Crocetta: "Scoperto un precario| con reddito da 500 mila euro" - Live Sicilia

Crocetta: “Scoperto un precario| con reddito da 500 mila euro”

Mimmo Russo

Nuova denuncia del presidente della Regione, che polemizza anche con il consigliere comunale di Palermo leader degli ex Pip: "La sua manifestazione mira a far riassumere sua moglie, esclusa dagli elenchi per superamento del reddito".

il caso
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PALERMO – “Nell’ambito delle ricerche sui redditi è stato scoperto un lavoratore Asu che ha un contributo di 500 euro al mese con un reddito di 500 mila l’anno, un altro dei tanti scandali e degli sprechi che una parte di sistema politico vorrebbe continuare a tenere in piedi. Una vera e propria ingiustizia sociale, che premia i ricchi sottraendo ai poveri risorse che devono essere destinate alla solidarietà”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.

Oggi il consigliere comunale Mimmo Russo – aggiunge – ”prepara una manifestazione per la controriforma del precariato, per fare riassumere, tra gli altri, la propria moglie esclusa dagli elenchi Pip per superamento del reddito. Nessuno si aspetti cedimenti da parte di questo governo che continuerà ad applicare le leggi nazionali e regionali per fare in modo che i veri poveri siano aiutati. La si smetta con questi immorali sostegni a coloro che non ne hanno bisogno, vogliamo aiutare i veri bisognosi”.

Russo però replica: “Quella di Crocetta è solo un’uscita mediatica. Sono pronto a presentare la lettera di dimissioni di mia moglie se lui riammetterà tutti gli esclusi ingiustamente dal bacino degli ex Pip”.

MONACO (UGL) “Abbiamo la sensazione – dichiara il Segretario Generale dell’Ugl Sicilia, Giuseppe Monaco – che il governatore della Regione Sicilia Crocetta, ricerchi solo fatti sensazionalistici, piuttosto che attuare delle serie politiche sul lavoro. Non si riesce a rinvenire alcun riferimento normativo – spiega Monaco – che correli la permanenza degli Asu in attività socialmente utili con il proprio Isee. Infatti le uniche incompatibilità – aggiunge il sindacalista – individuate dall’articolo del Dlgs 468/47, sono relative allo svolgimento di altro lavoro subordinato o con eventuali trattamenti pensionistici goduti a carico dell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti e con i trattamenti di pensionamento anticipato. Pertanto – conclude Monaco – appare un abuso ritenere indegno un lavoratore Asu che magari ha un genitore che sta economicamente messo bene, siamo certi che il Governatore Crocetta saprà tornare ragionevolmente sui suoi propri passi”.

Crocetta è tornato sul tema nel pomeriggio parlando coi giornalisti a margine del congresso della Cgil ad Aci Castello: “Non capire il nesso che c’è tra politica, sviluppo e lotta alla corruzione è un errore madornale perché quell’Asu di Palermo che dichiara 500 mila euro e prende il sussidio della Regione è uno che ruba ai poveri”. Stamane il segretario regionale Michele Pagliaro ha accusato la regione di avere fatto poco sul piano del lavoro e dello sviluppo. ”Se si vuole fare sviluppo, dare i soldi alle imprese, sostenere le politiche sociali – ha aggiunto Crocetta – non c’e alternativa rispetto al fatto che dobbiamo togliere i soldi a chi li ha rubati e li continua a rubare e darli a coloro a cui spettano”.

“Quando lanciamo il piano che permette di assume nuovi giovani e favorire il tirocinio formativo e mettiamo 100 milioni di euro – ha proseguito Crocetta – non è che ce li siamo inventati. Sono venuti grazie alla lotta alla corruzione e agli sprechi nella formazione. Se le risorse finiscono in mano alle mafie, alla corruzione a gli sprechi evidentemente siccome non sono infinite e chiaro che non possono essere investiti in termini di sviluppo”. “Se potremo abbassare l’Irpef nel 2016 – ha continuato – dipenderà dai risparmi che faremo in questi anni nella Sanità. Se abbiamo potuto coprire il dl pagamenti che permette di dare i soldi alle imprese è perché l’anno scorso abbiamo risparmiato 139 milioni di euro nella Sanità”. “Garantire oggi il posto di lavoro a un dipendenti delle partecipate, ai precari – ha concluso – lo si deve, nelle ristrettezze del bilancio, alla battaglia contro gli sprechi”.


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