Bianchi saluta e se ne va: | "Torno al mio lavoro" - Live Sicilia

Bianchi saluta e se ne va: | “Torno al mio lavoro”

L'assessore all'Economia lascia la giunta di Crocetta: "Dimissioni irrevocabili. Da tempo siamo in un pantano. Spero che questa scelta rilanci l'azione del governo". Alla base della decisione lo stop di ieri all'Ars al ddl sul pagamento alle imprese. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

il ddl sui pagamenti
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PALERMO – Luca Bianchi toglie il disturbo, e se ne va. L’ultima spallata è arrivata ieri, quando l’assenza della maggioranza in Aula ha portato al rinvio in commissione del dl pagamenti. Davvero troppo. “Non ho intenzione di pedalare a vuoto – ha detto Bianchi – e non cerco alcun pracadute, né ruoli di ripiego”.

La conferenza stampa, convocata in mattinata ma in parte annunciata già ieri sera a caldo dopo il voto contrario dell’Aula, è stata anche l’occasione per Bianchi, per rivendicare il proprio lavoro. I risultati ottenuti. E per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

“Non credo – ha detto – si possa disperdere il lavoro fatto, che rivendico come assessore all’Economia di un governo che ha rappresentato in momento di grande discontinuità col passato. Abbiamo fatto un lavoro importante. Quando siamo arrivati – ha spiegato Bianchi – c’era un disavanzo enorme, le imprese attendevano pagamenti da quattro anni, il rating era in picchiata, c’era contenziosi miliardari in corso. Noi abbiamo ridotto il disavanzo strutturale di un miliardo. Attraverso un’opera di risanamento vero, magari rinunciando a qualche convegno sulla spending review, ma operando con interventi reali. In questa regione abbiamo operato un taglio di circa un miliardo alla spesa, senza toccare i finanziamenti sul sociale ed eliminando sprechi. Abbiamo ridotto del 45% le spese di funzionamento, abbiamo risparmiato sui Forestali, abbiamo abolito la Tabella H”.

Ma sul cammino di Bianchi ecco la maxi-impugnativa del Commissario dello Stato, che ha mutilato l’ultima Finanziaria: “In un certo momento, si è rotto qualcosa. Penso all’ultima finanziaria, che rivendico. Quella impugnativa – puntualizza Bianchi – è molto contraddittoria e ci costringe a una manovra correttiva difficile. Abbiamo liberato 300 milioni per far fronte alle spese più urgenti. Ma devo dire che troppi hanno gioito, in maniera irresponsabile, per quella impugnativa. Quello è stato un punto di rottura di un percorso. Poi, è arrivato il dl pagamenti”.

La classica “goccia” di troppo: “Il dl pagamenti – spiega Bianchi – non prevedeva nuove tasse. E questo è stato possibile proprio grazie alla forza che avevamo sui tavoli romani. Quel mutuo sarebbe stato pagato con i risparmi della Sanità. E dal 2016 avremmo potuto ridurre le addizionali Irpef e Irap. Si è scelto invece di portare avanti una battaglia demagogica. Adesso la bocciatura del dl pagamenti colpirà tutti i siciliani. Quello era un intervento che avrebbe favorito i pagamenti della pubblica amministrazione. Adesso dovremo pagare interessi di mora pari all’8%, invece del 2,8% previsto. A questo si aggiungono le sanzioni che arriveranno dall’Europa. E che possono arrivare anche al blocco delle assunzioni, mettendo a rischio anche le stabilizzazioni dei precari. Infine, il venir meno dell’anticipazione a Riscossione Sicilia di 40 milioni, mette a rischio questa società, adesso a rischio chiusura”.

Infine, una stoccata al Pd, partito con cui Bianchi, tesserato tra i democratici, aveva polemizzato (nei confronti dei vertici siciliani, a dire il vero) dopo una direzione conclusa con la richiesta di dimissioni degli assessori: “Il Pd ha commesso dei grossi errori. A cominciare da quello di ieri. Tralasciare un fatto importante come il dl pagamenti per le legittime rivendicazioni di rimpasto è un grosso errore. Raciti? Non c’è stato il tempo di approfondire il rapporto”. E non ci sarà. Bianchi va via. “Nessuno è indispensabile”.

La nostra diretta

12.45 Terminata la conferenza stampa.

12.38 Bianchi: “Le critiche di Confindustria? Non penso fossero indirizzate a me. Credo ci sia stata una superficiale lettura del provvedimento. Dobbiamo ricostruire un rapporto vero con le imprese ed essere più vicini al territorio”.

12.35 Bianchi: “Il Pd ha commesso dei grossi errori. A cominciare da quello di ieri. Tralasciare un fatto importante come il dl pagamenti per le legittime rivendicazioni di rimpasto è un grosso errore. Raciti? Non c’è stato il tempo di approfondire il rapporto”.

12.30 Bianchi: “Ringrazio il presidente della Regione e tutti gli assessori, che componevano una squadra che non portava interessi propri. Ringrazio tutti i deputati e i componenti della maggioranza all’Ars. Soprattutto i capigruppo, con i quali abbiamo lavorato bene e che non mi hanno fatto mancare l’appoggio, mentre il mio’ partito mi ha sostenuto in maniera intermittente. Questo è un momento doloroso per me. Ma spero che possa rilanciare l’azione di questo governo. Non ho ancora formalizzato le mie dimissioni, ma sono irrevocabili”.

12.26 Bianchi: “Non eravamo sull’orlo del baratro, ma ben oltre. Adesso non penso che i tempi della politica siano compatibili con le azioni che questa amministrazione deve portare avantI. Siccome pensi che il governo Crocetta sia una grade occasione per a Sicilia, una grande momento di svolta. Io mi fermo qui. Nessuno è indispensabile. Non lascio la Sicilia. Non voglio che la mia fuoriuscita sia legata a un biglietto staccato verso altre destinazioni. Il problema non è mai stato quello di cercarmi un paracadute. Non tratto e non ho chiesto alcuna via d’uscita. Torno a fare il mio lavoro. Spero di avere compiuto un servizio a questa Regione e ringrazio il presidente della Regione, che ha una capacità di rompere il sistema pari a nessun altro”.

12.22 Bianchi: “Il dl pagamenti non prevedeva nuove tasse. E questo è stato possibile proprio grazie alla forza che avevamo sui tavoli romani. Quel mutuo sarebbe stato pagato con i risparmi della Sanità. E dal 2016 avremmo potuto ridurre le addizionali Irpef e Irap. Non si è voluto comprendere il sistema da noi scelto. Noi avremmo ipotecato solo un sesto della riduzione dell’Irap. Si è invece portata avanti una battaglia demagogica. Adesso la bocciatura del dl pagamenti colpirà tutti i siciliani. Quello era un intervento che avrebbe favorito i pagamenti della pubblica amministrazione. Adesso dovremo pagare interessi di mora pari all’8%, invece del 2,8% previsto. A questo si aggiungono le sanzioni che arriveranno dall’Europa. E che possono arrivare anche al blocco delle assunzioni, mettendo a rischio anche le stabilizzazioni dei precari. Infine, il venir meno dell’anticipazione a Riscossione Sicilia di 40 milioni, mette a rischio questa società, adesso a rischio chiusura”.

12.15 Bianchi: “Poi si è rotto qualcosa. Il clima complessivo ha messo in seria discussione il lavoro fatto. Penso anche all’ultima finanziaria, che rivendico. Quella impugnativa è molto contraddittoria e ci costringe a una manovra correttiva difficile. Abbiamo liberato 300 milioni per far fronte alle spese più urgenti. Ma devo dire che troppi hanno gioito, in maniera irresponsabile, per quella impugnativa. Quello è stato un punto di rottura di un percorso. Poi, è arrivato il dl pagamenti”.

12.12 ancora l’assessore: “Siamo intervenuti rendendo più efficace sia l’Irfis che Riscossione Sicilia. La credibilità che abbiamo sul piano nazionale e internazionale è cresciuta. Abbiamo per due volte mantenuto il rating che era sceso per tre volte. E abbiamo trasformato l’outlook da negativo a stabile”.

12.09 Bianchi: “Quando siamo arrivati c’era un disavanzo enorme, le imprese attendevano pagamenti da quattro anni, il rating era in picchiata, c’era contenziosi miliardari in corso. Noi abbiamo ridotto il disavanzo strutturale di un miliardo. Attraverso un’opera di risanamento vero, magari attraverso meno convegni sulla spending review e tramite interventi veri. In questa regione abbiamo operato un taglio di circa un miliardo di spesa, senza toccare i finanziamenti sul sociale e tagliando sugli sprechi. Abbiamo ridotto del 45% le spese di funzionamento, abbiamo risparmiato sui Forestali, abbiamo abolito la Tabella H”.

12.00 Bianchi: “Sentivo l’esigenza di tracciare una linea di quanto fatto fino ad adesso e di fare un bilancio del lavoro svolto. La riflessione è ampia e parte anche da ciò che è accaduto ieri. Elemento non determinante, ma il segnale che ha portato ieri allo stop improvviso del dl pagamenti è la fotografia plastica di un pantano nel quale siamo da troppo tempo. Non credo si possa disperdere il lavoro fatto, che rivendico come assessore all’Economia di un governo che ha rappresentato in momento di grande discontinuità col passato. Abbiamo fatto un lavoro importante”.

11.55 È arrivato l’assessore all’Economia Luca Bianchi. Praticamente certe le sue dimissioni.

Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e l’assessore all’Economia Luca Bianchi hanno convocato una conferenza stampa alle 11.30, a Palazzo d’Orleans, su ddl pagamenti e altre tematiche.

Secondo alcune voci di corridoio, l’assessore sarebbe vicino a rimettere il proprio mandato. A far andare su tutte le furie Bianchi è stato lo stop subito ieri all’Ars dal ddl sui pagamenti alle imprese. La maggioranza non era in Aula e così centrodestra e grillini hanno votato a favore della richiesta di sospensiva avanzata dal capogruppo della Lista Musumeci, Santi Formica. L’effetto immediato è stato quello di  ricacciare il mega-mutuo da un miliardo in commissione Bilancio”. Ieri sera il commento di Bianchi era stato laconico: “Bloccare il ddl pagamenti avrà un impatto devastante, bisogna capirlo”.


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