Il Pd esplode in diretta | Sì alle liste tra i veleni - Live Sicilia

Il Pd esplode in diretta | Sì alle liste tra i veleni

Scontro in direzione nazionale tra Crocetta e Raciti: "Sbagliato candidare Caterina Chinnici, assessore di Lombardo". La risposta: "Il presidente farebbe meglio a pensare alla sua giunta". Cracolici fuori: "Vittima di una vendetta mafiosa". No a Lumia. Sì a Scilabra, Nicolini, Zambuto, Barbagallo, Arena e al sardo Soru.  

Elezioni europee
di
10 min di lettura

PALERMO – Il Pd siciliano esplode in diretta. Occupando con le sue polemiche quasi interamente la direzione nazionale del partito. E innescando le nuove rivendicazioni e le nuove faide. Le liste per le Europee sono state approvate. E non sono mancate le sorprese, le accuse e i sospetti. Partiamo dai dati: Caterina Chinnici, così come aveva deciso il segretario regionale Raciti, sarà la capolista. Dentro anche il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini. E i candidati già avallati dalla direzione regionale: Giovanni Barbagallo, Tiziana Arena e Marco Zambuto. Ma ecco le sorprese: in lista non c’è Antonello Cracolici che invece aveva avuto l’ok dagli organismi siciliani. E non c’è nemmeno Beppe Lumia, voluto fortemente dal presidente Crocetta. Dentro, al loro posto, lo stesso Raciti e l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. Per la Sardegna c’è Renato Soru.

Una “sintesi”, come è stata definita in direzione, che invece è il frutto dell’ennesimo scontro. Durissimo. Dai toni elevati. Pochi minuti dopo l’ufficializzazione delle liste, infatti, Antonello Cracolici con un tweet parla di “vendetta trasversale di stile mafioso del duo Crocetta-Faraone”. Il governatore, dal canto suo, prendeva la parola in direzione dapprima per “mascariare” Caterina Chinnici: “Ognuno paga le proprie scelte politiche: è stato un assessore di Lombardo, condannato per mafia”. Salvo poi, pochi minuti dopo, chiedere l’inserimento in lista di Beppe Lumia. Che di quel governo Lombardo (quello per intenderci, del “ribaltone” col Pd nell’esecutivo) fu sponsor, stratega, difensore e ispiratore.

Una presa di posizione, quella di Crocetta, che ha ovviamente innescato la replica di Raciti. Più moderata nei toni. Ma durissima nei concetti: “Il presidente della Regione dà prova della sua consueta eleganza. Ma farebbe meglio a occuparsi della sua giunta, dove siedono persone dalle responsabilità ben più gravi di quelle di una persina limpida come Caterina Chinnici”.

Un botta e risposta che ha persino spinto qualche esponente della direzione nazionale a chiedere che le vicende siciliane non finissero per monopolizzare l’importante direzione nazionale. Un invito in qualche modo rilanciato anche da Davide Faraone, componente della segreteria di Renzi: “Questa lista è il frutto di una faticosissima sintesi. Direi di chiudere qui la discussione”.

Ma l’impressione è che la questione si sia appena aperta. La reazione di Cracolici, infatti, che segue le tensioni post-rimpasto, non promette nulla di buono sul piano dei rapporti tra il governo regionale e buona parte del Partito democratico. Mentre sarà da definire adesso anche il destino di Nelli Scilabra. Non più tardi di un mese fa, infatti, il presidente Crocetta aveva escluso l’ipotesi che in giunta potesse sedere qualche candidato alle Europee. Cambierà idea?

LA DIRETTA DELLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD

16.15 Si è conclusa la direzione nazionale del Pd.

16.14 L’ingresso di Raciti in lista è dovuto all’inserimento all’ultimo momento di Nelli Scilabra. Al posto dell’assessore di Crocetta, infatti, l’accordo prevedeva la candidatura di un socialista: il vicepresidente Ars Antonio Venturino, ex Cinquestelle. Adesso resta da sciogliere l’ultimo nodo: Raciti ha chiesto di poter lasciare il suo posto in lista ad Antonello Cracolici. La lista votata al momento però prevede la presenza del segretario regionale. Il vicesegretario nazionale Guerini però ha assicurato che la vicenda sarà approfondita nelle prossime ore.

16.09 Si passa al voto delle liste. Approvate all’unanimità.

16.04 Il vicesegretario nazionale del Pd Guerini: “Il fatto che si sia concentrata soprattutto sul tema delle liste per le Isole è legato all’intrecciarsi di questa questione con quella della formazione del nuovo governo. Dobbiamo essere responsabili, e tenere distinte le vicende. E’ stata posta una questione, con grande dignità. Siamo partiti alla definizione delle liste partendo dai livelli territoriali. In Sicilia il fatto di tenere separate le questioni non sempre è stato rispettato. Abbiamo però composto un quadro che ha un suo senso, un suo significato. Chiedo per il momento di fermarci per il momento qui. Poi ridiscuteremo la cosa a livello regionale”.

15.59 Davide Faraone: “Mi dispiace che qui si debba discutere di una sola regione. Bisogna votare sulla proposta presentata dalla direzione nazionale. Questa lista è il frutto di settimane di concertazione anche con Fausto Raciti. In questa lista sono rappresentate tutte le anime. L’invito che faccio è: non continuiamo con questa storia, spostando questo dibattito in Sicilia e consentendo alla direzione nazionale di occuparsi di tutto il resto”.

15.57 Stumpo: “Il lavoro del gruppo dirigente siciliano va rispettato. Se il segretario regionale decide di ritirare la sua candidatura, possiamo andare al voto con la sola sostituzione del suo nominativo con quello di Cracolici o di chi ritiene”.

15.53 Scalfarotto: “Le liste le fanno le direzioni nazionali. Non credo che qui dobbiamo riprodurre un dibattito già ascoltato in Sicilia”.

15.50 Mila Spicola: “Si è tentato di fare una lista del rinnovamento. E sono stata felice nel sentire questi nomi. Quello che traspare esternamento è uno scontro muscolare tra parti. E’ esattamente l’immagine che non dobbiamo dare. E’ come ammazzare una campagna elettorale. Chi ascolta da casa non riesce a capire. Spero che la lista rimanga questa”.

15.48 Concetta Raia: “Il punto è uno: le regole del partito vanno accettate. Noi in direzione regionale abbiamo votato una lista con Antonello Cracolici e non con Fausto Raciti. Non avendo noi chiesto come Sicilia una deroga, così come richiesta da altre regioni, credo che la questione sia chiusa. Credo che quanto detto da Fausto debba essere accolto, con Cracolici in lista”.

15.45 Orfini: “Mi risulta che la candidatura di Cracolici sia stata votata quasi all’unanimità dalla direzione regionale. Quella di Lumia non rappresenterebbe il rinnovamento. Apparirebbe del tutto incomprensibile. Sembra solo dare risposta a un capriccio di corrente. Mi sembra del tutto coerente la scelta di ripristinare la scelta votata dalla direzione regionale siciliana con 100 voti a 4”.

15.44 Ancora Crocetta: “Sono contento per la candidatura di Raciti. Ma se avviene questa sostituzione di Cracolici che non mi sembra così estraneo ai conflitti in Sicilia. Ma credo a quel punto propongo di sostituire Nelli Scilabra con Lumia”.

15.40 Riprende la parola Fausto Raciti: “Abbiamo ricevuto il mandato in Sicilia di proporre una lista che tenesse conto di una serie di criteri e di approvarla in direzione regionale. E’ il lavoro che ho scrupolosamente svolto, scendendo delle candidature. Mi è stato chiesto alla fine di questo lavoro di procedere a una modifica della lista, attraverso l’ingresso di nuovi nominativi. Ed è in questa logica che mi sono sacrificato a entrare in lista al posto di un candidato che era stato votato in direzione. Chiedo che il mio nominativo sia sostituito da Cracolici”.

15.26 Gli altri candidati per il collegio Sicilia-Sardegna: Fausto Raciti, Tiziana Arena, Giovanni Barbagallo, Marco Zambuto, Nelli Scilabra.

15.20 Il segretario regionale del Pd Raciti: “Apprezzo la solita eleganza del presidente nel riferirsi alle persona. Caterina Chinnici è un’esperta nei confronti dei minori, ha una grande sensibilità. Sono sempre più stupito dal doppiopesismo che si usa anche nei nostri contesti regionali. Chiedo che rimanga nella posizione di capolista. Invito i miei interlocutori a maggiore garbo, e semmai di verificare se nella sua giunta esistano responsabilità più gravi”.

15.18 Prende la parola Rosario Crocetta: “Caterina Chinnici è figlia di un magistrato ucciso dalla mafia. Ma il tema che io pongo è più politico: è stata assessore di Lombardo, un governatore condannato per mafia. Le scelte in politica si pagano. E non si può essere persona per tutte le stagioni. Vedrei molto meglio la Nicolini capolista”.

15.14 Guerini legge i primi tre di ogni lista. Per la Sicilia sono Caterina Chinnici, Renato Soru e Giusi Nicolini.

15.12 Guerini: “Tutte le nomine, tranne quella di Gianni Pittella, che ha richiesto una deroga, rispettano i principi sanciti dal nostro Statuto”.

15.10 Prende la parola il vicesegretario nazionale Guerini. Tra poco illustrerà le liste: “Abbiamo avuto un problema sulla lista dell’Italia centrale”.

15.05 Stanno per essere distribuite la lista. Alcune sono state modificate all’ultimo momento.

14.52 L’unica richiesta di deroga è quella di Pittella.

14.50 Renzi: “Ecco i capilista: per il nord-Ovest Alessia Mosca, per il Nord-Est Alessandra Moretti, per la cirscoscrizione Italia-Centro Simona Bonafè, Pina Picierno per il Sud e Caterina Chinnici per le Isole”

14.48 Renzi: “Tra poco il vicesegretario Guerini vi presenterà le liste. Non abbiamo cercato candidature-bandiera. Questo ha provocato la presentazione di livello da parte delle direzioni regionali. Accanto al lavoro delle liste, già redatte, spero ci sia un messaggio politico ulteriore: sarebbe un bel segno se il Pd, seppur diviso in certi casi su questa questione, ponesse alla guida delle liste delle 5 circoscrizioni, 5 persone che per la loro esperienza, il loro lavoro possano dare un vero contributo all’Europa”.

14.45 Renzi: “Qualcuno mi accusa di essere un premier non eletto dai cittadini. Per quanto ne so, la Costituzione non prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio”.

14.38 Renzi: “L’opposizione racconta una chiara falsità: che le riforme che stiamo portando avanti provocheranno addirittura un aumento delle spese. Noi dobbiamo spiegare che non è così”.

14.34 Prende la parola Matteo Renzi: “ll Pd, dentro il Pse, ritiene che il passaggio per le elezioni Europee sia decisivo per cambiare l’impostazione dell’Europa. Oggi affronteremo il tema delle liste, delle scadenze e dei prossimi appuntamenti anche in vista delle elezioni amministrative”.

14.31 Presentato il video che lancerà la campagna di comunicazione del Pd in vista delle Europee. La conlonna sonora è di David Bowie.

14.28 Arriva il premier Matteo Renzi.

Lumia, Alfano, Nicolini. Ma non solo. Attorno a questi nomi ruoterà la partita delle liste per le elezioni europee. Una vicenda che avrà come teatro, tra pochi minuti, la direzione nazionale del Partito democratico. Un appuntamento romano che avrà ovviamente ripercussioni in Sicilia, dove i democratici sono lacerati dalla vicenda di un rimpasto che ha visto il segretario regionale Raciti e l’area dei cuperliani criticare durissimamente le modalità della formazione della nuova giunta, e il ruolo di “dirigenti nazionali che dovrebbero fare gli interessi dei siciliani e che invece hanno ceduto al cerchio magico di Crocetta”.

Riferimento chiaramente indirizzato a Davide Faraone che ha giocato un ruolo centrale, centralissimo nel rimpasto siciliano. E che ha in qualche modo avallato l’accelerazione brusca e repentina di Crocetta. Uno strappo che sta lasciando però ovunque tensioni e fratture.

Fratture che potrebbero ampliarsi ulteriormente oggi durante la direzione nazionale. Dove il partito dovrà decidere se avallare le scelte approvate dalla direzione regionale o smentirle. Una decisione, quest’ultima, che potrebbe avere ovvie conseguenze sul ruolo di Fausto Raciti in Sicilia. Un segretario scelto da quasi tutto il partito e messo all’angolo oggi dall’operazione orchestrata sul binario renziani-Crocetta.

Intanto si parte da qualcosa: dal voto della direzione regionale del Pd che un paio di settimane fa aveva avallato la “mini-rosa” di quattro candidati: Antonello Cracolici, Giovanni Barbagallo, Tiziana Arena e Marco Zambuto. Nomi ai quali però si sono aggiunti quelli “pesanti” dell’ex assessore Caterina Chinnici e del sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. Quest’ultima potrebbe essere la capolista. Una notizia che quasi certamente verrà ufficializzata oggi. E in qualche modo annunciata dal premier Renzi: “Avremo cinque donne capolista”, ha detto.

Ma ovviamente l’attesa è su un altro nome. Quello di Beppe Lumia, che ha ricevuto il “no” dalla direzione regionale, nonostante l’appoggio manifestato, oltre che dal governatore, anche da alcune forze alleate come il Megafono e i Drs di Totò Cardinale. Un veto che lo stesso Lumia, però, non ha mai considerato definitivo: “La partita non è chiusa” continua a ripetere il senatore fin dal giorno di quella direzione regionale. Una ostentazione di sicurezza che, evidentemente, poggia su qualcosa. Sull’avallo proprio di Davide Faraone che gradirebbe la presenza di Lumia in lista. Nonostante lo Statuto del Pd, che chiede ai politici “di lungo corso” di fare un passo indietro. E nonostante l’ideologia della rottamazione che apparentemente escluderebbe il ricorso a chi ha quasi vent’anni di mandato parlamentare alle spalle. Si vedrà.

Nei giorni scorsi, poi, ha fatto capolino anche Sonia Alfano. Anche in questo caso, l’ultima parola sarà della direzione regionale. Che dovrà ovviamente fare chiarezza sui numeri. Se infatti, per far posto a Giusy Nicolini, il partito sembra aver deciso di sacrificare il posto messo inizialmente a disposizione dei socialisti, resta da capire quanti saranno i candidati sardi in lista, in un collegio appunto che comprende le due isole. La lista conterrà otto nomi. E potrebbe essere guidata, come detto, proprio dal sindaco di Lampedusa. Se ne parlerà tra poco, alla direzione nazionale. Che Livesicilia seguirà in streaming e in diretta a partire dalle 14. SEGUI QUI LA DIRETTA STREAMING


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI