Manichino appeso a un cappio | Grande Migliore, protesta choc - Live Sicilia

Manichino appeso a un cappio | Grande Migliore, protesta choc

Appesi a un filo. Gli ex dipendenti di Grande Migliore che occupano da dicembre il centro commerciale di viale Regione Siciliana, a Palermo, non vedono la luce in fondo al tunnel della loro vertenza e stamattina hanno appeso un manichino con un cappio al collo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà vissute.

Palermo - la vertenza
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PALERMO –  Appesi a un filo. Gli ex dipendenti di Grande Migliore che occupano da dicembre il centro commerciale di viale Regione Siciliana, a Palermo, non vedono la luce in fondo al tunnel della loro vertenza e stamattina hanno appeso un manichino con un cappio al collo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà vissute.

Un’immagine dura, d’impatto. Un pugno allo stomaco per le migliaia di palermitani che transitano in circonvallazione tutte le mattine e che oggi hanno assistito alla ennesima protesta degli ex dipendenti Grande Migliore. Sono stanchi di aspettare in silenzio.

Arriverà il 5 maggio l’ultimo avviso per la cessione o la locazione dei beni immobili della Migliore Spa. L’azienda è in amministrazione straordinaria e in attesa è stata concessa una proroga di tre mesi. La prima offerta era arrivata dagli imprenditori palermitani Bellavia, una proposta che riguardava il solo pianterreno della palazzina, risultata poi non conforme rispetto all’avviso. Intanto si cercano soluzioni per garantire l’integrazione per altri tre mesi della cassa integrazione ai lavoratori che occupano il centro commerciale di viale Regione Siciliana, a Palermo ormai da quattro mesi.

Finora il gruppo Bellavia ha assicurato la riassunzione di 61 ex impiegati Migliore tra il Polo Notarbartolo e quello di Trapani. Ma restano in bilico i lavoratori di Palermo indispettiti dalla notizia di una nuova offerta per il rilevamento del ramo d’azienda proveniente dal gruppo Pistone che, però, non assumerebbe il personale rimasto disoccupato dopo la chiusura di Migliore. “Ci hanno tolto tutto, per loro siamo soltanto spazzatura da buttare via” dicono a gran voce i lavoratori. Roberto Ferrara spiega che “l’azione simbolica di appendere questo manichino è dovuta perchè siamo disperati, caduti nel dimenticatoio”.

Alcuni imprenditori riuniti in Consorzio vorrebbero trasformare la struttura in un mercato del contadino. Un progetto che prevede l’assorbimento di 160 lavoratori dell’azienda. Ma la proposta non ha ottenuto il pieno consenso di tutte le sigle sindacali.

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