Esperti in comunicazione, |qualcuno aveva risposto - Live Sicilia

Esperti in comunicazione, |qualcuno aveva risposto

L'assessorato Formazione cerca personale all'esterno per il Piano giovani: "Nessun dipendente regionale ha risposto al nostro interpello". Ma un lavoratore protesta: "Non è vero, ho inviato la mia candidatura". Ecco la ricevuta che lo dimostra.

PALERMO – L’assessorato giura che nessuna candidatura è giunta al dipartimento. Che nessuna domanda, da parte dei dipendenti regionali è stata recapitata per rispondere al bando col quale la Regione cerca degli esperti in comunicazione per il Piano giovani. Eppure, quello stesso dipartimento “Formazione e Istruzione”, il 26 marzo scorso ha messo il “timbro” sulla candidatura di Salvatore La Rosa, uno dei lavoratori della Regione, inviata due giorni prima da un ufficio postale palermitano, tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ed è proprio quella ricevuta a “certificare” che il dipendente regionale, all’atto di interpello della Regione ha risposto. Nei termini e all’indirizzo previsto dall’atto stesso.

E allora? Cosa è successo? Anche ieri il responsabile del Piano giovani Mimmo Giubilaro ha assicurato che “nessuna candidatura è mai giunta al dipartimento”. Affermazioni confermate anche dall’assessorato. Un fatto, la presunta mancanza di adesioni, che ha “obbligato” la Regione a cercare all’esterno questi professionisti, attraverso un bando che ieri, un po’ a sorpresa, non è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. “Nessun problema – spiegano oggi dall’assessorato Formazione – la pubblicazione è solo rimandata di una settimana: non era prevista la ‘serie Concorsi’ in questa occasione”. Una spiegazione che lascia ovviamente qualche dubbio. E non è escluso che la “frenata” sia legata anche al coro di polemiche che sta accompagnando l’iter di questo bando.

Di certo, c’è quella ricevuta di ritorno. Che dimostra il tentativo di un dipendente di dare seguito all’invito della Regione. Un fatto che non sarebbe isolato, almeno stando al sindacato Cobas-Codir che adesso va all’attacco: “Quel bando -spiega il segretario generale Marcello Minio – è illegittimo e deve essere immediatamente ritirato, altrimenti proporremo ricorso al Tar. Abbiamo già dato mandato al nostro avvocato. I vizi alla base della selezione – prosegue il sindacalista – sono diversi, a cominciare dalla mancata pubblicazione sul sito ufficiale della Regione, nello spazio dedicato al dipartimento della Funzione pubblica, del bando. E, nonostante ciò, alcune domande sarebbero arrivate e sono state ignorate dall’assessorato”.

Tra queste, come detto, quella di Salvatore La Rosa, dipendente regionale attualmente in servizio al dipartimento delle Infrastrutture e responsabile della comunicazione per un progetto tra Italia e Malta. Come scritto già nei giorni scorsi, la sua competenza in campo informatico è attestata anche da una laurea a pieni voti. “Cosa che, stranamente, – racconta – non è richiesta nell’avviso pubblico fatto dall’assessorato alla Formazione, anche se tutti gli incarichi pubblici, soprattutto quelli di responsabilità, normalmente la chiedono”.

Ma quella della laurea – secondo La Rosa – non è l’unica stranezza dell’avviso, e dell’iter che lo ha “partorito”. Ancora prima che si cercassero esterni, infatti, l’atto di interpello fatto ai dipendenti regionali è rimasto sul sito del dipartimento della Funzione pubblica (“Luogo deputato alla pubblicizzazione degli atti e degli avvisi”) per soli due giorni. “Quando ho chiesto spiegazioni – racconta il dipendente regionale – dall’ufficio preposto alla pubblicazione dei contenuti sul sito mi hanno risposto che non erano stati loro a pubblicare il documento, e che quindi lo avrebbero rimosso”. Ed effettivamente, l’atto di interpello, due giorni dopo è sparito ed è stato “spostato” sul sito della Formazione. Ma, per La Rosa, “un atto ufficiale non si può togliere e basta”.

E sarebbe stato anche questo uno dei motivi per i quali (quasi) nessuno dei dipendenti avrebbe risposto. Ma adesso La Rosa chiede chiarimenti. Risposte che, però, fino ad oggi non è riuscito ad avere da nessuno. “Dopo aver tentato di contattare il dipartimento telefonicamente ho scritto al responsabile del piano giovani, Mimmo Giubilaro. Ma non mi ha mai risposto. E’ una vergogna com’è stata gestita questa vicenda. Chiedo spiegazioni, oppure presenterò un ricorso ufficiale”. Insomma, c’è persino un “difetto di comunicazione” a rendere paradossale la storia del bando col quale la Regione cerca, all’esterno, esperti in comunicazione.


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