Ficuzza, dove la natura | va a braccetto con la storia - Live Sicilia

Ficuzza, dove la natura | va a braccetto con la storia

Una distesa di verde di oltre 4 mila ettari al centro del quale sorge un fascinoso Casino di Caccia, voluto dal re Ferdinando III di Sicilia per il proprio diletto.

Turismo
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PALERMO – Una Sicilia che non ti aspetti quella del comprensorio che ha il suo fulcro nell’immenso bosco di Ficuzza, una distesa di verde di oltre 4.000 ettari (La Riserva Naturale Orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago è in totale di quasi 7.400 ettari). Con un habitat fra i più belli dell’Isola, pure straordinario esempio di biodiversità, dove sono tipici il biancospino, l’erica arborea, la ginestra spinosa, che si contendono lo spazio con aceri, frassini, querce, sugheri, eucalipti e aceri.

A dominare il tutto, bellissima con i suoi 1.613 metri, la Rocca Busambra, le cui ripide pareti calcaree dai toni grigiastri cambiano colore inseguendo i movimenti del sole, regno della solitaria aquila reale, che volteggia altera ed elegante, invano inseguita dal falco pellegrino e dal nibbio bruno. In questo contesto di bellezza incarnata, di scenografie naturali senza pari, sorge un fascinoso Casino di Caccia voluto dal re Ferdinando III di Sicilia per il proprio diletto. Costruito dal Marvuglia nel 1803, questo piccolo palazzo reale, colpisce per le sue linee sobrie ed eleganti, esaltate dalla calda tonalità dell’arenaria con cui è stato edificato. Adibito nel tempo a varie funzioni, questo raffinato esempio di architettura agreste, su rinnovato impulso dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, ha acquisito una nuova e più appropriata valorizzazione divenendo il cuore pulsante di un “sistema” multifunzionale che comprende, oltre ad alcune linee di attività, pure, a poca distanza, altri edifici e strutture.

La “Real Casina di Caccia”, restaurata, ospita un polo museale dedicato alle riserve naturali gestite dal Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali, con una particolare attenzione, alla locale riserva, di cui, fra l’altro, è possibile ammirare lo specifico interessantissimo “Erbario Ostensivo”. Nelle diverse parti dell’edificio, per facilitare la fruizione dell’insieme, sono presenti postazioni interattive e multimediali nonché spazi per mostre temporanee, ambienti dedicati ai visitatori e una sala convegni intitolata a Nino Saccaro. Le non lontane Case Oliva sono sede, recuperati i fabbricati e sistemate le pertinenze, del Centro Regionale di Conservazione del Germoplasma agrario e forestale. Il Centro si propone di essere punto di riferimento per la conservazione della biodiversità delle aree protette regionali, una delle più ricche del bacino del Mediterraneo, ridottasi nel tempo per la forte pressione antropica.

Nei medesimi edifici è ospitato il Centro di Educazione Ambientale “Rocca Busambra”, che svolge attività didattica rivolta ad adulti e ragazzi tendente a favorire la conoscenza del bosco e delle sue risorse, anche attraverso la ricca xiloteca della riserva, una raccolta di campioni delle varie specie legnose presenti. La riserva, inoltre, con i suoi 120 chilometri di sentieri mappati e curati, è luogo di elezione per sport quali ciclismo, corsa e podismo e sede di manifestazioni legate al cavallo e alla mountain bike.

Fiore all’occhiello di questo straordinario “insieme naturalistico” è il Centro di Recupero della Fauna Selvatica, varato con lungimiranza nel 1994 dall’Azienda Foreste Demaniali assieme alla LIPU, che svolge, per mezzo di attività organizzate, un ruolo determinante per la conservazione della natura in Sicilia. Operando su due fronti: quello educativo e di sensibilizzazione nei confronti di oltre 25 mila visitatori annui e quello di cura, riabilitazione e reintroduzione in natura degli esemplari di fauna selvatica recuperati. Una vera perla di Sicilia, efficiente e con ambulatori, sala chirurgica e nursery dedicate agli animali.


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