Troppi vandali, "ingabbiata" | la statua di Ruggero Settimo - Live Sicilia

Troppi vandali, “ingabbiata” | la statua di Ruggero Settimo

Il Comune ha deciso di preservare la statua di piazza Ruggero Settimo, di fronte al teatro Politeama, con una rete metallica di alcuni metri, per tenerla al sicuro da atti vandalici, in attesa che comincino i lavori di restauro del monumento.

PALERMO – Ruggero Settimo può stare tranquillo. L’ammiraglio palermitano e ministro del Regno delle due Sicilie è protetto da una recinzione metallica e nessuno potrà più toccarlo. Il Comune di Palermo ha infatti deciso di preservare la statua di piazza Ruggero Settimo, di fronte al Teatro Politeama, con una rete metallica di alcuni metri, per tenerla al sicuro da atti vandalici, in attesa che comincino i lavori di restauro del monumento. Una decisione, però, che non piace per nulla a cittadini e turisti che, questa mattina, svegliandosi con questa barriera grigia intorno ad una delle statue più rappresentative della città, sono rimasti amareggiati.

“E’ il mio secondo giorno a Palermo – racconta Matilde Di Blasi, turista torinese – e, dopo aver fatto un giro per la città questa mattina ho deciso di far visita al Teatro Massimo e Politeama. Arrivando qui ho visto questa recinzione e non credevo ai miei occhi. Non sapevo fosse stata montata proprio adesso, ma di certo non contribuisce ad abbellire una città, già minata da tante altre problematiche. Immondizia ovunque, buche gigantesche per strada, monumenti vandalizzati. Questa è solo la goccia che fa traboccare il vaso”.

Della stessa opinione Marcello Marconi, originario di Messina, ma che abita nel capoluogo siciliano ormai da dieci anni. “Non è assolutamente pensabile che per proteggere un monumento lo si possa recintare – sbotta -. Questa è solo la riprova di come vanno le cose a Palermo. Quando qualcosa non funziona come dovrebbe, la si nasconde, in attesa di lavori che non si sa mai quando cominceranno. E’ vero che i palermitani non hanno a cuore la loro città, ma arrivare a tanto mi sembra davvero impensabile”.

A dire la sua a riguardo anche Giulia C., giovane studentessa che racconta di trascorrere il sabato pomeriggio in quella che è considerata una delle due piazze più belle della città, insieme ai suoi compagni di scuola. “Spesso nel pomeriggio ci sediamo lì a chiacchierare o suonare. Alcuni giocano a skateboard davanti alla statua. E’ un luogo di ritrovo per noi ragazzi e recintandola ci tolgono un posto in cui trascorrere le ore, in una città che offre già poco a noi giovani”.

Del tutto diverso, invece, il pensiero di Adriano Guglielmini. “Noi palermitani – sostiene – siamo incapaci di trattare come meriterebbero le cose belle che abbiamo. E questa è la giusta punizione per il nostro menefreghismo. Forse bisognerebbe recintare anche altri monumenti, visto che appena vengono ripuliti nel giro di pochi giorni c’è subito qualche ragazzino, e non solo, pronto a ‘lasciare il segno’. Di cosa ci lamentiamo adesso? Certo, non credo che una recinzione simile possa realmente fermare i malintenzionati. In realtà, forse, li spinge maggiormente a trasgredire. Servono più controlli”.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Agata Bazzi, aveva spiegato che “oltre a essere stata imbrattata con scritte e disegni di vernice, sono state anche rotte se non divelte del tutto parti della ringhiera artistica che circonda la statua. Da qui la decisione di difendere il monumento con una recinzione metallica, visto che quella di prima non fermava i vandali”. Dall’ufficio stampa del Comune fanno sapere che bisognerà innanzitutto completare le parti mancanti della ringhiera precedente, che è parte integrante del monumento. “Il problema principale è adesso evitare ulteriori danni in attesa dell’inizio dei lavori – dicono -. Al momento non è possibile stabilire con certezza quando cominceranno ma si tratta di lavori di emergenza che si rendono necessari perché c’è sempre qualche buontempone che si diverte in questo modo”. Capisco che può non essere pregevole una recinzione simile, ma cos’altro di può fare? Di certo sarebbe indispensabile un controllo sociale e un maggiore senso civico”.

Intanto, anche dal comando di via Dogali, il comandante dei vigili urbani, Vincenzo Messina, contattato da Livesicilia, si chiede se sia possibile dover arrivare a tanto. “Rivolgo la mia domanda ai cittadini – inizia -. Ogni giorno cerchiamo di fare tutto il possibile con iniziative di vario tipo per la tutela del patrimonio, ma le forze che abbiamo sono quelle che sono. E in ogni caso, dovremmo arrivare a militarizzare il territorio? Presidiare ogni piazza, monumento o isola pedonale? Il vandalismo è un reato contro il patrimonio. Noi facciamo la nostra parte, ma anche i cittadini dovrebbero impegnarsi per preservare il bene pubblico. Ma forse sono un ingenuo se continuo a credere in queste cose”.

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