Brancaccio, ecco l'area scelta da Ikea | Palermitani felici, ma Helg è perplesso - Live Sicilia

Brancaccio, ecco l’area scelta da Ikea | Palermitani felici, ma Helg è perplesso

di GIADA LO PORTO - Livesicilia a Brancaccio per dare un'occhiata all'area individuata dal colosso svedese per il suo sbarco a Palermo. Un'apertura sulla quale si è acceso un dibattito tra favorevoli e contrari alle grandi catene commerciali.

A BRANCACCIO - IL REPORTAGE
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PALERMO – Ikea, il colosso svedese dell’arredamento, dopo Catania, strizza l’occhio a Palermo per raddoppiare la sua presenza in Sicilia. Il primo passo dell’azienda gialloblu è stata l’individuazione dell’area in cui dovrebbe sorgere il nuovo punto vendita palrmitano. Si tratta di un fondo a Brancaccio, sulla parte opposta dell’autostrada rispetto ai centri commerciali Forum e Leroy Merlin. Cento mila metri quadrati, al momento categorizzati come verde agricolo, a pochi metri dallo svincolo che porta al centro Forum. L’intenzione è creare una cittadella del commercio alla porta Sud di Palermo e, a rendere l’area più “ghiotta” dal punto di vista strategico-commerciale, c’è anche il terminal ferroviario a pochi passi dal centro Forum che collegherà Brancaccio all’aeroporto di Punta Raisi.

Livesicilia è andata sul posto per dare un’occhiata all’area individuata da Ikea per il suo sbarco a Palermo. Un’apertura sulla quale si è acceso un dibattito tra favorevoli e contrari alle grandi catene commerciali. Se per alcuni, infatti, l’apertura di un grande marchio come quello svedese nel capoluogo è una buona notizia sia dal punto di vista dell’offerta commerciale sia per le ricadute occupazionali dirette e indirette, per altri si rischia di penalizzare i commercianti locali, troppo piccoli per contrastare colossi delle dimensioni di Ikea.

Il punto vendita palermitano che, secondo le prime stime, dovrebbe essere poco più grande di quello di Catania, dovrebbe garantire l’assunzione di 300 o 400 persone. Ed è questa la notizia accolta con maggiore dalla stragrande maggioranza dei palermitani che abbiamo intervistato nel nostro tour tra qualche acquisto e un caffè all’interno del centro Forum. “Sono molto contento, ho appreso qualche giorno fa dell’intenzione di Ikea di aprire anche a Palermo dai giornali – dice Giuseppe mentre passeggia col suo carrello –. Stiamo parlando di un gigante come Ikea che permetterebbe in una città come la nostra l’assunzione di centinaia di persone. Mi sembra una follia non accogliere con soddisfazione una notizia del genere, nuova occupazione è proprio quello di cui ha bisogno questa città. Nonostante ciò comporti dei pericoli per le piccole aziende locali del settore dell’arredamento che comunque, va ricordato, offrono un tipo di prodotto diverso da quello di Ikea”. I grandi centri commerciali pur portando occupazione e maggiore offerta commerciale per i consumatori sono stati accusati in questi anni di aver penalizzato le piccole realtà cittadine. Ma quando su Ikea l’apprezzamento sembra unanime: “La crisi degli ultimi anni è forte – dice un gruppo di signore – e ha colpito tutti allo stesso modo. L’interesse di Ikea per la nostra città è da apprezzare, anzi può essere uno stimolo positivo per l’economia cittadina”.

“A Palermo manca un centro così grande dove acquistare prodotti per la casa a prezzi accessibili – aggiunge Marco, in giro per shopping al Forum insieme ai figli –. Finora non solo i palermitani, ma anche i clienti del resto della Sicilia occidentale sono stati costretti ad andare a Catania per comprare da Ikea. Finalmente avremo la possibilità di non attraversare tutta l’Isola per acquistare mobili e oggetti per la casa del marchio svedese”.

Non tutti, però, accolgono con favore la possibile apertura di Ikea in città. “I grandi centri come Ikea – dice Nicola – dovrebbero sorgere fuori dalla città, non si possono mettere a rischio le piccole e medie imprese palermitane per dare spazio ai grandi colossi della globalizzazione. E’ vero che Ikea offrirebbe nuove possibilità di lavoro ma bisogna tenere in conto anche delle famiglie, a capo di piccole attività con dipendenti, che potrebbero finire senza lavoro”.

Un’altra voce fuori dal coro è quella di Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo che parla di “un brand sicuramente molto gradito al pubblico ma da cui pretendiamo delucidazioni per capire qual è il tipo di format che si intende portare a Palermo. Non è chiaro, per esempio, quanti metri quadri intende impiegare l’azienda scandinava per la vendita dei prodotti tradizionali dell’arredamento e quanti ne destinerà alla vendita di oggettistica e altri prodotti. Un dato importante per capire quale sarà la ricaduta in termini di concorrenza per le attività cittadine. Fino a questo momento – aggiunge Helg – Ikea non ha avuto alcun contatto con la Camera di commercio di Palermo. Pertanto il nostro parere al momento è negativo. Se successivamente ci verrà esposto a dovere il progetto e riusciranno a convincerci della sua bontà potremmo rivedere la nostra posizione”.

Di parere diverso il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese. “Vedo con grande positività il fatto che un grande gruppo come Ikea si rivolga proprio alla città di Palermo. Siamo perfettamente a conoscenza del flusso di persone che va a visitare il centro di Catania e noi qui potremmo accogliere una domanda ancora più forte. Da imprenditore non posso far altro che essere a favore di un gruppo che rispetta le regole e che attua le selezioni del personale in modo trasparente”. un apprezzamento condiviso anche da Palazzo delle Aquile e, in primis, dal sindaco Leoluca Orlando che, nei giorni scorsi, ha incontrato in via confidenziale due emissari che hanno esposto a grandi linee il progetto, vista la volontà del gruppo di far produrre il 20 per cento di quanto venduto in loco.


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