L’analisi di Salvo Leonardi, segretario della Filcams Cgil di Catania, il sindacato che rappresenta i lavoratori del commercio, del turismo e dei servizi, non lascia adito a dubbi. Se fino a qualche anno fa il settore della grande distribuzione poteva rappresentare una potenziale risorsa di tutta la provincia, “oggi è invece una nota dolente con cui la Filcams fa i conti tutti i giorni”. Il congresso della Filcams tenutosi oggi alla Baia verde (al tavolo c’erano anche il segretario confederale della Cgil Giovanni Pistorio e il segretario nazionale Filcams Andrea Righi) è stata l’occasione per fare il punto sul comparto. Al termine dei lavori Salvo Leonardi è stato riconfermato segretario generale. “Quattro anni fa evidenziammo le nostre preoccupazioni rispetto all’apertura dell’ipermercato Auchan di “Porte di Catania”.
A quella data, infatti, Auchan era già presente a Catania e provincia con ben due strutture di ampia portata. Nonostante le rassicurazioni all’epoca della direzione di AUCHAN, oggi l’ipermercato di San Giuseppe La Rena ha cambiato fisonomia, passando da Ipermercato a Discount, con notevoli perdite di risorse in termini di occupazione come, purtroppo, le mie previsioni auspicavano. Le organizzazioni sindacali dell’ipermercato di Misterbianco, da qualche giorno, sono state costrette ad aprire una procedura di solidarietà”. E non si tratta di un caso isolato. “La situazione delle coop non è migliore –continua Leonardi- sebbene il loro sostegno sia stato essenziale rispetto al gravissimo problema sociale che, da circa due anni, affligge Catania con la vertenza Aligrup (1600 posti di lavoro perduti) “.
Dopo aver seguito per due anni la vertenza Aligrup ha raggiunto risultati importanti: il gruppo Arena, il gruppo Conad, il gruppo Re Leone e le Coop, hanno contribuito a far sì che, a Catania, circa 800 dipendenti ritornassero a riprendersi quella dignità negata per due anni. Le Coop, acquisendo gli Ipermercati de “Le Zagare” e “ Le Ginestre”, con 380 posti di lavoro recuperati, hanno dato una svolta significativa all’economia catanese. Rilevante anche l’intervento del gruppo Arena che, sin dall’inizio, ha creduto nell’acquisizione di alcuni punti vendita di una certa importanza. Anche il gruppo Conad ha contribuito notevolmente all’acquisizione di altri punti vendita. “Ciò detto, va segnalato, però, – aggiunge il segretario della Filcams- che fin dalla loro apertura gli Ipermercati de “Le Zagare” e “Le Ginestre” hanno registrato incrementi scarsi, fin dalla loro apertura.
A un mese dall’inaugurazione, le speranze del rilancio dei due centri commerciali sono state messe a tacere dalla decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione buona parte dei dipendenti. E si teme che questo, purtroppo, sia solo l’inizio”. Durante il congresso è stato affrontato anche il tema del turismo, con tanto di indicazioni sindacali per una veloce ripresa. “Il percorso della Camera del lavoro e quello della Filcams per un nuovo turismo si sono sempre mossi verso la stessa direzione – ha aggiunto il confederale Giovanni Pistorio- Pensiamo infatti che da una valorizzazione dei beni culturali possa nascere un turismo di qualità e non più mordi e fuggi, ma che insista sul territorio, puntando su temi forti come Etna, enogastronomia e mare. Con un turismo balneare da godere 365 giorni all’ anno”.
