Migliora la donna accoltellata dall'ex | Per lei un sit-in contro la violenza - Live Sicilia

Migliora la donna accoltellata dall’ex | Per lei un sit-in contro la violenza

Ad organizzare il sit-in, il Collettivo Anillo de Fuego. L'appuntamento è per sabato mattina alle 10 davanti all'ospedale in cui Rosalba Gucciardi resta ricoverata: è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per le ferite allo stomaco, al fegato e alla milza in seguito alle coltellate ricevute dal suo ex fidanzato.

Palermo - Villa Sofia
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PALERMO – Migliorano progressivamente le condizioni di Rosalba Gucciardi, la 34enne accoltellata dal suo ex compagno lunedì pomeriggio in via Marchese di Villabianca. Ricoverata ancora all’ospedale di Villa Sofia dove resta sotto stretta osservazione dei medici, avrà il sostegno, domani, di decine di donne. Sono quelle del Collettivo “Anillo de Fuego”, il movimento femminista rivoluzionario che sta organizzando per le 10 un presidio proprio davanti al nosocomio.

Un sit-in per ribadire la lotta contro la violenza sulle donne, di cui Rosalba Gucciardi rappresenta soltanto l’ennesima vittima. “Rosalba come tante altre, aveva già denunciato il suo aggressore per stalking – dicono dal collettivo -un fatto questo che palesa come lo Stato in realtà ancora oggi non è in grado nemmeno di garantire coloro che allo stato si rivolgono. Crediamo dunque che scendere in piazza al fianco di Rosalba significa ancora una volta farlo per tutte le donne, perché la violenza di genere ci riguarda tutte e le palermitane non accettano di restare ancora indifferenti a ciò che succede nei nostri territori”.

Il collettivo aveva già diffuso nelle scorse ore, per le vie del centro città, diversi manifesti di solidarietà nei confronti di Rosalba e ieri pomeriggio, dopo un’assemblea con alcuni consiglieri comunali e varie associazioni per i diritti delle donne a Palazzo delle Aquile, è stato deciso di organizzare il sit-in. “La violenza di genere non è un allarme sociale improvviso – concludono – ma è sistemica e strutturale e molto andrebbe fatto per sconfiggerla e destrutturarla”.

Per il tentato omicidio di Rosalba Gucciardi è stato arrestato, dopo cinque ore di ricerche, Giuseppe Casale, 42 anni. L’uomo è rimasto sotto osservazione all’ospedale Civico perché si sospettava avesse ingerito del veleno per topi, trovato nell’auto con cui era scappato. Lunedì sera i poliziotti lo hanno inseguito a lungo, ma la corsa di Casale è terminata in via Ugo La Malfa. Era stato lui stesso a telefonare ai genitori della donna e ad informarli di avere accoltellato la figlia. Quest’ultima, sanguinante, l’aveva tra l’altro indicato come suo aggressore pochi istanti prima di essere trasportata in ospedale.

E su un lettino di Villa Sofia, dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, Rosalba ha chiesto della sua bambina. La figlia nata dal matrimonio con l’uomo dal quale si sta separando. La relazione con Casale risalirebbe invece ad alcuni mesi fa, ma dopo la sua decisione di troncare la storia era cominciato l’inferno. “Non poteva mettere piede fuori dal negozio – hanno raccontato i suoi familiari al panificio di via Sampolo dove la 34enne lavora -. Era diventato un tormento, la seguiva ovunque”.

E Casale, in base a quanto ricostruito dagli uomini della squadra mobile, aveva pedinato la donna anche lunedì. La Gucciardi era appena uscita da un bar di via Marchese di Villabianca quando è stata avvicinata dall’uomo. Il 42enne sarebbe entrato nella Fiat Seicento azzurra cercando per l’ennesima volta di convincerla a tornare con lui. Poi la violenza più sfrenata: ha afferrato il grosso coltello da cucina che aveva portato con sé ed ha sferrato tre fendenti: uno al braccio, l’altro alla schiena, l’ultimo alla pancia.


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