Le rapine violente a Costa e Gattuso | "Ad agire è stata la stessa banda" - Live Sicilia

Le rapine violente a Costa e Gattuso | “Ad agire è stata la stessa banda”

Secondo gli investigatori le aggressioni a scopo di rapina ai danni del titolare del bar Costa e del ristorante del Tc2 sono opera della stessa banda. "I rapinatori hanno le ore contate".

Palermo, le indagini della Mobile
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PALERMO – Due rapine violente, messe a segno con le stesse modalità. Ad entrare in azione tre uomini con il volto travisato, armati di pistola, nel quale mirino ci sono esclusivamente imprenditori. L’obiettivo è quello di un bottino facile, immediato e cospicuo. E soprattutto sicuro. Come lo sono stati quelli dei colpi ai danni di Riccardo Costa e Guido Gattuso, rispettivamente titolari del bar di via Gabriele D’Annunzio e del ristorante-pizzeria all’interno del Tc2, in via San Lorenzo. Soldi in contanti, cellulari, iPad, orologi di valore. Maxi bottini che sarebbero finiti nelle mani dei componenti di un’unica banda secondo gli inquirenti.

Gli investigatori della squadra mobile di Palermo che stanno indagando su due degli episodi più violenti degli ultimi mesi in città, sono certi che si tratta di un gruppo ben organizzato. Nessun rapinatore improvvisato, nessun ladro “per fame”, né ragazzini sprovveduti. Ma una banda che studia fino all’ultimo dettaglio il proprio piano e agisce soprattutto di notte, puntando con precisione la vittima che torna a casa con l’incasso di giornata. Sia Costa che Gattuso, infatti, sono stati bloccati dalla banda davanti alle loro abitazioni, rispettivamente in viale Regione Siciliana e in via Quintino Sella.

“Un modus operandi identico – spiega il vice questore aggiunto Carmine Mosca – i cui dettagli lasciano pochi dubbi. E’ la stessa banda ad agire, siamo sulla buona strada per individuarne i componenti. Sono almeno quattro e la loro età va dai 35 ai 50 anni. Gente esperta, che sa come agire, non fermandosi nemmeno dopo avere ottenuto denaro o oggetti preziosi. Nel caso del titolare del ristorante del Tc2, la vittima è stata picchiata, stava per essere costretta a condurre i malviventi nell’appartamento – prosegue – nell’altra occasione, invece, la vittima è stata chiusa nel bagagliaio dell’auto. Abbiamo sospetti fondati su alcuni soggetti, specie dopo il ritrovamento dell’iPad che è stato rubato a Costa”.

I rapinatori che hanno preso di mira il titolare del bar vicino a Villa Sperlinga, si erano infatti impossessati di un tablet di ultima generazione, oltre a mille euro, un Rolex ed un iPhone, ma il gps era rimasto acceso durante la loro fuga. Un aspetto che li avrebbe traditi, permettendo alla polizia di imboccare la giusta strada per le ricerche. “Siamo a buon punto – spiega Mosca – il cerchio si stringe e siamo in grado di dire che questi rapinatori hanno le ore contate. Gli elementi in comune tra i due colpi, d’altronde, sono molteplici. Non si tratta soltanto della dinamica delle rapine, ma anche della fisicità dei vari soggetti, tutti presumibilmente residenti in zone periferiche della città”.

Insomma, una banda organizzata, pronta a tutto, composta probabilmente da pregiudicati che pianificano con precisione il proprio piano d’azione. Ma a contribuire alle indagini ci sarebbero anche alcuni filmati. Alcuni frame estrapolati dai video delle telecamere posizionate nei punti nevralgici della città e all’esterno di alcuni negozi. “Nonostante in molti non se ne accorgano – sottolinea Mosca – la città è davvero ben coperta da questo punto di vista. Grazie ai circuiti di videosorveglianza privati che alle telecamere delle forze dell’ordine, possiamo contare su un monitoraggio ad ampio raggio. Ed anche in merito a queste due vicende stiamo analizzando dei filmati che potrebbero fornire elementi importanti. nel frattempo, quello che consigliamo a chiunque si trovi in una situazione di pericolo simile a quella di Costa e di Gattuso è di lanciare l’allarme al 113 immediatamente, al primo movimento sospetto”.


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