Ingroia: "Bene Crocetta |non la sua maggioranza" - Live Sicilia

Ingroia: “Bene Crocetta |non la sua maggioranza”

L'ex pm: "Le critiche del Fatto su Fiumefreddo? Ci sono scelte, in base a ragioni di opportunità politiche, che non mi impegnano perché non le ho fatte io"

L'intervista
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CATANIA – Ingroia di lotta e di governo: “Nessuna incompatibilità tra il sostegno a Tsipras e l’incarico alla Regione”. Archiviato l’affaire “rimpasto”, l’ex Pm si attiva per la campagna elettorale delle Europee in sostegno della formazione del leader greco insieme ai partiti che stanno a sinistra del Pd (in Sicilia e a Strasburgo). Nelle stesse ore in cui il Pd isolano implode, Ingroia è a Catania. Prima dell’iniziativa politica scambia qualche battuta con i cronisti. Immancabile la domanda sulla nuova giunta regionale che il leader di Azione Civile prova a dribblare. Solo su un punto è chiaro: “Non c’è incompatibilità tra l’incarico che mi ha conferito Crocetta e l’impegno con Tsipras”.

Lei è qui per lanciare la lista Tispras. I Comunisti Italiani, con cui aveva un forte feeling ai tempi delle politiche, si sono sfilati dal progetto. Come giudica questa rottura?
Non si è creato un momento d’incontro. Credo che non sia un fatto positivo perché la lista Tsipras cerca di realizzare un’unione di tutte le forze politiche. Mi dispiace che il Pdci non sia dentro questo progetto.

Come si sposa la scelta di sostenere una lista di alternativa e a sinistra del Pd con l’incarico che le ha conferito Crocetta? C’è un’incompatibilità?
Io non ho mai sostenuto politicamente la giunta Crocetta. L’incarico che ho ricevuto non è politico, ma istituzionale. Quindi: non c’è nessuna incompatibilità.

Però lei è stato molto corteggiato da Crocetta che voleva inserirla in giunta.
E’ stato il presidente Crocetta a dire che sarebbe stato lusingato se io avessi accettato la proposta. Io ho detto, a mia volta, che avrei preso seriamente in considerazione la proposta se si fosse trattato, però, di un incarico tecnico e non politico. Le mie posizioni sono lontane da quelle Pd e dall’Udc, partiti che sostengono questo governo. Infatti, non a caso, da questi due partiti sono arrivati dei veti nei miei confronti.

Come giudica i due nuovi assessori catanesi? Mi riferisco a Nico Torrisi e Antonio Fiumefreddo.
Francamente non ho conoscenza della loro attività in passato. Ho letto che è oggetto anche di critiche. La posizione di Azione Civile è favorevole nei confronti delle iniziative del Presidente Crocetta, ma non della maggioranza che lo sostiene.

Oggi il Fatto Quotidiano titolava: “Sicilia, in giunta pure l’avvocato del boss”. Dopo il rimpasto, il dna di antimafia è a rischio?
Il presidente Crocetta ha fatto dell’antimafia il suo punto di riferimento. Ci sono assessori come Callari che hanno fatto lotta alla mafia. Poi c’è un avvocato. Ovviamente gli avvocati non possono rispondere delle responsabilità dei loro clienti. Poi ci sono scelte, in base a ragioni di opportunità politiche, che non mi impegnano perché non le ho fatte io.


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