Rapina al titolare del Globus bar| "Ero sotto choc, non ho reagito" - Live Sicilia

Rapina al titolare del Globus bar| “Ero sotto choc, non ho reagito”

Non si arresta la scia delle rapine ai danni degli imprenditori della città. A finire nel mirino, stavolta, P.G, titolare di un'osteria-pub che si trova in piazza Olivella (nella foto). I malviventi l'hanno aspettato davanti alla sua abitazione.

PALERMO – Un imprenditore finisce ancora una volta nel mirino dei rapinatori in città, dove il titolare di un pub che si trova nella zona della movida è stato bloccato da due uomini, minacciato e derubato davanti casa. Una dinamica che sembra ormai un copione già scritto, simile in ogni dettaglio a quella dei colpi messi a segno ai danni del titolare del “bar Costa” e della pizzeria “Arcimboldo” del Tc2, che non ha risparmiato P.G, 63 anni, proprietario del “Globus bar” di piazza Olivella, nel cuore del centro storico.

Anche in questo caso, infatti, la vittima sarebbe stata seguita dal luogo della sua attività commerciale fino a casa. I malviventi avrebbero atteso la chiusura del locale, un pub-osteria molto noto in città per il suo “kebab”, poi sarebbero passati all’azione nella zona in cui è residente, quella di via Archimede. Nel dettaglio, a fermarlo poco distante dal portone del palazzo, in via Pier delle Vigne, sono stati due malviventi con il viso coperto da sciarpe.

“Avevo parcheggiato la mia macchina da pochi minuti, dovevo percorrere alcuni metri a piedi – racconta il titolare del Globus bar – ma all’improvviso qualcuno mi ha bloccato alle spalle. Erano in due, a stento sono riuscito a vedere i loro occhi, la loro faccia era completamente coperta. Mi hanno detto che avevano una pistola, io sono rimasto imbambolato. Ero sotto choc, non mi è rimasto che consegnargli il borsello che avevo a tracolla”.

A quel punto, il bottino sarebbe bastato ai due malviventi che subito dopo si sono dati alla fuga: “Mi fa rabbia il fatto di non essere riuscito ad oppormi, ma forse è stato meglio così. Di sicuro non ho difeso i miei soldi, ma ho tutelato me stesso e la mia famiglia”. I due uomini sono scappati con 2450 euro, l’incasso della giornata e di loro si sono perse le tracce. “Non sapevo cosa fare – prosegue il 63enne – a casa c’erano i miei familiari che dormivano, nessuno avrebbe potuto aiutarmi. E dopo avere letto sui giornali com’è finita la rapina di ieri allo Zen, credo che reagire sarebbe stato da irresponsabili. Per fortuna non mi hanno fatto del male e non hanno preso il cellulare che avevo in tasca. Ho così potuto avvisare subito la polizia”.

Le volanti sono arrivate infatti sul posto ed hanno raccolto la denuncia della vittima. Un racconto molto simile a quello dei titolari dei locali finiti nel mirino nei giorni scorsi, uno dei quali colpito al naso con il calcio della pistola. Ad agire quindi, potrebbe essere stata la stessa banda. “Quello che sta succedendo a Palermo è terribile – aggiunge – forse è questa crisi economica a fare superare ogni limite a certa gente. In 40 anni di attività a me non era mai successo nulla di simile, ma ho ancora fresca nella mente la rapina subita da mia moglie l’anno scorso, in via Ferdinando Ferri: due uomini la strattonarono facendola cadere a terra, poi le rubarono tutto. Dove viviamo? Ho molta paura per i miei figli e il mio nipotino, adesso più che mai”.


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