Oltre 100 milioni dall'Ue| per sociale e innovazione - Live Sicilia

Oltre 100 milioni dall’Ue| per sociale e innovazione

Da sinistra gli assessori Di Marco, Bazzi, Ciulla, il sindaco Orlando, il capoarea Basile, gli assessori Lapiana, Giuffrè, Abbonato

Presentato a villa Niscemi il Pon Metro, il programma di investimenti del Comune grazie ai fondi comunitari per le città metropolitane.

villa niscemi
di
4 min di lettura

PALERMO – Tra gli 80 e i 100 milioni di euro per Palermo direttamente dall’Europa, anche se il Comune spera si arrivi a 130, da spendere per attività sociali e innovazione tecnologica grazie al dossier preparato dagli uffici di piazza Pretoria e dall’area Europa guidata da Paolo Basile. Ecco una delle novità più attese per il 2014, ovvero il Pon Metro, un insieme di progetti messi insieme in meno di un mese dall’amministrazione e che oggi sono stati presentati a villa Niscemi dal sindaco Leoluca Orlando, affiancato da sei assessori.

Un appuntamento di fondamentale importanza per la città che, in virtù del suo status di area metropolitana, potrà accedere direttamente a fondi europei ad hoc facendosi ente intermedio alla pari con Stato e Regione. “Abbiamo trovato un Comune che non prendeva un soldo dall’Europa – ha detto Orlando – i cui conti erano in ordine e virtuosi, anche se c’erano le partecipate a creare problemi. Aziende che oggi invece collaborano attivamente redigendo progetti che verranno finanziati dall’Europa”.

In totale ci sarà in palio un miliardo di euro per 14 città metropolitane, ma con una sostanziale differenza: mentre per quelle del nord lo stanziamento sarà di 35-40 milioni, per quelle meridionali, che interverranno anche sulla coesione sociale, la cifra potrà arrivare anche a 100, malgrado Palermo speri in qualcosa di più magari contando sui ritardi delle altre aree. Soldi certi, come spiega Basile, ma che passano per la firma del partenariato tra Stato ed Europa che sebbene pronto da mesi non è stato ancora firmato. “Siamo più avanti di loro – ha spiegato il sindaco – e concentreremo la nostra attenzione sulla costa Sud. Domani alla sede Anci di Roma incontreremo alcune città americane per scambiarci esempi di buone pratiche”.

I fondi verranno investiti per nuovi autobus, sistemi di illuminazione a risparmio energetico, monitoraggio delle scuole, mobilità, piste ciclabili. Ci saranno ricadute sui comuni limitrofi (Ficarazzi e Villabate) che, per ubicazione, configurazione, criticità e opportunità, necessitano di azioni mirate e integrate: Area Territoriale Integrata 3 (Maredolce, Brancaccio, Bandita) e Area Territoriale Integrata 6 (Gasometro, Macello e Romagnolo). Previsti, inoltre, il ridisegno e la modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città, la cosiddetta “smart city” con azioni di mobilità e logistica sostenibile e risparmio energetico per abbattere i costi di gestione e le emissioni inquinanti; e azioni di inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragili e per aree e quartieri disagiati, la cosiddetta “social innovation”: ossia azioni di sostegno alle politiche sociali, attraverso il rafforzamento degli strumenti ordinari esistenti, (servizi per infanzia e gli anziani non autosufficienti) e azioni di contrasto alla povertà e al disagio (disagio abitativo, disagio occupazionale, esclusioni relazionali/culturali per target di popolazione emarginata, abbandono scolastico, diffusione della legalità e sicurezza degli spazi pubblici).

“Le nuove regole – ha detto Basile – impongono che almeno il 5% del Fesr sia destinato allo sviluppo urbano. La nuova programmazione sarà polifondo e non richiederà una compartecipazione, non incidendo nemmeno sul Patto di Stabilità che ha pesato enormemente sugli enti locali. L’Europa finanzierà 200 grandi città europee e il governo italiano ha dirottato i fondi sulle 14 aree metropolitane sotto la gestione del dipartimento per la Coesione territoriale”. Il gruppo di lavoro è stato coordinato dal vicesindaco Cesare Lapiana e le attività verteranno come detto molto sul sociale. “Avvieremo politiche dell’abitare e dell’inclusione sociale, attiveremo servizi come dormitori e mense che nel tempo resteranno, avremo poli di accoglienza per i familiari di carcerati e dei ricoverati negli ospedali sulla costa – ha spiegato l’assessore Agnese Ciulla – attiveremo risorse per anziani disagio psichico, padri separati, ragazze madri, famiglie senza reddito con meccanismi di co-abitazione e accompagnamento alla autonomia abitativa. Con Sispi elaboreremo strumenti tecnologici per monitorare e fare una mappatura dell’edilizia popolare incrociando graduatorie e dati. Avremo una infrastrutturazione di servizi”.

Come detto, questi fondi non potranno essere usati per infrastrutture nel senso classico del termine, anche se si applicheranno nella costa Sud di Palermo in cui si sono avviati già 150 milioni di lavori per le fognature che renderanno nuovamente balneabile il mare. “Con alcuni partner internazionali promuoveremo un progetto con Danzica e Ivrea per la promozione economico-sociale della zona mediterranea-baltica per bilanciare la così detta banana atlantica danese, ovvero Portogallo, Spagna, Francia, Germania e Danimarca”.

Oltre Palermo, le altre città metropolitane interessate, individuate con legge nazionale, sono Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia; Reggio Calabria e quelle individuate dalle Regioni a statuto speciale Cagliari, Catania e Messina.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI