"Maggio rispetti la delibera |e, se ritiene, la impugni" - Live Sicilia

“Maggio rispetti la delibera |e, se ritiene, la impugni”

Clima infuocato all'interno dell'Ateneo. Con l'intento di placare gli animi interviene l'ex Magnifico: mentre al direttore chiede di attenersi a quanto stabilito dal Cda, a Pignataro lancia l'appello di "eliminare qualsiasi sospetto su un tentativo di spoil system".

il past rettore Antonino Recca
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CATANIA – Nello scontro a suon di delibere, lettere e cda che si consuma all’interno delle mura dell’Università di Catania interviene Antonino Recca. Tornato ad insegnare dopo due mandati al vertice dell’Ateneo, il docente universitario “lancia un appello a Pignataro e al direttore Genarale affinché al più presto – scrive in un comunicato inviato a tutto il personale universitario – il clima si possa rasserenare e si torni allo spirito unitario che ha contraddistinto nel 2013 l’elezione, in seconda tornata, del rettore Pignataro e le mie dimissioni anticipate”. E’ stata una settimana infuocata quella appena conclusa: si è aperta con una sospensione cautelare per Lucio Maggio decisa dal Consiglio d’Amministrazione, a cui è seguita una lettera del dirigente dove chiede il parere del Collegio dei Revisori e informa che continuerà ad espletare le sue funzioni in quanto reputa il provvedimento “abnorme e illegittimo”. A questa presa di posizione il vicario ha inviato comunicazione a tutto l’Ateneo che ogni atto dovrà essere vistato da lui in quanto Maggio è stato sospeso. A questo la sera del 24 aprile, prima del lungo ponte della Liberazione, il direttore generale torna a scrivere e i toni non sono certo  cauti e pacati – come aveva sperato Recca. “Con l’avvento di un nuovo rettore – si legge nella missiva – sembra che io mi sia trasformato in una sorta di “delinquente abituale”.  Il past rettore allora decide di rilanciare l’appello oggi, giorno in cui sono programmate riunioni di Cda e senato accademico,  a Pignataro e Maggio, attravero le pagine di LiveSiciliaCatania.

Prof. Recca come giudica questa situazione che si è creata tra il rettore Pignataro e il direttore Maggio?

Ho avuto già modo di esprimere la mia idea con il comunicato inviato a tutta la comunità universitaria, dove chiedo a tutti e due una maggiore cautela. Al rettore in particolare mi appello affinchè elimini qualunque sospetto portato avanti da Maggio, dalla professoressa Elia e da qualche altro consigliere d’amministrazione sul suo tentativo di spoil system, perchè questo non era l’impegno che aveva preso al momento della votazione, in seconda tornata, quando si raggiunse quasi l’unanimità sulla sua elezione. Dall’altra parte un invito al direttore generale ad essere cauto nel definirsi organo con pari dignità con il Consiglio d’Amministrazione, perchè ammesso che la legge Gelmini prevede questo, e in questo caso è evidente un vuoto nella norma, il Cda è l’organo che ha nominato su mia proposta all’epoca Lucio Maggio. E pertanto, a mio avviso Maggio è tenuto a rispettare le delibere del Consiglio d’Amministrazione salvo poi impugnarle nelle sedi opportune.

Quindi lei chiede a Lucio Maggio di fare un passo indietro in questo momento?

C’è una delibera di sospensione del Cda, che a mio parere deve essere rispettata. Poi cosa si intende per passo indietro deve essere ben chiaro. Maggio non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro e difenderà questa sua intenzione nelle sedi opportune, che sicuramente non sono quelle dell’ateneo ma quelle di un giudice terzo”.

Prof. Recca, cambiando argomento, come è stato tornare all’insegnamento dopo diversi anni da Rettore?

Ci sono stati due o tre giorni di depressione, perchè sono un uomo normale anch’io. Dopo, però, ho ripreso a lavorare con i miei colleghi e con i miei studenti, e a questo punto devo dirle che è stato bello.

 

 


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