Malagò punta su D'Antoni| per la presidenza del Coni - Live Sicilia

Malagò punta su D’Antoni| per la presidenza del Coni

Il presidente del Coni Giovanni Malagò

Il numero uno del Coni nazionale ha affrontato diversi temi legati allo sport sull'isola: "Ci sono tanti dirigenti validi che possono ricoprire la nuova carica di presidente regionale, Sergio D'Antoni è uno di questi. La Sicilia è il termometro della situazione nazionale con tante luci e altrettante ombre".

il dirigente nazionale
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PALERMO – “La Sicilia è il termometro in piccolo della più ampia situazione che si vive in Italia a livello sportivo dove esistono realtà che spiccano perchè riescono a gestire bene le proprie risorse e i propri mezzi e chi invece si vede costretto ad abbandonare un sogno per mancanza di fondi e sostegno da parte delle istituzioni”. Esordisce con queste parole Giovanni Malagò, presidente nazionale del Coni, presente oggi a Palermo per fare il punto sul momento dello sport siciliano insieme al commissario reggente nell’isola Giorgio Scarso e al suo vice Orazio Arancio. Lo fa all’interno della sede regionale del Comitato Olimpico di via Pietro Nenni dove il massimo dirigente, eletto nel febbraio del 2013, affronta a 360 gradi le difficoltà che il movimento sportivo sta vivendo attualmente nell’isola e gli immediati correttivi che possono giungere anche da Roma.

“Innanzitutto le imminenti elezioni – prosegue Malagò – che porteranno alla nomina del nuovo presidente regionale. La figura che emergerà in questa fase sarà infatti quella di un dirigente super partes che sottoporrò al presidente della Regione Rosario Crocetta”. A chi gli chiede se il nome di Sergio D’Antoni, ex segretario della Cisl e presidente sia della Palermo calcio che della omonima squadra di pallacanestro nei primi anni 2000, potrebbe essere fra i papabili per la carica di nuovo presidente Malagò risponde: “Non mi sento onestamente d’escludere il nome di Sergio D’Antoni in quanto rappresenta la descrizione del dirigente che stiamo cercando. Considerando il contesto particolare della Sicilia credo che serva un candidato di transizione perché siamo a metà del quadriennio e quindi buona parte del mandato che regola le cariche del Coni è stato impegnato. Ma sarà l’assemblea regionale a decidere chi dovrà essere. Ringrazio personalmente il commissario Scarso e il vice Arancio. Non era facile traghettare il Coni Sicilia nel mare magnum in cui si sono ritrovati”.”.

Poi la parola passa proprio al commissario reggente Giorgio Scarso: “La presenza quest’oggi del presidente Malagò a Palermo è il segno che stiamo per giungere ad un punto d’arrivo. Mi auguro infatti che le elezioni si celebrino prima dell’inizio della stagione estiva ma non do indicazioni sul candidato o i candidati. Il commissariamento non è infatti la panacea di tutti i mali per lo sport siciliano, siamo arrivati infatti ad un punto tale in cui le divisioni non pagano. Adesso non c’è più spazio per fratture interne, bisogna soltanto raggiungere l’obiettivo per il bene dello sport nella nostra terra”.

In merito alla gestione politica e dirigenziale dello sport nell’isola Malagò si è espresso in questo modo: “Non esiste un problema di rinnovamento in Sicilia – riprende poi la parola Malagò – o almeno non più che in altre regioni. È un discorso abbastanza generalizzato. Non c’è l’obbligo di rinnovare ma di cambiare la mentalità. Se le persone non sono in grado di cambiare questa mentalità allora è necessario e indispensabile cambiare le persone. Tutti devono rendersi conto della realtà che viviamo”.

“In Sicilia – ha aggiunto Malagò – ci sono eccellenze individuali e zone in cui c’è bisogno di tutto, di strutture e di tecnici. Noi del Coni siamo pronti a dare un sostegno, anche finanziario, per fare un censimento dell’impiantistica. È una necessità assoluta perché qualunque investimento deve essere fatto in modo mirato, non possiamo più sbagliare perché spesso le risorse sono pubbliche”.

Infine il presidente nazionale si lascia scappare anche una battuta sull’imminente ritorno in serie A del Palermo: “Sono felice che il Palermo stia tornando in A poichè parliamo di una piazza fondamentale per il calcio. Faccio inoltre i miei complimenti alla pallacanestro Ragusa che ha vinto ieri contro Schio la gara 1 della finale scudetto di basket femminile. Con il presidente della Regione e con il sindaco di Palermo risolveremo, senza fare sconti a nessuno, il problema del Palazzetto dello Sport”.


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