"Ncd in giunta? Si può fare | Se Bianchi via, io al suo posto" - Live Sicilia

“Ncd in giunta? Si può fare | Se Bianchi via, io al suo posto”

Il presidente Crocetta: "Gli alfaniani devono capire da che parte stare. Se vogliono dialogare davvero, lo dimostrino sostenendo la nostra riforma delle Province. Oggi in Aula mi aspetto di tutto. Nella maggioranza tanti utili idioti. Potrei prendere io la delega all'Economia".

Verso il rimpasto
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PALERMO- “L’intesa con gli alfaniani? Io finora l’ho letto solo sui giornali. Se vogliono dialogare lo dicano apertamente. E soprattutto lo dimostrino col voto sulle Province”. Rosario Crocertta rompe gli indugi. Getta via il “politichese” dettato dalla prudenza. E alle notizie su un eventuale avvicinamento del Nuovo centrodestra al governo replica: “Le future alleanze si baseranno sul voto per la riforma delle Province e sulle altre riforme. Il Ncd in giunta? Non vedo perché non si possa replicare in Sicilia il modello romano. Ma sia chiaro: io non aprirò alcuna discussione solo sulla base di ‘questioni di potere’. Ma attorno a un vero patto sulle riforme, potremo ragionare”.

Finora però, come detto, nella pratica dell’attività d’Aula, di questa intesa s’è visto poco o nulla. E il governatore svela anche un aneddoto divertente. “L’altro giorno – dice Crocetta – prima l’onorevole Fontana, poi il capogruppo D’Asero, entrambi del Ncd, hanno chiesto un incontro durante la seduta. Volete sapere che è successo? Noi ci siamo fatti trovare all’appuntamento. Ma loro non c’erano. Adesso -aggiunge Crocetta – credete davvero che gli alfaniani possano votare no a questo, no a quello e no a quell’altro, e poi chiedere addirittura un ingresso al governo? Non scherziamo…”.

E il governatore rincara la dose quando dice: “Ncd ha un comportamento contraddittorio. Che dimostra la scarsa autonomia culturale e politica. I vari Alfano e Schifani devono scegliere da che parte stare. Ma mi sembra che qui in Sicilia si siano appiattiti sulla politica di una Forza Italia più estremista qui che a Roma. Lì, tutto il centrodestra è d’accordo con Renzi sul progetto di modifica dell’articolo V della Costituzione e sull’abolizione delle Province. Qui in Sicilia, votano al contrario. Chi li capisce…”.

Un messaggio chiaro, che potrebbe mostrare immediatamente i propri effetti. Oggi infatti a Sala d’Ercole riprende l’esame della riforma. E l’articolo 7, quello sulle città metropolitane, potrebbe essere votato in serata. “Ormai – ha detto Crocetta – in Aula mi aspetto di tutto. C’è un sistema che non coglie la necessità di un cambiamento. E che sceglie di non confrontarsi sui temi, preferendo semplicemente andare contro il sottoscritto e contro questo governo. Non per ucciderlo, perché ciò significherebbe per loro un suicidio. Preferiscono tenerlo in agonia. A chi mi riferisco? Parlo delle opposizioni, certamente. Mentre in maggioranza – ha aggiunto il governatore – abbiamo qualche franco tiratore e qualche utile idiota. Gente che non ha nemmeno il coraggio di manifestarti in faccia il dissenso. In quel caso almeno si potrebbe trovare il modo di ricomporre la frattura”.

Intanto, in queste ore si fanno sempre più insistenti le voci della possibile nomina a sottosegretario di uno degli assessori di Crocetta, Luca Bianchi. “Se ciò avverrà, vedremo. Per la Sicilia – ha commentato Crocetta- si tratterebbe di un grande assist. Con chi lo sostituirei? Vedremo. Serve una figura di altissimo profilo. E non credo ce ne siano molte in giro. Non escludo, almeno per un po’, di tenere io la delega, scegliendo come collaboratore un figura istituzionale, comunque tecnica. Col bilancio non si può scherzare”. E anche questa, in un certo senso, è una frecciata ai partiti. Un avvertimento.

LE DICHIARAZIONI DI CROCETTA, MINUTO PER MINUTO

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in conferenza stampa con l’assessore Lucia Borsellino. Come sempre, è un’occasione per parlare anche (e soprattutto) di altro.

14.09.  “Il parere del Cga sui commissari delle Province è positivo. E’ l’istituto del commissariamento che si proroga e non le persone, in teoria potevamo cambiare tutti gli ex commissari, abbiamo sostituito il commissario di Trapani perché ha ricoperto altro incarico e quello di Siracusa per scelta”. Lo dice il governatore Rosario Crocetta commentando il pronunciamento del Cga.

14.07. “L’assessore dice che guadagna poco? Parlatene con lei”. Cosi’ il governatore Rosario Crocetta ha risposto ai cronisti sul caso Bonafede, l’assessore al Lavoro finita al centro di polemiche per aver giudicato basso il suo compenso di 5.440 euro al mese.

13.45. Il governatore ha commentato le voci che parlano di una possibile nomina dell’assessore Bianchi a sottosegretario. “Se ciò avverrà, vedremo. Per la Sicilia si tratterebbe di un grande assist. Con chi lo sostituirei? Vedremo. Serve una figura di altissimo profilo. E non credo ce ne siano molte in giro. Non escludo, almeno per un po’, di tenere io la delega, scegliendo come collaboratore un figura istituzionale, comunque tecnica. Col bilancio non si può scherzare”.

13.39. Il presidente della Regione ha poi affrontato il tema dell’esame della riforma che riprenderà oggi a Sala d’Ercole. In bilico le città metropolitane. “Ormai in Aula mi aspetto di tutto. C’è un sistema che non coglie la necessità di un cambiamento. E che sceglie di non confrontarsi sui temi, preferendo semplicemente andare contro il sottoscritto e contro questo governo. Non per ucciderlo, perché ciò significherebbe per loro un suicidio. Preferiscono tenerlo in agonia. A chi mi riferisco? Parlo delle opposizioni. Mentre in maggioranza abbiamo qualche franco tiratore e qualche utile idiota. Gente che non ha nemmeno il coraggio di manifestarti in faccia il dissenso. In quel caso almeno si potrebbe trovare il modo di ricomporre la frattura”.

13.33. Su Forza Italia Crocetta ricara la dose: “Forza Italia è molto più estremista qui in Sicilia dove è contro la riforma delle Province che a Roma, dove Berlusconi fa l’accordo con Renzi sulla riforma del titolo V e l’abolizione delle Province”.

13.15. “Le alleanze in vista della nuova giunta saranno saranno quelle che usciranno dalla riforma delle Province. L’Ncd? Di accordo leggo solo sui giornali. Ma qui si sono appiattiti sulla politica di una Forza Italia più estremista che in passato. Ncd deve capire da che parte stare. Non ha dimostrato alcuna autonomia culturale e politica. Io non faccio accordi di potere, ma ragiono sulle cose, sulle riforme. Se Ncd vuole collaborare, ben venga. A quel punto possibile un loro ingresso in giunta? Perché no? Si fa a Roma, si potrebbe fare anche qui. Ma senza patto sulle riforme non può esserci intesa”.


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