Il salario accessorio ai Regionali | "Ok lo scongelamento dei fondi" - Live Sicilia

Il salario accessorio ai Regionali | “Ok lo scongelamento dei fondi”

Il segretario Paolo Montera: "Accogliamo con soddisfazione la notizia dello 'scongelamento' delle somme previste nella manovra per il salario accessorio dei dipendenti regionali".

FINANZIARIA, parla la Cisl Fp
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PALERMO – “Accogliamo con soddisfazione la notizia dello ‘scongelamento’ delle somme previste nella Finanziaria regionale per il salario accessorio dei dipendenti regionali”. A dichiararlo è il segretario della categoria per la Cisl Fp, Paolo Montera. Dalla bozza della manovra presentata dall’esecutivo regionale ieri in giunta, infatti, sono stati liberati i quasi 15 milioni di euro del Famp, inizialmente vincolati all’accordo che la Regione dovrà sottoscrivere col governo nazionale.

“Gli impegni assunti in merito dall’Assessore Bianchi, in occasione della manifestazione del 4 febbraio scorso, sono stati sin qui rispettati. Una buona notizia – ha aggiunto Montera – che spero ne porti anche altre. Penso ad esempio alla riapertura delle contrattazioni collettive per il comparto e la dirigenza, al fine di procedere a una vera riforma della pubblica amministrazione che punti a valorizzare il lavoro e il merito”. I contratti dei dirigenti e dei dipendeti regionali, infatti, sono fermi nel primo caso dal 2007 e nel secondo dal 2009.

“Durante l’ultima seduta del tavolo paritetico, istituito presso l’assessorato alla Funzione pubblica – spiega poi Montera – l’assessore Patrizia Valenti ha dato mandato all’Aran di presentare uno studio sulle possibilità di rinnovare il contratto stesso, cui dovrebbe seguire adesso una delibera della Giunta di governo utile a formalizzare una direttiva all’Agenzia stessa. Siamo consapevoli delle condizioni economiche in cui versa la nostra regione, proprio per questo, il comitato paritetico dovrà rappresentare uno strumento reale ed efficace per aggredire ed eliminare i tanti sprechi ancora presenti tra le pieghe dell’amministrazione ed utilizzarne una parte per migliorare le condizioni di una macchina, quella della burocrazia regionale, che soffre di vecchi e noti mali. Soltanto così si potrà operare una vera ed ormai indispensabile rivoluzione”.

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