Il caso Pip monopolizza l'aula | I deputati contro il governo - Live Sicilia

Il caso Pip monopolizza l’aula | I deputati contro il governo

Giuseppe Milazzo

I parlamentari chiedono di fermare le espulsioni e di rivedere i procedimenti che hanno portato all'esclusione di 200 persone dal bacino di "Emergenza Palermo", ma l'assessore Bonafede difende l'esecutivo: "Abbiamo applicato una norma votata da voi".

PALERMO – Dopo qualche giorno di pausa il parlamento regionale ha riaperto i lavori: sul tavolo, il disegno di legge sull’amianto, una norma che attende da dieci mesi di essere approvata. Ma oggi, a tenere banco in aula per più di un’ora, è stato il caso degli ex Pip, che nel frattempo protestavano davanti Palazzo dei Normanni.

Non era previsto che venisse affrontato l’argomento, ma la presenza dell’assessore al Lavoro Ester Bonafede ha scatenato i deputati palermitani presenti in aula, che hanno chiesto al governo di ritirare i procedimenti di espulsione di circa 200 persone dal bacino degli ex lavoratori di Emergenza Palermo. Lavoratori che, per via delle espulsioni, hanno perso il sussidio di circa 800 euro al mese, alcuni perché con reddito Isee superiore a 20.000 euro, tetto stabilito dalla finanziaria approvata a gennaio, e altri perché non in possesso dei “requisiti morali e di buona condotta”.

A difesa degli ex Pip si sono schierati i deputati regionali Giuseppe Milazzo e Vincenzo Figuccia di Forza Italia, Giovanni Greco (Mpa), Totò Lentini (Art.4), Piero Alongi (Ncd), Antonello Cracolici e Fabrizio Ferrandelli del Partito democratico ed Edi Tamajo dei Drs, che ha denunciato “l’assenza di una qualsiasi ‘norma correttiva’ che salvaguardi i lavoratori” dalla manovra-bis, che è approdata di recente in commissione Bilancio. “C’è stata troppa leggerezza dell’aula nell’approvazione della norma”, ha aggiunto Giovanni Greco. E Figuccia ha annunciato di aver presentato un emendamento al ddl sulle variazioni di bilancio che prevede l’eliminazione della soglia del reddito minimo e di prorogare i contratti per altri due anni.

Inutili i tentativi del presidente di turno, Antonio Venturino, di fermare la discussione e attenersi all’ordine del giorno. Tanto che, alla fine, ha preso la parola anche l’assessore Ester Boanfede. “Scagliarsi contro il governo non ha senso: ricordo che è stato il parlamento stesso – ha detto l’assessore al Lavoro – ad approvare la norma che introduce il tetto dei 20.000 euro di reddito Isee, e  lo stesso parlamento ha votato questa norma con la quale si destina al bacino di Pip una parte delle risorse del Pac per favorire l’inserimento professionale.

Di questo i deputati si prendano la responsabilità, e se questa legge non la vogliono più la modifichino, non se la prendano con il governo”. Giovedì, intanto, l’assessore Bonafede parteciperà ai lavori della Quinta commissione dell’Ars. Sarà presente anche una rappresentanza dei lavoratori ex Pip.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI