L'allarme di Legambiente: | "Il Simeto è in pericolo" - Live Sicilia

L’allarme di Legambiente: | “Il Simeto è in pericolo”

"L'apertura della diga rischia immettere nel fiume l'alga rossa: un organismo pericoloso per la salute degli esseri umani e degli animali, producendo tossine cancerogene e metaboliti che provocano difficoltà respiratorie".

CATANIA. Di seguito la nota di Lagambiente a proposito di un intervento che inquinerebbe pesantemente il fiume:

“Il Circolo Legambiente Mediterraneo di Catania nella persona del suo Presidente, Alfredo Tamburino, esprime viva preoccupazione per la notizia appresa dalla stampa, secondo la quale nella mattinata di lunedì mattina l’Enel si appresterebbe ad aprire le chiuse di una diga che ha in gestione, sversando nel fiume Simeto tonnellate di acqua pesantemente inquinata dalla temibile alga rossa. L’alga rossa è un organismo proveniente dall’estero, che sta rapidamente colonizzando le acque siciliane. E’ un organismo pericoloso per la salute degli esseri umani e degli animali, producendo tossine cancerogene e metaboliti che provocano difficoltà respiratorie. Sembra assurdo che anziché circoscrivere e risolvere il problema, le autorità lo amplifichino diffondendolo fino al mare. La cosa più incredibile ancora è che, sempre che le notizie di stampa siano confermate, sarebbe la terza o la quarta volta che tali sversamenti accadono negli ultimi anni. Chiediamo alle autorità di intervenire in tempo per impedire questo disastro. Cogliamo l’occasione per rimarcare che il problema dell’alga rossa nel catanese è simile al flagello del punteruolo rosso sulle palme. E la causa comune di tali flagelli è legata, oltre che all’incompetenza delle autorità di gestione, anche allo snobismo che, per motivi di profitto, tuttora la comunità riserva ai nostri allarmi sul tema della biodiversità. Il non potere bere più la nostra acqua è una riprova che la biodiversità della natura siciliana non è un tema da discorsi accademici. La biodiversità in Sicilia và difesa a spada tratta; diciamo ancora e sempre no all’importazione di organismi dall’estero”.

 

 


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