Ecco come abbiamo cambiato | la formazione professionale - Live Sicilia

Ecco come abbiamo cambiato | la formazione professionale

Pubblichiamo il resoconto stenografico del discorso pronunciato all'Ars dall'assessore regionale all'istruzione.

Pubblichiamo il resoconto stenografico del discorso pronunciato dall’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, all’Ars.

Signor Presidente, onorevoli deputati, leggerò una relazione che ho preparato anche alla luce delle mozioni che avete presentato. La leggerò anche perché presenterò alcuni dati che forse in pochi conoscono e che fanno anche capire che indubbiamente il sistema della formazione professionale, l’avete detto comunque tutti, è un sistema che abbiamo ereditato e che forse in passato non è stato governato, o quantomeno non aveva la funzione e il ruolo che in verità avrebbe dovuto avere. Voglio subito iniziare facendo una precisazione.

Vedete da questa parte, io, il Presidente, ma tutto il Governo, mai nessuno ha pensato che la formazione professionale non avesse un valore o non dovesse avere un ruolo, anzi da giovane siciliana vi assicuro che per me è l’unico strumento per passare dall’istruzione all’occupazione. E’ il ponte per agganciare questi due grandi sistemi di cui parlava anche l’onorevole Ioppolo. Prima di avviarmi alla lettura vogl io fare anche alcune considerazioni in merito a quello che avete detto e che magari appunto non era pr esente nelle mozioni, a cominciare, se non ricordo male, da un intervento dell’onorevole Zafarana. Ebbene, onorevole, lungi da noi impedire l’esito o comunque il corso di quella che è la legge n. 24, la legge sulla formazione professionale, ma sapete meglio di me, che quella legge, che comunque abbiamo tirato in ballo più volte a cominciare appunto dall’aggiornamento dell’albo di cui parlerò successiva mente, quella legge necessita di una copertura finanziaria con fondi del bilancio regionale. Se voi riuscite a trovare i fondi dal bilancio regionale non sarà di certo il Governo ad impedire l’attuazione della legge n. 24.

In merito all’Avviso 18 di cui parlava anche l’onorevole Falcone, voglio ricordare che proprio quest’avviso lo abbiamo ripreso io e l’assessore Borsellino qualche mese fa e che proprio in queste settimane si esiterà l’istruttoria ma che rinvieremo l’esito a fine mese di tutto quello che è il percorso. Anche lì è merito di questo Governo perché proprio l’Avviso 18, devo essere sincera, ritengo che sia un buon esempio di formazione. Anche qualche altra precisazione: le borse di studio di medicina. Le borse di studio di medicina che, in verità non sono di mia competenza, però come ha ricordato l’onorevole Fontana, già qualche mese fa, mi ero presa la responsabilità di aiutare i giovani medici provando a spostare le risorse sul Fondo Sociale Europeo. Ma, l’abbiamo sempre detto, che questo meccanismo si potrà avviare soltanto con la nuova programmazione europea, quindi da Gennaio, e voglio dire a tale proposito, anche se questo è un merito dell’assessore Borsellino, che quest’anno è stato il primo anno che il Governo non si è indebitato con le Università, e ha pagato le borse di studio alle Università, ed era una cosa che non avveniva da anni. Infatti saprete sicuramente meglio di me, che c’è un debito pregresso che ci portiamo dietro. Ora entrando nel dettaglio delle mozioni do lettura della relazione:

Dalla mia nomina come assessore regionale dell’ istruzione della formazione professionale in Sicilia è passato poco meno di un anno e mezzo. Nonostante il non lungo lasso di tempo trascorso dal mio insediamento, posso affermare senza timore di smentita, di avere avviato e in parte già realizzato, un percorso politico-amministrativo di riforme rilevanti che stanno incidendo in modo significativo in un settore particolarmente sensibile, quale quello della formazione professionale e che hanno determinato una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche praticate nel passato che hanno spesso prodotto inefficienze, sprechi, inadempienze, nonché uno sviamento dell’azione dell’assessorato dalla sua funzione tipica.

Ho voluto valorizzare il ruolo della concertazione al fine di favorire una sempre più elevata capacità di scambio e di comunicazione tra istituzione e partenariato socio-economico. Entrando nel merito della formazione professionale, ho attivato sin da subito un processo di riforma radicale e complessivo: sia per moralizzare il settore sia per collocarla tra l’istruzione e il mercato. Si è abbandonata e lasciata alle spalle la vecchia via della formazione-assistenza, assolutamente non utile alla nostra terra, che ha prodotto esclusivamente in questi anni corsi ripetitivi e disarticolati non programmati dall’Amministrazione, gestiti spesso senza le necessarie competenze, con un uso talvolta distorto del denaro pubblico. Si è puntato ad una formazione di qualità, innovativa che coniughi sviluppo e legalità, una formazione che dia ai giovani siciliani effettive competenze, spendibili nei mercati internazionali, che imponga standard professionali adeguati, una formazione legata con il territorio e che ne costituisca strumento per lo sviluppo, una formazione, quindi, sostenibile, che sia volano di crescita economica ed occupazionale.

Occorre diversificare e personalizzare l’offerta formativa, integrarla con le esigenze di professionalizzazione sempre più elevate, richiesta dalla trasformazione tecnologica del mondo produttivo. Ho reintrodotto forti elementi di novità rispetto al passato a maggiore garanzia della qualità dell’attività formativa, dell’utilizzo delle risorse pubbliche e della salvaguardia dei livelli occupazionali. Dalla riappropriazione della funzione di programmazione delle attività formative, in passato lasciate agli enti, sulla base di processi di confronto tra istitu zioni e partenariato socio-economico, alla riduzione della spesa formativa di circa 70 milioni di euro, con al contempo, la garanzia dei livelli occupazionali.

Dal taglio dei corsi inutili alla certificazione delle competenze, dalla reintroduzione delle garanzie previste dalla legge per gli operatori della formazione all’aggiornamento dell’albo che non si faceva da qua si vent’anni e che questo Governo ha voluto, onorevole Ciancio, lo abbiano chiesto noi a giugno con una direttiva assessoriale. Entrerò nel merito anche dell’albo. Abbiamo avviato anche un’importante riforma che è quella dell’accredita mento degli enti di formazione. Quest’ultimo aspetto lo ritengo assai importante, perché ho proceduto a distanza di anni alla radicale revisione dei crit eri di accreditamento degli enti, affinché un nuovo e più rigoroso sistema di accreditamento possa concorrere al cambiamento sostanziale della cultura della formazione in Sicilia. Gli enti accreditati in via provvisoria o definitiva erano 1928, per un tota le di sedi operative accreditate pari a 2504. Con il nuovo sistema sono pervenute n. 701 istanze, di cui 770 per adeguamento vecchio accreditamento e 31 nuove pratiche. Di queste 701 numero 385 sono state già valutate : numero 26 con esito positivo, numero 359 con esito negativo e richiesta di in tegrazione. Le rimanenti numero 316 pratiche sono in fase di valutazione. Non posso tuttavia non rilevare che proprio in questi giorni, e se non sbaglio lo ricordava l’onorevole Panarello, è stata indetta una manifestazione dei sindacati, che vogliono una formazione che prescinda dalla presenza degli enti di formazione.

Particolare attenzione è stata riservata dall’Assessorato ai temi della sicurezza. Sono state disposte ispezioni a salvaguardia dell’utilizzo corretto del denaro pubblico e della su a destinazione per le finalità previste nei decreti di finanziamento, ivi compreso il pa gamento delle retribuzioni dei lavoratori o per garantire il rispet to del blocco delle assunzioni disposto dall’amministrazione nei confronti degli enti formativi. Al fine di moralizzare il sistema della formazione professionale e garantir ne l’affidabilità si è proceduto alla revoca dell’accre ditamento a oltre 200 enti, o perc hé di fatto non più operanti o perché non davano garanzie in or dine all’affidabilità anche mora le, taluni dei qua li coinvolti anche in indagini giudiziarie. In tutti questi casi, in cui dagli atti processuali sono emerse a carico degli enti e dei loro rappresentanti o soci comportamenti ch e avrebbero potuto esporre l’Amministrazione ad un significativo danno sia patrimoniale, sia mo rale, ci si è costituiti parte civile. Si sono rafforzate le cautele antimafia nei procedimenti finalizzati all’at tivazione di processi formativi e si è definita una strategia di contrasto ad un uso distorto delle ri sorse pubbliche ed alle infiltrazioni malavitose attraverso l’adozione di ulteriori misure di legalità, quale l’obbligo della sottoscrizione dei patti di integrità che è stato im posto agli enti di formazione, sia per accreditarsi, sia per svolgere attività formativa per conto dell’Amministrazione regi onale, ed è stato questo Governo a farlo per la prima volta. Sempre nell’ottica di una intensificazione dei controlli nei citati settori a garantire il corretto esercizio delle attività formative in costanza di eser cizio, l’Assessorato ha sottoscritto con la Guardia di Finanza un ulteriore protocollo che prevede l’impegno dei comandi provinciali nelle attività di verifica sulle attività finanziate ai privati con risorse pubbliche. Infine, con la delibera numero 200 del 2013 è stata revocata la circolare numero 31 del 5 dicembre del 2011 dell’Assessorato regionale, avente ad oggetto “Operazioni di cessione di ramo d’azienda intervenute tra enti di formazione professionale” e, quindi, è stato vietato il trasferimento di attività formative da un ente ad un altro, considerate si a in maniera unitaria, sia parcellizzata, come operazioni di cessione di ramo d’azienda.

Ora, entrando nel merito delle varie mozioni. Per quanto riguarda la mozione numero 16, ritengo gli operatori della formazione professionale i principali attori del settore e, quindi, qualsiasi pro cesso di riforma non può prescindere dalla tutela di essi, coerentemente con tale pensiero ho voluto assumere le garanzie dei lavoratori come principio informatore della mia azione di Governo nel sett ore e proprio per questo la mia gestione ha determinato il reingresso nel mondo del lavoro di operatori che ne erano in vece fuoriusciti. Ho voluto reintrodurre tutte le garanzie previste dalle leggi regionali vi genti, quindi anche parlando della legge numero 24, a favore dei lavoratori elimin ati, di fatto, dai precedenti Governi. In particolare, per la prima volta dopo anni, per effetto della deliberazione di Giunta numero 200 del 2013, e delle direttive assessori ali di giugno e luglio 2013 tutti gli enti gestori di attività formative per la partecipazione all’annualità 2013-2014 sono stati obblig ati, pena il mancato finanziamento dei percorsi, a creare un conto co rrente dedicato per le spese del personale, accompagnato dall’adozione di sistemi volti ad imporre agli stessi enti il pagamento mensile delle retribuzioni ai lavoratori ed a reclutare il personale da impiegar e nelle attività formative dall’albo degli operatori della formazione professionale. Tutti i decreti di finanziamento agli enti per l’annualità 2013-2014 sono stat i strutturati con i riferimenti ai due obblighi. Ad oggi sono in corso delle ispezioni, appunto, per verificare che questi due obblighi sono, di fatto, stati rispettati e conto di portare l’esito delle ispezioni in V Commissione. Inoltre è stato imposto agli enti di destinare almeno l’80 per cento del finanziamento alle spese del personale, raggiungendo così il duplice scopo di garantire il mantenimento dei li velli occupazionali e di ridurre al contempo le spese di gestione degli enti. Voglio evidenziare che ho voluto fortemente la reintroduzione dell’albo, di cui all’articolo 14 della legge 24/76, attraverso il suo aggiornamento, che – ripeto – non si faceva da quasi 20 anni, in quanto strumento fondamentale per la salvaguard ia delle posizioni giur idiche rilevanti degli operatori della formazione professionale. Per questo ho imposto, in aderenza con il dettato normativo, che chiunque gestirà la formazione professiona le in Sicilia avrà l’obbl igo di utilizzare per il presente e per il futuro esclusiv amente il personale iscritto all’albo.

Sempre a garanzia dei livelli occupazionali nella filiera OIF, que sta amministrazione ha introdotto, negli avvisi e nei relativ i capitolati, l’obbligo per gli enti forma tivi di assumere, per l’espletamento delle attività, gli opera tori iscritt i all’albo. Sempre nella filiera OIF, coerentemente con le scelte effettuate nelle altre filiere, ho voluto esigere la salvaguardia dei livelli occupazionali, quale co ndizione particolare per l’assegnazione dei percorsi formativi, agli operatori economici subentranti ad altri, nei casi in cui a questi ultimi sia stato revocato l’accreditamento. Ho voluto salvaguardare, oltre al diritto degli utenti, i livelli occupazionali in tutti quei casi in cui la revoca dell’accreditamento, da parte dell’Amministrazione regi onale, a istituzioni formative avrebbe determinato il pressoché certo licenziamen to dei lavoratori impiegati presso di essi. Con la delibera di Giunta numero 374 del 18 novemb re 2013, di fatto, oltre ad essere assicurata continuità formativa agli allievi, potranno ritornare ad avere un’o ccupazione gli oltre 900 dipendenti di numerosi enti cui è stato revocat o l’accreditamento per ragioni di mala gestio di portata talvolta tale da essere anche al centro di inchie ste giudiziarie attrav erso l’affidamento in house delle commesse aventi ad oggetto attività formative al CIAPI di Priolo. A tal proposito, voglio fare una precisazione. I lavoratori che parteciperanno al progetto “Prometeo” del CIAPI di Priolo sono 1.800 e non 2.800 e come abbiamo più volte detto, abbiamo in un primo momento stanziato una commessa che garantisse 1.400 la voratori che er ano quelli che uscivano dagli enti cui si era revocato l’accreditament o ed alcuni licenziati. Abbiamo fin da subito, una volta che l’elenco ha sforato i 1.400, detto ch e avremmo aggiunto altri finanziamenti per garantire co munque tutti i 1.800 lavoratori. Oltre a questi lavoratori, infatti, grazie all’affidame nto di attività formative al CIAPI di Priolo potranno ritornare a lavorare anche quei lavoratori espulsi dal sistema negli anni precedenti o destinati a fuoriuscire per cause non imputabili a questo Governo. Nel percorso del CIAPI di Priolo, non solo – lo ripeto – verranno in seriti i lavorator i degli enti cui abbiamo revocato l’accreditamento ma anche quei licenziati, di cui poc’ anzi parlava l’onorevole Falcone, che provengono dagli enti quali l’Aram, l’Ancol, l’Anfe, il Cefop, i famosi licenziati che questo Governo ha trovato all’ indomani del suo insediamento.

Al fine di assicurare pagamenti ai lavoratori ed alla possibilità di attivare percorsi di riqualificazione, è stato anche, per l’annualità corrente, finanziato il fondo di garanzia impinguendo il competente capitolo di due milioni. Come già detto, al fine di rendere più effici ente il sistema dei pagamenti nel settore della formazione professionale, con la delibera numero 200 del 2013, la Giunta regionale ha semplificato notevolmente le procedure e ne ha ottimizzato i tempi. In merito alla mozione numero 33, in ordine alla questione sottoposta dai firmatari della presente mozione, rappresento innanzitutto che la problemati ca è relativa ad una procedura di contestazione mossa alla Regione siciliana dalla Comunità eur opea per progetti riferiti al POR FSE, periodo 2000- 2006. Ciò premesso, evidenzio che questo Governo – che poi era quanto ci chiedevate nella mozione – per porre rimedi alle criticità evidenziateci ha già avviato un negoziato con Bruxelles. In ordine alla mozione numero 247, voglio innanzitutto rappresentare che questa Amministrazione, per l’annua lità formativa in corso, ha emesso tutti i decreti di finanziamento per un importo pari a 116.679.000 euro per l’ambito Forgio e 64.683.000 euro per l’ambito FAS, e ancora 5.365.000 euro per l’ambito FP. Inoltre per garantire i corsisti, impegnati nelle attività fo rmative 2012/2013, come avevo detto prima, abbiamo decretato un finanziamento pa ri a 35 milioni per il CIAPI di Priolo. Anche per il settore dell’OIF – e questo lo rico rdo – sono stati emessi decreti di finanziamento anch’essi esecutivi, in particolar e sono stati emessi per i primi a nni: annualità 2013/2014 decreti di finanziamento pari a 17.491.000 euro per numero 206 percorsi in cui sono coinvolti 5.719 allievi; per i secondi anni annualità 2013/2014 di fina nziamento pari a 15.130.000 euro per numero 178 percorsi in cui sono stati coinvol ti 3.459 allievi, per i terzi anni , alcuni avevano detto che non avevamo finanziato i terzi anni, è stato emano l’avviso numero 2/2014 ed un decreto di impegno pari a 8 milioni. In ordine ai pagamenti sulle filiere formative di mia competenza fra le quali voglio ricordare anche in merito alle ultime notizie di stampa emerse non rientra la filiera degli sportelli multifunzionali, vi informo che nei 18 mesi del mio mandato sono stati emessi pagamenti per attività formative pari a 340 milioni di euro; in 18 mesi abbiamo emesso mandati per 340 milioni di euro. Voglio dare qualche altro dato.

Sull’avviso 20, prima annualità abbiamo erogato praticamente a tutti gli enti l’ottanta per cento del finanziamento, per un importo pari a 213.566.000 euro, per quanto attiene il pagamento del saldo, sapete bene che l’avviso 20 prevede che la chiusura degli oltre 600 progetti formativi che comprendono circa 2.700 corsi conclusi presuppone, dopo la nomina delle commissioni d’esame da parte dell’amministr azione, adempimento pressoché già concluso, le visite in loco programmate dal servizio che segue la fase dei controlli e, quindi, la generazione della nota di determinazione finale dell a sovvenzione erogabile che, unita mente, al decreto di chiusura sarà inviata alla Corte dei Conti per la regi strazione e la successiva erogazione del saldo. Tale procedura è normativamente ineludibile ed è comune a tutti i fondi europei. Al fine di rendere più efficiente il sistema dei pagamenti nel settore della formazione professionale ho attivato un’opera di riorganizzazione e semplificazi one dei processi attraverso norme chiare e di semplice applicazione che non lascia ssero spazio ad interpretazioni di comodo e che potessero dare certezze agli operatori. Sotto questo aspetto ho semplificato, attraverso una concertazione sociale, le procedure amministrative di funzionamento del settore nel rispetto, comunque, dei principi di trasparenza, concorrenza, efficienza ed economicità.

Ad esempio, quest’anno, gli enti a differenza che nelle annualità precedenti potranno richiedere l’anticipazione del 75 per cento del finanziamento all’avvio del 70 per cento dei corsi, e questi sono fatti perché è una grande semplificazione rispetto al sistema di erogazione delle risorse delle annualità precedenti che prevedeva, invece, tre rich ieste di anticipazione sulla base dello stato di avanzamento fisico dei percorsi forma tivi ed una quarta ri chiesta per il saldo. Quest’anno, quindi, invece, avremmo soltanto tre richieste di somme da parte degli enti di cui le prime due pari al 25 per cento e al 50 per cento all’avvio delle attività. Sulla presente annualità, mi informa il mio dipartim ento, che abbiamo soddisfatto tutte le richieste in regola di anticipazione del 25 per cento e le richieste pervenute per l’ulteriore 50 per cento. Voglio precisare che lungi da noi negare che, indubbiamente, l’amministrazione può avere dei ritardi, ma sto leggendo una relazion e che potrei anche distribuire, che parla di fatti c oncreti, ci sono delle procedure, l’utilizzo del fondo sociale europeo ci impone delle procedure che non sono assolutamente superabili con semplicità.

Per rendere più semplice il rapporto tra Amministrazione e mondo della formazione, la Giunta di governo, su mia proposta, soprattutto con l’obiettivo di garantire il rapido pagamento degli operatori coinvolti nei processi formativi, ha adottato un’importante delib erazione che ha semplificato notevolmente le procedure, ad esempio prevedendo lo svincolo delle polizze fideiussorie, una volta accertata la materiale esecuzione della prestazi one dovuta e ne ha ottimizzato i tempi, richiesta dell’informativa antimafia una tantum , alla stipula del contratto e intervento sostitutivo nelle ipotesi di DURC non regolare. E questa è stata una cosa assolutamente ben vista sia dai sindacati sia dagli enti di formazione. Iniziative queste che hanno già consentito di accel erare le procedure per i pagamenti. In ogni caso, di volta in volta, si sta provve dendo a garantire il tempestivo esbor so delle somme per gli stipendi con misure concrete suppletive vol te a dirimere i dubbi interpreta tivi che sorgono talvolta nei funzionari coinvolti.

Un esempio, è stato un caso riguardante l’Anfe Catania. Inoltre anche per quanto riguarda l’Oif si precisa che questo Governo ha er editato una realtà caratterizzata da un arretrato amministrativo che va dagli anni 2007-2008 ad oggi pe r un totale circa di 1.500 pratiche. Si è istituito un apposito gruppo di lavoro per smaltire nei tempi più celeri pos sibili tutte le pratiche arretrate che ha già prodotto buoni risultati in termini di svincolo di polizze fideiussorie e di pagamenti pregressi. Indubbiamente, è di fondamentale importanza il pot enziamento della struttura burocratica del dipartimento con ulteriori risorse umane, ne f acevate accenno durante i vostri interventi, ma non posso non evidenziare che ben due atti di interpe llo sono stati sollecitati dalla sottoscritta al dipartimento e che sono stati fatti ma che, ahimè, molte volte sono andati deserti. Tuttavia, ho richiesto già all’Assessorato alla funzione pubblica di convocare i sindacati del comparto per concertare con essi le modalità per c onsentire al dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione di avere una dotazione effett iva di personale tale da rendere maggiormente efficiente l’azione amministrativa.

A garanzia del corretto utilizzo delle risorse pubbliche ho, poi, voluto rafforzare le modalità di rendicontazione e di controllo delle spese. Come è noto l’attuale sistema di finanziamento della spesa sostenuta dagli enti gestori di attività formative è basata sul criterio del costo standard, il quale è modulato su una quota fissa di 129 euro per ogni ora di corso erogata. Per evitare eventuali refluenze negative ho disposto al dipartimento di introdurre anche con effetto retroattivo le misure più appropriate per abbinare al metodo di finanz iamento della spesa basata sull’unità di costo standard una metodologia di analisi dei costi reali. Tale controllo pi ù analitico sarà, quindi, effettuato sia per le attività concorsuali a valere sugli avvisi e le misure ancora pe ndenti ed in corso di rendicontazione, sia per quelli che sa ranno attivati nell’ambito degli in terventi successi vi inclusa la seconda annualità dell’avviso 20. E’ stata innanzitutto avviata una capillare attività ispettiva su tutti gli enti gestori al fine di verificare l’utilizzo delle risors e ricevute per il PROF 2011 e la loro destinazione al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori. Il risp etto da parte degli enti di formazione del blocco delle assunzioni al 31 dicembre 2008 disposto dall’amministrazione re gionale, nonché dell’uti lizzo per l’annualità 2013-2014 del personale avente requisi ti per l’iscrizione all’albo, ossia assunto con contratto a tempo indeterminato al 31 dicembre 2008. Dagli accertamenti sull’utilizzo delle risorse dei PROF sono emerse delle irregolarità che hanno determinato l’amministrazione ad emettere provve dimenti di revoca degli accreditamenti, mentre sono ancora in itinere gli accertamenti sul rispetto del blocco delle ass unzioni e sull’utilizzo da parte degli enti finanziati per l’a nnualità formativa 2013-2014 del pe rsonale avente requisiti per l’iscrizione all’albo. Mozione numero 252, quella sull’al bo degli operatori. Tra le misu re previste dall’ordinamento regionale a salvaguardia delle posizioni giuridic he rilevanti degli operatori della formazione professionale vi è senza dubbio l’albo di cui all’ar ticolo 14 della legge regionale numero 24 del 1976, reale strumento di garanzia, di stabilità e continuità lavorativa per gli operatori della formazione in quanto li svincola assolutamente dalla sorte degli enti. Ed è proprio per questo che ne ho voluto fortemente la reintroduzione attraverso il suo aggiornamento che non si faceva da quasi vent’anni. Ritengo che in ottemperanza ad un o specifico obbligo di legge ch iunque gestirà la formazione professionale avrà l’obbligo di uti lizzare per il presente e per il futuro esclusivamente il personale iscritto all’albo. In particolare con la ci rcolare assessoriale numero 1 del 15 maggio del 2013 ho diramato le linee operative per la presentazione delle istanze per l’inserimento nell’albo degli operatori della formazione professionale sia docente che non docen te, assunto a tempo inde terminato entro il 31 dicembre 2008.

A seguito dell’esame delle circa novemila istanze pervenute si è proceduto alla formale istituzione dell’albo con decreto assessoriale ad ottobre del 2013 contente 8339 operatori. A garanzia dei principi di trasparenza ho disposto l’espletamento dei controlli sui dati autodichiarati dagli istanti. Per una maggiore efficacia dei controlli, l’Amministrazione si è avvalsa di un sistema ad incrocio di dati forniti, rispettivamente, dall’Agenzia delle entrate, dall’INPS e dalle comunicazioni obbligatorie e datoriali. Sono stati, del pari, esaminati tutti i certificati giudiziari, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti morali, previsti dall’a rticolo 14 della legge 24 del 1976. Dagli accertamenti effettuati, sono emerse presunt e irregolarità per circa 1.000 unità di personale, riguardanti la sussistenza dei requisiti, sia di or dine professionale, assunzi oni a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008, sia di ordine morale. Più analiticamente, 311 sono state le istanze pe r le quali si è rinvenuto un contratto a tempo determinato, 391 sono state le assunzioni a vvenute oltre il 31 dicembre 2008, 244 gli esclusi per mancanza di requisiti morali, 24 i soggetti dimi ssionari, 85 gli esclusi per incompletezza della domanda presentata. L’istruzione delle pratiche concer nenti l’esclusione dei soggetti is tanti, dall’albo, sono ancora in itinere e sono portate avanti dall’amministrazione procedente, nel pieno rispetto del contraddittorio con le parti interessa te. Per questo stiamo perdendo tempo perché , al di là della no stra verifica, ci sembra corretto accertarci che, effettivamente, quei dati mancano.

Entro il mese di giugno, comunque, del corrente anno verrà definito l’ albo e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Voglio rappresentare che, al fi ne di riqualificare e ristrutturare il sistema della formazione professionale, sono in corso di definizione alc uni progetti con il Minister o del Lavoro per avviare una serie di interventi anche incentivanti per la fuoriuscita dal settore. Per quanto riguarda la mozione numero 272, inerente la destinazi one delle risorse del fondo di garanzia, si evidenzia che l’Amministrazione, nel rispetto delle prev isione di legge, ossia dell’articolo 1, comma 1 della legge regionale 10 del 2011, des tina le risors e disponibili coerentemente al dettato normativo, in conformità con gli istituti di sost egno al reddito e di riqualificazione professiona le, previsti dalle normative nazionali vigenti e dai contratti di settore e secondo le relative modalità di applicazione. Come detto, per l’annualità corrente il fondo di garanzia è pari a 2 milioni e 790 mila euro. Se l’Assemblea lo riterrà opportuno, rimpinguare ulteriormente questo fondo di garanzia, di certo troverà una porta aperta dal parte del Governo. Per quanto riguarda la mozione numero 283, in me rito all’ istituzione di una commissione ad hoc. Inutile dire che nulla osta da parte mia e da parte del Gove rno, ma è anche vero, come hanno più volte ricordato i componenti della V Commissione che un lavoro analogo lo stiamo già facendo proprio in V commissione, ma ripeto , ove dovesse esserci questa esigenza, nulla osta da parte nostra per istituirne una ulteriore. Per quanto riguarda, invece, la mozione numero 284, in linea con questi obiettivi, sin dal mio insediamento, ho pianificato e programmato le attività formative, facendo precedere la scelte assunte dall’amministrazione regionale, da processi di confronto e di comunicazione tra istituzioni e partenariato socio-economico, integrate dai dati st atistici rilevati dai sistemi informativi CENSIS e ISTAT, per un’analisi specifica su lle figure professionali e sulle filiere produttive, connotate da maggiore domanda di lavoro in Sicilia. Ricordo che qualche mese fa, abbiamo presentato questo ‘progetto Faro’ che ha fatto questo e cioè ha raccolto quelle che sono le esigenze del mondo del lavoro nella nostra Regione e programmeremo, lo abbiamo già fatto con la seconda annualità, ma soprattutto nella prossima, il pacchetto dell’offerta formativa su quelle istanze.

Voglio anche ricordare che questo Governo è stato il primo nel mese di marzo scorso a convocare nella stessa stanza, per parlare di formazione, le associazioni di categoria, le scuole, le università, i sindacati e gli enti di formazione che, come qualcuno di voi ha ricordato, è vero, non avevano mai discusso prima di quel momento insieme. A tal fine sono stati costituiti appositi tavoli tecn ici e si sono espletati numerosi incontri che hanno consentito di individuare le linee programmatiche lungo le quali proiettare l’operato dell’amministrazione regionale. L’idea ispiratrice dell’azione dell’Assessorato, in so stanza, è stata quella di far ruotare l’intero settore attorno alla dialettica pe rmanente tra enti gestori ed ope ratori economici, essendo proprio quest’ultimi i soggetti che orientano il mercato del lavoro attraverso la rich iesta delle professionalità ritenute più necessarie. Ed è stato sulla base di tale dialettico confronto che è stata pianificata l’attività formativa, sia per l’annualità 2013/2014 sia per l’annualità 2014/2015, che si è distinta, rispetto al passato, oltre che per la già citata riappropriazione della funzione di programmazione da parte dell’Assessorato, anche per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Venendo, ora, alla mozione in argomento si rappres enta che, per quanto ri guarda l’adozione del Piano Regionale dell’Offerta Formativa (PROF. ), previsto dalla legge numero 24 del 1976, l’amministrazione, sia per razi onalizzare le economie regionali – che costituivano il bacino finanziario del PROF – sia per armonizzarsi all’or dinamento formativo comunitario, ha traghettato l’offerta formativa interamente sul Fondo Sociale Europeo diramando, in tal modo, in attuazione del POR FSE 2007/2013, specifiche misure per finanziare corsi di formazione professionale sulla base dei fabbisogni lavorativi individuati. Su tali basi, voglio ricordare, sono sta ti adottati gli avvisi 19 e 20 già nel 2011. Con il primo si è data continuità programmatica e gestionale agli enti di formazione che operano nell’ambito dell’obbligo formativo e del contrasto a lla dispersione scolastica; con il secondo si è data continuità programmatica e gestionale a tutti gli altr i bacini di utenza formativa, già destinatari del PROF. In particolare, l’avviso 20 ha finanziato pr ogetti per soddisfare un fabbisogno formativo regionale quantificato in 2 milioni di ore, sulla base di un a terna di linee di interv ento ovvero, i giovani in attesa di occupazione (FORGIO), i soggetti a rischi o di marginalità sociale (FAS) ed i lavoratori, (FP), quelli della formazione permanente. Il prosieguo delle attività forma tive dell’avviso 20 è stato assicura to, con la sua riedizione, per l’annualità successiva, il 2014, con una riduzione del monte ore programmato del 10 per cento, facoltà prevista dallo stesso avvi so 20, in attuazione della priorità III del piano straordinario per il lavoro in Sicilia “Opportunità giovani”. Tale atto è un atto programmatico concreto, approvato con deliberazione di Giunta regionale numero 215 del giugno 2012 – quindi, è qualcosa che è avvenuto anche prima che arrivassimo noi – e finanziato con 452 milioni di euro ai sensi del decreto numero 25 del 23 aprile 2013 del Ministero dell’Economia e delle Finanze avente ad oggetto il finanziamento a car ico del Fondo di rotazione, di cui alla legge 183 del 1987, per l’attuazione degli inte rventi previsti nel pian o di azione e coesione con cui sono state stanziate le riso rse derivanti dalla quota di finanzia mento statale a carico del citato fondo di rotazione ex legge 183 del 1987 per i programmi operativ i regionali e nazionali che hanno aderito al PAC. In particolare, alla priorità III del Piano giovani , sono stati destinati 220 milioni di euro, oltre 60 milioni in meno rispetto alle risorse impiegate nell’annualità precedente sotto la precedente amministrazione. Con tali risorse sono stati rifinanziati progetti form ativi della linea FORGIO e FAS di cui sono principali destinatari giovan i fino ai 35 anni di età.

Inoltre, con apposita deliberazione di Giunta regionale – cui ha fa tto seguito la direttiva 2695 del 18 settembre del 2013 – sono state destinate risorse pari a 7 milioni e 500 mila euro per la formazione permanente, rivolte ad uten ti indipendentemente dalla loro età. Quindi, sono stati ridotti i budget finanziari per i percorsi e si sono, sensibilmente, ridotti i corsi espletati il precedente anno e non aderenti alle esigenze del mondo del lavoro. Sulla base delle suddette direttive, sono state presentate le istanze progettuali istruite dagli uffici dell’amministrazione regionale e sono stati assunti i relativi decreti di imp egno e finanziamento per un totale di 557 progetti. In particolare sono stati emessi decreti di fi nanziamento pari a: 116.779.000,00 euro per l’Ambito Forgio, 64.683.000,00 euro per l’ambito Fas e 5.365.000,00 euro per l’ambito Formazione permanente. Inoltre, per garantire i corsisti im pegnati nell’attività forma tiva 2012-2013 presso enti cui è stato revocato l’accreditame nto, è stato già emesso un decr eto di finanziamento pari a 35.000.000,00 di Euro a favore del Ciapi di Priolo, autorizzato ad operare in house providing per la Regione siciliana con un abbattimen to dei costi pari al 30% rispetto alle analoghe attività corsuali espletate nell’annualità precedente dagli enti assegnatari e con una limitazione della spesa di gestione ad una somma non superiore al 5% del finanziamento, obiettivo che sarà reso possibile grazie all’utilizzo, per l’espletamen to delle attività corsuali, di strutture di proprietà degli enti pubblici. A tal fine, infatti, voglio ricordare che questo risparmio con l’assegnazione della commessa al Ciapi di Priolo è anche potuto avvenire, sulle spese di gestione, grazie al protocollo di intesa firmato con l’Ufficio regi onale scolastico che ci consentirà di utilizzare le scuole come luoghi dove fare formazione.

Si evidenzia che i percorsi formativi sono stati strutturati, per la prima volta, in modo da consentire l’acquisizione da parte dei destinatari di una qualifica professionale corrispondente al quadro europeo delle qualifiche e, comunque, in ogni caso, dei livelli di competenza e conoscenze tecniche di base necessarie per rafforzarne le opportunità di accesso al mercato del mondo del lavoro. Si evidenzia, ancora, che con i suddetti percorsi formativi, come programmati dall’amministrazione regionale, si è voluto intervenire per favorire la promozione del successo formativo e professionale dei citt adini siciliani, anche con rife rimento particolare a quelli con difficoltà legate a fenomeni di marg inalità sociale o bassa scolarità. Si rappresenta, ancora, che il ri ferimento alla presunta lesione dei diritti dei lavoratori legata alla mancata propedeutica adozione del piano dell’offe rta formativa appare fuorviante in quanto non avente alcun fondamento normativo ed, infatti, le garanzie di cui alla legge regionale n. 25 del 1993 non presuppongono l’avvenuta adozione del piano de ll’offerta formativa bensì l’inserimento dell’operatore nell’albo di cui all’articolo 14 della le gge n. 24 del 1976 che lo scrivente ha provveduto di aggiornare. Anche per l’annualità in corso e per le annualità successive si programmeranno le attività formative ancorandole alle dotazione comunitarie e nazionali a ciò destinate.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI